La sperimentazione avviata dal governo olandese con FieldLab Evenementen, prevede otto eventi di massa Covid Proof monitorati da una equipe di ricercatori.

FieldLab Evenementen ha organizzato una serie di 8 eventi Covid Proof, tra Febbraio e Marzo 2021. Governo, università e società che organizzano fiere e congressi, si sono uniti per tornare a realizzare eventi di massa in sicurezza ai tempi del coronavirus.
Le date degli eventi di prova sono state le seguenti:
20 febbraio: spettacolo di cabaret di Guido Weijers (500 visitatori)
21 febbraio: partita di calcio NEC-De Graafschap (1500 visitatori)
28 febbraio: partita di calcio Almere City FC-Cambuur Leeuwarden (1500 visitatori)
6 marzo: evento di danza allo Ziggo Dome (1300 visitatori)
7 marzo: concerto allo Ziggo Dome (1300 visitatori)
13 marzo: festival di danza (esterno) a Walibi Holland (1500 visitatori)
14 marzo: festival pop (esterno) a Walibi Holland (1500 visitatori)

Fieldlab Program: eventi di massa, con partecipazione fra le 500 e 1500 persone. Sono presenti festival musicali all’aperto, partite di calcio e uno spettacolo di cabaret.
Durante questi eventi sperimentali “Covid proof”, i visitatori hanno dovuto mostrare un test corona PCR negativo all’arrivo.
A Wallabi Holland, il settimo e penultimo esperimento, hanno permesso di provare l’ultima app del governo. L’app dà a ogni test negativo un QR code visualizzabile sullo smartphone, che consente di smaltire rapidamente la fila.
Ai partecipanti sono stati forniti sensori di movimento, appositi drink fluorescenti, tamponi, visiere e mascherine.
In seguito sono stati sottoposti a una misurazione della temperatura e dopo cinque giorni sono stati testati nuovamente.
La FieldLab Evenementen, ha iniziato già da tempo a tentare monitoraggi e verifiche del genere. Da mesi lavoravano in questa direzione.
Per Andreas Voss, ricercatore a capo di questo programma chiamato “Fieldlab Program”, con questo sistema sarà possibile riaprire concerti, cinema e teatri quando ancora non si sarà raggiunta la copertura vaccinale della popolazione.
Per quanto riguarda i festival è più cauto, perché muovendosi si hanno più occasioni di contatto, nonostante siano all’aria aperta.
Mona Keizer, sottosegretario all’Economia: “C’è un’atmosfera di festa, ma è una cosa molto seria. Come governo vogliamo dimostrare che pensiamo al futuro“.
Come funziona?
I partecipanti sono divisi in diversi gruppi chiamati “bolle” che rimangono separate. Ogni gruppo ha il proprio ingresso e il proprio bagno.
Ogni gruppo ha regole diverse dall’altro: alcuni non indossano niente e stanno ammassati liberamente, altri indossano una mascherina mentre camminano o sono seduti, altri si siedono dietro un para spruzzi.
Pieter Lubberts di Fieldlab: “Guardiamo principalmente alla durata del contatto, ai momenti di contatto e alla distanza tra le persone”.
Durante tutto l’evento i partecipanti hanno indossato un sensore, in modo da poter ricostruire con esattezza i loro movimenti.
Cinque giorni dopo ogni convegno è stato programmato un nuovo tampone. In seguito tutti i dati raccolti sono stati poi esaminati dai ricercatori.
La speranza è che tramite iniziative come queste, volute dall’industria degli eventi in combo con il governo, si riesca finalmente a capire se e come sia possibile organizzare eventi in sicurezza.
L’obiettivo sarà determinare quale insieme di regole risulti più efficace per prevenire il contagio.