A dieci giorni dall’inizio della 71esima edizione del Festival di Sanremo, Irama si racconta nel corso della conferenza stampa virtuale di presentazione del brano “La genesi del tuo colore”

Terza partecipazione festivaliera per Filippo Maria Fanti, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Irama, cantautore milanese classe ’95 che abbiamo avuto modo di apprezzare negli ultimi anni. Un’escalation partita in sordina proprio dal palco dell’Ariston nel 2016 con “Cosa resterà”, proseguita con la vittoria della 17esima edizione di amici e con il ritorno in riviera avvenuto nel 2019 con “La ragazza con il cuore di latta“.
“La genesi del tuo colore” è il titolo del brano che presenterà in gara quest’anno, composto a sei mani insieme a Dardust e Giulio Nenna: «Un inno alla vita – racconta nel corso della consueta conferenza stampa presanremese – che si adatta un po’ a tutte le stagioni della nostra esistenza. A volte, nei momenti di sofferenza, quando rischiamo di perdere tutto, nasce qualcosa dentro di noi che fa scoppiare il colore e fa tornare a scorrere la vita».
«Il periodo di lockdown non ha condizionato la canzone in sé, nemmeno il meccanismo artistico, perchè tendo spesso ad isolarmi da solo o con altri musicisti per tirar fuori quello che ho/abbiamo dentro. Dal punto di vista quotidiano, ha sicuramente influito, ci ha reso più attenti, facciamo caso a cose che prima non rappresentavano la normalità. Sarà un capitolo di storia, di fatto qualcosa più grande di noi. L’assenza del pubblico all’Ariston sarà una mancanza, perchè la musica trae linfa dall’energia delle persone».
Infine, nel corso della “tradizionale” conferenza stampa di presentazione realizzata via Zoom, l’artista precisa: «”La genesi del tuo colore” aprirà, di fatto, il mio nuovo capitolo discografico. Sono uscito con un Ep pochi mesi fa, un progetto che ho sempre considerato una specie di chiave per aprire una porta più grande. Attualmente sto lavorando a nuove canzoni, sono immerso nella mia musica, consapevole che l’inizio di questo percorso partirà dal brano che porterò quest’anno al Festival».

© foto di Nicolò Parsenzani