Sananda Maitreya apre il 2021 con il suo nuovo lavoro discografico, “Pandora’s PlayHouse”, dodicesimo album in studio registrato in lockdown

Sananda Maitreya, come è nato l’album Pandora’s PlayHouse? Qual è stata la tua fonte d’ispirazione?

“Prometheus & Pandora”, il progetto dell’album che lo ha preceduto. Ho pensato che la saga della trama che vede Prometeo come un Archetipo Solare Maschile, avesse bisogno di ascoltare di più Pandora e il suo punto di vista dell’Archetipo Lunare femminile. Pandora aveva più storie da raccontare, più ispirazione da dare, quindi spiega gran parte dei motivi per cui “Pandora’s PlayHouse” esiste e ha dovuto essere creato.

Quando componi, vivi delle improvvise epifanie oppure i tuoi brani sono frutto di una tecnica compositiva consolidata?

Vivo in un mondo di idee, quindi agisco principalmente solo in base a quelle che mi ispirano. Apprezzo il tempo che dedico a lavorare con ciò che mi entusiasma e tira fuori il meglio dalla mia concentrazione. Di solito inizio seguendo l’ispirazione, ma termino il lavoro usando ciò che l’esperienza mi ha insegnato. Lascio che la canzone si scriva da sola e poi la organizzo.

Parlaci della città di Milano, quali sono i tuoi luoghi preferiti?

I miei posti preferiti sono gli angoli e i vicoli tranquilli dove la città non conosce il tempo, ma il presente. Il passato e il presente di Milano, stanno molto bene insieme. Sono anche molto fortunato poiché, essendo qui, ho vissuto nel centro della città, dove ci sono tanti piccoli posti fantastici in cui perdersi. E i parchi sono sempre luoghi affidabili per trascorrere un pò di tempo in meditazione.


Che uomo sei oggi? Da idolo delle masse, fino a raggiungere l’immagine di un uomo vero tutto d’un pezzo, con saldi valori ed un’accesa spiritualità.

Oggi, molto semplicemente, sono l’uomo che si trasforma in qualunque forma serva alla sopravvivenza. Sono un uomo che è il risultato di una grande fede nella mia visione, unita ad una fede ancora più grande in Dio. Ho creduto in me stesso a tutti i costi e durante ogni svolta, come ricompensa, ho ottenuto la vita per la quale ero disposto a morire. Una vita che vale il valore che ho dato, nella sua ricerca. Il senso della mia “spiritualità” è rendere grazie e gratitudine per aver avuto la fortuna di poter vivere la mia vita di artista, supportato dai frutti dei miei sogni. La mia religione è la musica, l’arte.

Il tuo viaggio, con l’abbandono della vita passata, rispecchia quello del personaggio mitologico di Pandora?

Sì, ma ancora di più, il viaggio di Prometeo, in quanto riflette sul passato da cui sono uscito, dalla tomba. Questo progetto rappresenta la prospettiva di Pandora sulla situazione, così come il completamento della prima era di “Post Millennium Rock”. Da questo punto in poi, la musica può portarci in qualsiasi direzione in cui soffia il vento.”Pandora’s PlayHouse” conclude un grande capitolo in questa fase attuale della mia vita di artista. Ora posso concentrare la mia attenzione su altre cose. 

Oltre ad Irene Grandi, con quali cantautori italiani collabori o sei in buoni rapporti?

Adoro Luisa Corna. Rispetto le donne che sono sopravvissute alla politica del loro tempo. È sottovalutata come interprete di canzoni. Sono nato più o meno nello stesso periodo di Eros Ramazzotti e sono rimasto in contatto con lui. Adriano Celentano è da tempo un mio eroe. Così come la magnifica Mina. Nina Zilli è un giovane e bellissimo talento. E come non citare il mio buon amico Antonio Faraò.

Che musica ascoltano i tuoi figli? Che valori gli hai trasmesso?

Mia figlia maggiore vive in Inghilterra e fa musica. Il suo nome è Seraphina Simone. Come suo padre e i suoi giovanissimi fratelli, le piace semplicemente quello che le piace. Li ho incoraggiati ad apprezzare le loro passioni, senza sentire il bisogno di dare delle spiegazioni. Ci sono cose interessanti ovunque tu voglia trovarle, come la maggior parte dei bambini piccoli che usano “Tik Tok” o “Instagram”. Tuttavia, poiché i miei figli sono anche i miei più grandi fan, non posso davvero discutere troppo, andando contro il loro giudizio o gusto musicale!