Il destino scritto nel nome, Rudeejay. Storia unica perché autentica, capace di trascinare, conquistare ed ispirare la gente.

Rudeejay, sei molto internazionale come Producer. I tuoi brani sono stati supportati da Tiësto, Hardwell, The Chainsmokers, Nervo, Laidback Luke ecc. Sei riuscito a trovare un modo per ispirarti nella composizione di nuovi brani, nonostante manchi la pista da ballo che probabilmente è la più grande ispirazione per un Dj?
Sì, ma non ti nascondo che ho riscontrato tanta, tantissima fatica: esempio pratico, i brani di cui scrivi sono stati perlopiù Bootleg e Mashup, attività che ho totalmente fermato dopo lo scorso 17 agosto con la chiusura delle discoteche in Italia. Di riflesso mi sono quindi dedicato a produzioni ufficiali, tra cui un singolo con Robin S sull’etichetta di Tiësto, un remix per Burak Yeter su Spinnin’ Records ed un altro per Tujamo su Universal Music Germania, che stanno fortunatamente ottenendo un enorme riscontro nelle piattaforme di streaming come Spotify.
Quanto ci metti a creare il remix o un mashup di un brano appena uscito? Cerchi di farlo uscire prima di altri? Senti addosso una certa fretta?
Solitamente è tutto abbastanza veloce, perché tanto l’approccio deve essere immediato in studio quanto l’effetto deve restare il medesimo non appena la pista lo sente e lo balla: la “gara di velocità” mi apparteneva nei primi anni di produzione, ora non sento più fretta / pressione di alcun tipo… Le cose escono quando sono pronte per uscire. Punto.
Ti ha mai contattato un cantante o un o rapper di fama, che ti ha chiesto di collaborare, ma poi per varii motivi non è andato in porto? Uno che quando hai letto il messaggio hai detto “ma dai, pensa te chi mi scrive!” Se si, chi?
Cristina D’Avena!
Qual è il paese oltre all’Italia, nel quale hai avuto dei riscontri positivi?
Giappone, Grecia, Stati Uniti, Croazia, Jamaica, Spagna, Svizzera, Austria, Francia…
Quale piattaforma digital è stata più importante per farti conoscere?
Fino a pochi mesi fa ti avrei risposto SoundCloud, oggi invece tocca a Spotify!
Dal punto di vista tecnico come fai a valutare se un Dj è un fenomeno?
Se è capace di trasmettere emozioni alla pista da ballo: conosco diversi DJ tecnicamente incredibili, ma talmente concentrati sulle loro capacità con le attrezzature che poi finiscono per svuotare i locali, di conseguenza non posso considerarli dei fenomeni perché non sanno fare bene il loro mestiere.
Sei imprevedibile a seconda del contesto oppure porti te stesso a prescindere da dove ti trovi?
Mi baso guardando e “sentendo” chi ho davanti, dal primo giorno.
Hai mai pensato di cambiare genere? Qualcosa più underground?
Assolutamente no!
Che rapporto hai con il tuo ego?
Anni fa mi schiacciava, portandomi a fare delle scelte che analizzate con più maturità reputo errate, oggi invece credo mi sia di grande aiuto – anche perché mi ha reso il peggior critico di me stesso!
Sembri molto amichevole nei confronti dei tuoi fan, sia sui social, che durante le serate. Poi tornando a casa, frequenti una cerchia ristretta di persone o allarghi il giro a nuove conoscenze?
“Invecchiando” (e in modo particolare a causa del momento storico che stiamo vivendo) frequento una cerchia molto ristretta che parte da mia moglie e il nostro cane.
In che modo un artista viene percepito “affidabile”, da parte del pubblico e degli addetti ai lavori? Penso sia una qualità importante, per poter svolgere qualsiasi lavoro, ma in modo particolare quello del Dj, visto che nessuno ti spiega quali siano le regole per poterlo fare. Una sorta di autodisciplina.
Sono perfettamente d’accordo con te! Credo che, come in buona parte dei mestieri, l’affidabilità sia figlia del tempo – quindi per essere reputati tali bisogna saper dimostrare Set dopo Set, anno dopo anno, di avere tutte le carte in regola.
Quali sono gli eventi o i club super top ai quali ambisce un dj?
Di questi tempi, e nel mio circuito, dico Nameless per l’Italia e Tomorrowland per il mondo.
Come lo stai vivendo questo periodo di Covid coi grandi eventi chiusi? Da qua a un anno quali sono i tuoi programmi?
Vivo la giornata, ho smesso totalmente di fare piani a lungo termine se non per le uscite discografiche a cui poi magari ruota attorno una promo di un certo tipo che mi spinge a dedicarmi ad attività di live streaming, come ad esempio il progetto de “LMNSF – LA MUSICA NON SI FERMA” nato lo scorso febbraio e tuttora in piena attività.
Il tuo segno zodiacale è quello dell’Ariete e ti invita a fare passi da gigante verso il tuo obiettivo più importante. Quali sono le illusioni di cui ti libererai nel 2021, per poter compiere le tue imprese?
Una su tutte, perché richiede una vera e propria rivoluzione interiore: poter contare sugli altri!