La seconda puntata di «WE LOVE MUSIC», ha visto come ospiti Luca Ward e i Negramaro che hanno commentato a caldo il concerto in streaming “Primo Contatto”.

Durante la seconda puntata di «WE LOVE MUSIC» su Clubhouse, moderata da Stefano Fisico, numerosi sono stati gli interventi sul tema del doppiaggio e della crisi nel settore dell’intrattenimento. 

Le personalità di rilievo, protagoniste della puntata, sono state le voci più conosciute di cinema, musica, radio e tv: il doppiatore Luca Ward, lo speaker Gigio D’Ambrosio, Andro e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Inoltre sono intervenuti Gianluca Ginoble de “il Volo”, il giornalista Ernesto Assante, il produttore Charles Rapino, lo scrittore Fabio Salvatore ed il cantantautore Daniele Stefani

Il doppiatore Luca Ward, ha costellato la sua carriera di interpretazioni eccellenti che sono rimaste nella memoria di tutti: ha dato voce a Keanu Reeves in Matrix, a Samuel L. Jackson in Pulp Fiction, a Pierce Brosnan in ben 4 episodi di James Bond, a Russell Crowe ne Il Gladiatore

E’ stato impossibile per alcuni dei presenti nella stanza di Clubhouse, resistere alla tentazione di chiedere a Luca Ward, di ripetere alcune delle frasi leggendarie che lo hanno reso il più grande doppiatore italiano dei nostri giorni. 

Ha ammaliato gli ascoltatori di «WE LOVE MUSIC» con il racconto della storia del doppiaggio italiano e con molti aneddoti sulla sua vita: “Negli anni 80 come doppiatore ero una schiappa, ma come camionista spaccavo”.

Inoltre ha dichiarato che per riuscire a doppiare Samuel L. Jackson, il suo attore preferito, dovette mentire a Quentin Tarantino, che chiese a Luca Ward se fosse di colore. 

Secondo Gianluca Ginoble il lavoro del cantante, è simile al lavoro del doppiatore. Ha raccontato agli ascoltatori il progetto de “Il Volo” insieme al maestro Morricone, mentre Fabio Salvatore ha manifestato il suo apprezzamento per il successo ed il coraggio che hanno avuto negli anni, nonostante le critiche negative, da parte della stampa italiana. “Bisogna credere nei propri sogni”, ha risposto Ginoble. 

I Negramaro, a pochi minuti dalla fine di “Primo Contatto”, il concerto live in streaming dalla “Lanterna Rome”, sono entrati nella stanza di Clubhouse «WE LOVE MUSIC». Sono stati la prima band italiana ad esibirsi in un live, in diretta streaming. A caldo ci hanno raccontato le prime indiscrezioni su come hanno vissuto il ritorno sul palco. 

Andro: “In assenza di pubblico, abbiamo cercato i feedback immediati dagli amici, dai fan e da internet. Siamo soddisfatti, la produzione del progetto è molto grossa, come se fosse stato un live in uno stadio. Siamo contenti perchè siamo riusciti a portare a termine questa missione contro questo periodo. Ci stiamo lavorando da 4/5 mesi e ci sono voluti un paio di mesi di organizzazione per testare le tecnologie con la realtà aumentata. Il tour nei palazzetti partirà il 7 Ottobre da Rimini

Sangiorgi: “Più di 80 persone hanno lavorato tantissimo e mi hanno fatto piangere. Lele era in forma smagliante. Mi sono emozionato tantissimo sul finale, perchè sono finito con lo sguardo su Via del Corso vuota. Il significato di quello che abbiamo fatto supera ogni cosa, perchè è un segnale per chi lavora. Ho fatto delle interviste a tutti i collaboratori con una mia telecamera personale, prima o poi le pubblicherò”

Andro: “Abbiamo provato a ridare una dignità a chi lavora, soprattutto ai nostri collaboratori, senza di loro le nostre performance non esisterebbero. L’appello è quello di stimolare i nostri colleghi e le produzioni di concerti a muoversi almeno per ora, con la modalità in streaming. Siamo stata la prova del fatto che si può fare. Almeno 15mila persone erano collegate. Il regista ci ha chiesto di non abbracciarci, ma alla fine del concerto non abbiamo resistito e l’abbiamo fatto lo stesso.”

Ernesto Assante: “Ho assistito al concerto in streaming insieme alle mie figlie, abito a pochi metri dalla “Lanterna Rome”. I ragazzi hanno fatto un concerto molto bello. La resistenza al covid si fa anche così, muovendo quello che si può muovere. Lo sforzo per aver fatto questo concerto è stato grande. È giusto dare l’opportunità alla gente di vedere che tutto si muove, come si può”.

Sangiorgi: “Da autore delle canzoni dei Negramaro, vi auguro di provare la mia gioia, quando negli stadi sento cantare le canzoni che scrivo nella mia stanzetta. Basterebbe a rendervi felici per 10 vite. La scrittura rompe i muri e se non lo fa rimane un’anima in pena. Bisogna rimettersi in gioco, non perchè c’è l’hype dei manifesti con la mia faccia, ma perchè senza questa cosa io sarei nulla. Bisogna dare una mano alla musica, al cinema, al teatro, che sono un indotto incredibile.”

Gigio D’Ambrosio: “Il processo di normalizzazione nei prossimi mesi potrebbe partire da una modalità ibrida. Concerti che prima di arrivare a 60000 saranno di 200 persone, magari nei club. Se ne dovrebbero occupare le istituzioni e i grandi organizzatori di eventi, per spianare la strada a quelli più piccoli.

La stanza «WE LOVE MUSIC» è nata da un’idea di Stefano Fisico, in collaborazione con la redazione del sito stefanofisico.it 

La prima puntata di «WE LOVE MUSIC» ha visto come ospiti Madame, Rudy Zerbi, Anna Pettinelli, Cristiano Godano, Marco Masini, Biagio Antonacci, Gaudiano e tantissimi altri. 

Gli argomenti della prima puntata sono stati varii, tra cui: il ruolo del mercato discografico, il giornalismo musicale, la vittoria dei Maneskin a Sanremo, Spotify e i guardagni dallo streaming. La stanza ha sfiorato picchi di 400 presenze. 

Per gli aggiornamenti seguite il club stefanofisico.it ed il moderatore Stefano Fisico.

Vi aspettiamo per il prossimo appuntamento, nella stanza «WE LOVE MUSIC» di Stefano Fisico, su Clubhouse!