Torna l’appuntamento con “Calling”, il format lanciato da Stefano Fisico a tu per tu con gli artisti più importanti della scena musicale italiana. Il protagonista di questa nuova amichevole chiacchierata è Claudio Cecchetto

Stefano Fisico chiama, Claudio Cecchetto risponde. Parte così il nuovo appuntamento di Calling, con il noto produttore e talent scout impegnato in una nuova avventura: il Cecchetto Festival – Web Music Stars”, un nuovo spazio dedicato talenti emergenti, che segue le fortunate iniziative della “Donation League” e del format “IG-Talent”, entrambe lanciate durante il primo lockdown.

«L’appetito vien mangiando – racconta l’imprenditore – volevo approfittare della settimana di Sanremo per trasformarla in una settegiorni dedicata completamente alla musica, anche grazie ad altri contest e manifestazioni. Considerando l’esplosione del web e il blocco della musica, ho pensato di organizzare una kermesse parallela, da una parte ci sono Amadeus e Fiorello, dall’altra io con questa nuova idea».

Un festival under 33, dedicato ai giovani, in programma dal 3 al 4 marzo. Non ci sarà alcuna iscrizione, le partecipazioni avverranno su invito: «Come ho sempre fatto nella vita, vado a cercare personalmente le cose, al massimo mi fido di segnalazioni di conoscenti o collaboratori. Quando c’è qualcosa di interessante, non importa se ci sono 2 milioni di stream oppure 500 view, per me è uguale!».

Un pensiero anche su Sanremo: «Complimenti ad Amadeus per il cast, mi sembrano scelte molto coraggiose. Mi ha sorpreso favorevolmente trovare Fedez, si vede che le vuole provare tutte, è giovane e può farlo. Mi fa piacere, perchè non segue i canoni tradizionali. Uno come lui, in passato non si sarebbe mai proposto. Oltretutto insieme a Francesca Michielin, una coppia che è già andata molto bene».

A proposito del caso-Morgan, ammette: «L’avrei visto volentieri, l’anno scorso si parlava del festival per Morgan, quest’anno pure. Bisognerebbe fargli un monumento! Per lui ci vorrebbe un buon manager che lo sappia vendere bene». Non manca una riflessione sul suo primo amore, la radio: «E’ un media che è nato con una generazione che non vuole mollare la poltrona, una volta era un gioco, mentre adesso ci sono dietro organizzazioni importanti. E’ normale mirare al profitto, non si può più sperimentare. Per questo non ci sono più direttori artistici, ma solo direttori. Anche nelle programmazioni, le radio tra loro non si discostano, non rischiano come un tempo, perchè non vogliono perdere ascoltatori. Insomma, ogni generazione ha i suoi media, la sua musica e il suo mood».

Tornando al suo “Cecchetto Festival”, che andrà in onda rigorosamente via web, rivela: «il 4 gennaio darò le 60 nomination, il primo febbraio comunicherò i ventiquattro partecipanti. Una data per me importante, che corrisponde sia al giorno in cui ho fondato Radio Deejay, sia al quarantennale dell’uscita del “Gioca jouer“, un gioco che ancora oggi continua ad avere il suo successo».

«Non volevo fare un festival per nuovi talenti – conclude a proposito del suo nuovo progetto – ce ne sono troppi. Con questa iniziativa vorrei sostenere i ragazzi che hanno iniziato ad avere dei numeri e potrebbero decidere di trasformare questa passione in un lavoro. I numeri sono importanti ma, come dice il mio amico Pier Paolo Peroni, occhio che anche il Puncino Pio ha fatto dei grandi volumi!».

Di seguito la puntata completa con Claudio Cecchetto disponibile sul nostro canale YouTube. L’appuntamento con Calling si rinnova tutti i lunedì, mercoledì e venerdì alle 19.30 in diretta sul profilo Instagram @stefanofisicodj