A dieci giorni dall’inizio della 71esima edizione del Festival di SanremoAiello si racconta nel corso della conferenza stampa virtuale di presentazione del brano “Ora”

Debutto sanremese per Antonio Aiello, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Aiello, cantautore cosentino classe ’85, al suo esordio festivaliero con “Ora”, brano che anticipa la pubblicazione del suo secondo disco “Meridionale”, la cui uscita è prevista per il prossimo 12 marzo.

«Dopo il mio primo album “Ex voto“, il secondo disco è sempre un bel punto interrogativo – racconta l’artista nel corso dell’incontro stampa realizzato via Zoom – un modo per provare a confermare che non è stato solo un abbaglio, che c’è qualcosa di particolare e di bello anche nella mia musica».

Un lavoro di onestà e di trasparenza, che non tradisce le aspettative: «”Meridionale” è un titolo che non ho scelto a caso. In onore delle mie amate origini calabresi, anche se da quattordici anni vivo a Roma. Mi andava di dedicare questo disco ad una terra particolarmente spigolosa e aspra, ma molto generosa».

«La passionalità e la carnalità sono due caratteristiche che ho sempre riscontrato nelle persone provenienti dal sud del mondo, entrambe ben ancorate alla mia visione di musica. Per carattere, tendo sempre a scappare quando qualcuno prova ad incasellarmi in un genere o in un’etichetta».

A proposito dell’imminente partecipazione a Sanremo, aggiunge: «Sono sempre stato un fan del Festival, l’evento musicale più importante che abbiano in Italia. Non ho mai pensato che fosse una tappa obbligatoria per la carriera di un artista, un passo dovuto, fino a quando non è arrivata “Ora”».

«Una canzone scritta durante il lockdown, un periodo che ha portato anche in me delle riflessioni, durante le quali ho analizzato le mie colpe. Non si può tornare indietro, ma era giusto che io realizzassi ciò che era accaduto, ammettendo a me stesso di essere stato uno stronzo».

E sul cast di quest’anno, conclude: «Trovo che Amadeus abbia fatto un lavoro straordinario, perchè ha allargato l’accesso a quel palcoscenico, con proposte molto contemporanee. Per me è un grande onore essere lì, portando semplicemente me stesso: mescolando pop, classic e urban».

MERIDIONALE_AIELLO

© foto di Gabriele Gregis