Fedez e Francesca Michielin tornano a collaborare insieme per la terza volta e lo fanno sul palco più famoso e discusso d’Italia, quello del Teatro Ariston che a partire da domani darà il via alla 71esima edizione del Festival della Canzone Italiana.

Posto che Federico è quello più in ansia, come la stai combattendo e che consiglio ti ha dato Francesca?

Fedez : “Spero di arrivare bello zen, con la consapevolezza di uno che si che si è già esibito e non più nulla da perdere in compagnia di una birra e rilassato.”

Francesca: “Io sembro sempre tranquilla ma non lo sono minimamente, sono una persona che somatizza molto lo stress . io e Federico abbiamo detto : <<cosa dobbiamo fare per arrivare il più preparati e tranquilli possibili a questa cosa?” studiare un botto il pezzo, confrontarci su tutto, lavorare tantissimo e concentrarsi solo sulla musica perché se ti distrai dalla musica a Sanremo succedono sempre cose brutte.”

Pensate sia un vantaggio o uno svantaggio cantare senza pubblico?

Fedez: “Dipende da persona a persona, è come nel basket, ho fatto un’intervista a Bellinelli che diceva <<c’è chi rende meglio senza pubblico e chi peggio>> dipende, io non ne ho assolutamente idea, non ho una posizione in merito devo dire la verità.”

Francesca: “La verità è che quando fai le prove a Sanremo non c’è il pubblico però c’è qualcuno magari seduto, giornalisti, addetti ai lavori, fonici , ovviamente sarà un po’ surreale, non l’ho mai visto completamente vuoto. Penserò a mia nonna che mi fa gli applausi da casa, devo pensarla così.”

Avete lo stesso insegnante di canto , e in questo brano a tutti gli effetti Federico …canterai? Vi ha dato qualche consiglio in particolare?

Fedez: “Premetto una cosa, anche se non si direbbe io ho studiato canto, l’ho già fatto prima, e ovviamente faccio di necessità virtù. Quello che la natura mi ha donato, cerco di sfruttarlo al massimo, lui è molto bravo perché ha un metodo completamente diverso rispetto altri maestri , però arrivare sicuro di quello che stai facendo meccanicamente in qualche modo, ti aiuta a diciamo gestire un po’ di più l’ansia perché arrivi li diciamo un po’ più sicuro di te ecco.” 

Da Cigno Nero ad oggi sono cambiate molto le vostre vite , Francesca è diventata a tutti gli effetti una donna , tu padre di Leone , marito di Chiara, e tra qualche mese diventerai ancora papà. Cosa avete mantenuto di quella prima collaborazione? 

Fedez: “Sai quando abbiamo fatto Cigno Nero era la prima volta che ci conoscevamo ed eravamo molto inesperti del mondo musicale.” 

Francesca: “Mi ricordo che Federico parlava pochissimo ed annotava tutto sull’agenda. eì un ricordo molto bello che ho perché in realtà non è cambiata questa cosa, ma è sempre concentrato sulla musica e se posso anche spezzare una lancia visto che si dice di tutto su di lui devo dire che è una delle persone più concertate sulla musica che io abbia mai conosciuto quindi spesso insomma bisognerebbe parlare di meno e ascoltare più musica perché, beh poi adesso ascolterete sul palco dell’Ariston cosa abbiamo preparato.”

Quasi un anno fa vi siete ritrovati sui balconi per suonare . Avete pensato di fare la stessa cosa dalle vostre rispettive stanza di hotel dato che sarà quella la base da dove fare tutte le varie attività?

Francesca: “Siamo in due casette e qualcosa insieme facciamo assolutamente anche perché sono famosa per le mie attività alternative al festival quindi.”

Se mi fermo a leggere gli autori del brano è difficile pensare che non partecipiate per vincere (raina mahmood daivde simonetta d wale)

Fedez: “Perché? ma scusa, allora ci sta, prima di Sanremo abbiamo fatto session con Mahmood, tu rifiuteresti mai una session con Mahmood?”

Francesca: “Ma è ovvio che tu vai la e cerchi di dare il meglio , poi ho lavorato con Mahmood, Raina e Simonetta anche per Cheyenne, è un pezzo che tra l’altro Mahmood aveva scritto per me e mi disse <<se un giorno vai a Sanremo la devi portare. In questo modo diciamo che abbiamo recuperato.”

Cosa ruberesti all’altro?

Fedez: “La calma.” 

Francesca: “La capacità comunicativa, la dialettica.”

È stato un anno in cui Milano ha sicuramente, almeno nel caso di Federico, hai fatto moltissimo e credo ti abbia ripagato con quello che sappiamo, qual è il tuo pensiero su Milano? Mentre invece fronte Francesca ti chiedo anche il tuo pensiero su una città come Milano che per assurdo ha vissuto un anno molto strano sotto tanti punti di vista.

Fedez: “Milano è una città che in qualche modo ha mostrato le sue fragilità nel bene e nel male e quindi se fosse una persona gli augurerei di alzarsi più forte di prima. Il tema è come, e spero che rispetto a un pensiero collettivo ci possa essere l’opportunità di veramente fare qualcosa di pragmatico e di concreto per la ripartenza della città, perché è veramente una città che soffre e si percepisce tanto questo.”

Francesca: “Io ho vissuto a Milano un bel po’ anni e devo dire che mi manca tanto il fatto degli eventi perché per me è stata proprio una città anche da un certo punto di vista istruttivo perché arrivo da una città di settantamila abitanti che è Bassano Del Grappa. Milano mi ha dato la possibilità di confrontarmi con un sacco di persone diverse, sopratutto per il fatto che sono molto vorace da un punto di vista di live performance ed quindi il fatto che potevo suonare potenzialmente un concerto ogni sera è una cosa che mi manca tantissimo perché è come se mi mancasse un po’ l’università in questo momento, non so come dire, ed è stato sempre il centro di un sacco di eventi diversi, di sperimentazioni, di paralleli, incontri, quindi devo dire che mi manca molto questa cosa qui.”