La recensione di Pezzo di cuore, il singolo realizzato in coppia dalle due artiste salentine Emma Marrone e Alessandra Amoroso

Musica e amicizia: a volte le due cose si incontrano, dando vita ad un progetto artisticamente semplice e diretto, intimamente onesto. Nulla di costruito a tavolino, lo si avverte sin dalle prime note del pianoforte che introduce “Pezzo di cuore”, l’atteso duetto di Emma Marrone e Alessandra Amoroso, in uscita domani.

Composto da Davide Petrella e Dardust, si tratta del classico brano giusto “al momento giusto”, volto a valorizzare due timbriche vocali piuttosto uniche, difficilmente interscambiabili, ma che in questo singolo si alternano e amalgamano con estrema scioltezza. Una canzone che rende giustizia a due percorsi ben distinti e che unisce mondi musicali apparentemente similari.

Il risultato è un ritorno alle origini per entrambe le cantanti, nate artisticamente nella scuola di “Amici“, che tornano a picchettare le loro rispettive zone di comfort arredandole con mobilia di puro artigianato. Il testo, perfettamente cucito su misura sia per Emma che per Alessandra, non è altro che un dialogo tra due donne che si stimano e che si vogliono bene, uno scambio volto ad esaminare l’amore in tutte le sue forme.

La ritrovata complicità tra due persone che, per una serie di circostanze esterne e di situazioni a loro estranee, hanno vissuto un periodo di lontananza, per poi scoprire di non essersi mai perse. Una ballad romantica e universale, a metà strada dall’una e dall’altra. Tra saliscendi emozionali, la narrazione prosegue attraversando vari stati d’animo tra confusioni, disillusioni e mille domande, per poi abbracciare sul finale una nuova consapevolezza, figlia di una rinnovata intesa con se stessi e con gli altri.

In tal senso, Pezzo di cuore è un viaggio intercontinentale in tutto ciò che abbiamo vissuto e che non siamo mai sazi di poter vivere. Il tutto arricchito dalla dolcezza e dalla passionalità tipiche di queste due giovani, ma già veterane. E, dunque, «ora che abbiamo imparato l’amore, non so smettere».