Il cantautore cerca di uscire dall’oblio proponendo l’Inno dell’Inter in caso di scudetto. I tifosi saranno d’accordo?

Povia

Ci sono artisti che nella loro carriera hanno interpretato quei 2, 3 brani di successo e poi, una volta consapevoli di non essere più in grado di rinverdire i fasti del passato, sono scomparsi e si sono ritirati a vita privata godendosi gli annuali profitti SIAE.

E altri che invece ci provano continuamente cercando di far parlare di sé proponendo la loro opinione sui temi più disparati.

Un fulgido esempio di questa seconda categoria è Povia che, dopo aver pontificato su eutanasia, economia e finanza è ora pronto a lanciarsi anche nel chiacchierato mondo del pallone!

Povia e… l’Inno dell’Inter

Il cantautore che nel 2006 vinse il Festival di Sanremo con Vorrei Avere il Becco è uno sfegatato tifoso nerazzurro e sui social non perde occasione per parlare della sua squadra del cuore.

“Se l’Inter vince lo scudetto pubblico il nuovo inno.

Sarà potente da cantare e in futuro farà saltare tutto lo stadio. (Siccome sono scaramantico ho detto ‘SE’ e sottolineo ‘SE’)

L’Inter mi sta piacendo poco perchè rischia e gioca troppo in difesa e contropiede. (sul 2º gol c’era un rigore per il Sassuolo per me). Però vince e quindi bene.

ps sottolineo ‘SE’ ma il nuovo inno sarà una BOMBA (Se). Altrimenti nulla.”

Questo il messaggio postato da Povia dopo la controversa partita vinta contro il Sassuolo.

Ma i tifosi sono d’accordo con questa sua proposta? La risposta è no e i commenti non lo hanno risparmiato!

Ironia, sfottò e tanto livore nei confronti di un artista lontano da tempo dal suo stato di grazia e che utilizza tutti questi mezzucci per proporre il nuovo progetto Disco Imperfetto, registrato in casa durante il lockdown e in vendita con spedizione diretta.

Ciò che è certo che i tifosi interisti sono molto legati a un inno come Pazza Inter che, pur non essendo quello ufficiale, è riconosciuto dai supporter come l’unico e che evoca ricordi che la società nerazzurra difficilmente rivivrà a breve, nonostante l’imminente tricolore.

Poi… chi vi scrive non sarebbe dispiaciuto dell’inaspettato crollo dei nerazzurri in campionato a favore di un recupero dei cugini, ma… questa è un’altra storia!

Un’ultima riflessione è legata al fatto che un inno non deve essere imposto, ma scelto autonomamente da chi è realmente affezionato a una squadra. Chissà cosa pensa la proprietà cinese di questa proposta di Povia che tra piccioni, bambini e ipotesi complottistiche dimostra ancora una volta di essere alla frutta anche con le argomentazioni da proporre per promuovere la sua musica!