E’ un percorso artistico rapido ma di sostanza quello di Fasma, reduce dal suo secondo Festival di Sanremo consecutivo. Per il giovane rapper romano, diciottesimo col brano “PARLAMI”, il futuro è tutto da scrivere.

Fasma, in un anno sei passato da essere una “Nuova Proposta” a “Big”, è stata una bella responsabilità non trovi?

“Esatto, proprio così è stata una bella responsabilità… se fossero tutte così quelle della mia vita le coglierei al volo. Sono felice d’averla avuta ma soprattutto di averla condivisa come sempre con i miei amici.”

Da Sanremo 2020 a quello di questa’anno, cos’è cambiato in questo lasso temporale nella vita di un artista così giovane?

“E’ cambiato tanto, ho un nuovo management che è WFK MANAGEMENT e per me ha rappresentato un cambiamento radicale perché comunque la realtà che volevamo consolidare la stiamo consolidando. Questo è un piccolo traguardo per noi, a livello personale invece non cambia nulla… penso sempre che se cambi per una cosa vali tanto quella cosa. E’ difficile che cambi per ciò che mi succede, ma più per quello che voglio cambiare di me”.

A cosa ti sei ispirato per scrivere “Parlami”, la tua canzone in gara al Festival?

“A niente, a tutto quello che vivo. E’ il risultato di quello che vivo, la necessità a volte di dover spiegare qualcosa che anche a te risulta difficile e poi lo riesci a fare con una canzone, questo perlomeno è il mio modo di farlo. E’ un brano nato di getto anche a livello strumentale, mentre Gigi faceva il beat io scrivevo il testo.”

Il brano si basa esclusivamente sulla tua esperienza personale?

“Ti dico si ma anche no, si basa anche su quello che ho visto negli occhi di altra gente, ogni frase può raccontare una storia diversa. La canzone poi si racconta da sola a livello pratico e di emozioni. Non voglio raccontare il significato dei miei testi, primo perché molte volte non lo conosco manco io il pensiero che mi ci ha portato. Io lo sento in pancia. Secondo perché la musica uno la fa per se stesso e poi diventa anche per gli altri.”

Perché consideri questo un mondo “bastardo”?

“Beh ma perché è un mondo inaspettato, e come qualsiasi cosa inaspettata può essere bellissima ma anche bruttissima. Non è figlio di nessuno, è di tutti questo mondo, un ibrido.”

Dopo due Sanremi consecutivi, cosa c’è nel futuro artistico di Fasma?

“Eh… posso dire che la fame è tanta… voglio fare parlare la musica, sono della filosofia che il sudore porta risultati. Voglio continuare a fare di più, sento di avere dentro ancora un mondo di cui a volte sono consapevole ma a volte è difficile esternarlo nelle canzoni. Gli altri devono aspettarsi sempre di più da me, perché è quello che mi aspetto anch’io.”