Dopo la diatriba riguardo la presenza del pubblico al Teatro Ariston, le polemiche attorno al Festival non si placano. Al centro della bufera c’è Fedez, che ha pubblicato per sbaglio sui social alcuni secondi di “Chiamami per nome“, brano presentato in gara con Francesca Michelin

Non pubblica stories da circa ventuno ore Fedez, chi lo segue su Instagram sa che si tratta di un record. La notizia è ormai di dominio pubblico: nella giornata di ieri il rapper milanese ha postato sul popolare social network un breve frammento di “Chiamami per nome”, brano scelto per partecipare in gara a Sanremo 2021, in coppia con Francesca Michielin.
Il video, pubblicato per errore e subito rimosso, ha già fatto il giro del web al punto che, secondo quanto riportato dall’Ansa, la Rai e la direzione artistica del Festival si sarebbero subito mobilitate per effettuare le dovute verifiche. In base al regolamento, i pezzi in gara devono necessariamente restare inediti fino all’inizio della kermesse, per questo motivo sono stati scomodati pseudo-precedenti e tirate in ballo situazioni più o meno analoghe.
Si parte dalla squalifica di Riccardo Sinigallia del 2014 con “Prima di andare via“, brano che era già stato eseguito dal vivo dal cantautore romano in occasione di un evento di beneficenza. Viene citata anche “Musica e parole“ di Loredana Bertè che, nel 2008, era stata esclusa a causa della parte musicale, praticamente identica ad un brano già pubblicato vent’anni prima, firmato sempre dallo stesso autore Alberto Radius.
Si è parlato naturalmente anche del caso Meta-Moro, vincitori del Festival 2018 con “Non mi avete fatto niente“, brano parzialmente già edito, proposto a Sanremo Giovani due anni prima intitolato “Silenzio“, con strofe diverse e per giunta mai commercializzato. Caso analogo nel 2006 toccò anche a “Che bella gente“ di Simone Cristicchi, rimasto in gara nonostante il pezzo fosse stato inciso dieci anni prima dalla co-autrice Momo con il titolo di “Embè“.
Grandi polemiche e nessuna esclusione anche per Paola e Chiara che nel 2005 si ritrovarono in rete il ritornello della loro “A modo mio“, poi classificatasi comunque ultima nella girone Donne. Situazione simile anche per Gigi D’Alessio e Loredana Bertè, la loro “Respirare“ era stata annunciata come singolo prima ancora della conferma in gara, con un breve estratto pubblicato sul sito del musicista partenopeo, poi subito rimosso.
Che dire di “Napoleone azzurro“ dei Grandi Animali Marini? In gara tra i giovani nel 2007, integralmente online già qualche giorno prima della prima esecuzione. Esclusione di lusso anche per Ornella Vanoni nel 1996, la sua “Bello amore“ fu ritirata a pochi giorni dall’inizio dalla manifestazione, poiché già incisa in studio da un’altra cantante, mentre “Me gusta il movimento“ di Jo Squillo, era stata fatta fuori dal cast definitivo di Sanremo 1992 perchè eseguita dal vivo dalla stessa cantante in alcuni suoi concerti.
In realtà, però, stiamo parlando di non-precedenti, perchè le situazioni non sono poi così tanto analoghe. L’unico caso che vale la pena citare è molto più recente, praticamente dello scorso anno, e riguarda il giovane Riki che, pochi giorni prima del suo debutto in riviera, aveva postato nelle storie di Instagram un pezzettino della sua rivisitazione della cover de “L’edera“, proposta nel corso della terza serata.
Vale la pena sottolineare che le cover contavano ai fini della votazione finale, anche se nel caso dell’ex talento di Amici di Maria De Filippi, la mancata esclusione non ha per nulla gravato sulla classifica finale. In questo caso, parliamo anche della stessa organizzazione presieduta dal direttore artistico Amadeus, per cui si tratta di un precedente che peserà non poco sulla decisione finale, per evitare di cadere nel tranello del classico “due pesi e due misure”.
L’augurio è che la questione possa risolversi nel migliore dei modi, per gli artisti coinvolti ma anche ai fini della competizione. Bello sarebbe se si trattasse di uno scherzo, di una trovata pubblicitaria, un po’ come accaduto già nel 1995 proprio a Fiorello, protagonista di una simpatica boutade nel corso del suo omonimo one man show in onda su Canale 5 poche settimane prima del Festival, dove fece intendere di aver cantato la sua “Finalmente tu“. In realtà si era trattato di uno sketch organizzato ad hoc con Claudio Cecchetto, la canzone non era quella.
Certo è che, in un’epoca profondamente segnata dai social network, il caso Fedez va a scoperchiare una situazione che si sarebbe potuta prevedere e regolamentare per tempo. Con l’avvento della tecnologia, mantenere il riserbo sui brani fino all’esecuzione sarà sempre più difficile, non a caso da oltre dieci anni i pezzi della categoria Nuove Proposte, vengono pubblicati prima rispetto ai big.
Questo forse va a snaturare il Festival di Sanremo stesso, proprio per questa ragione sarebbe necessario mettere mano al regolamento, specificare meglio la questione, altrimenti il rischio è quello di risultare più morbidi con alcuni e meno permissivi con altri. In qualunque caso, bisognerebbe tener conto della buona fede (o buona Fedez che dir si voglia), perchè credo che nessun artista voglia concedersi un harakiri mediatico di questa portata. Ai posteri Rai l’ardua sentenza.