Bilico”, “Ammirerò” e “Freak”, primi tre singoli di Clara, un’artista giovane, ma con le idee musicali già molto chiare, nonostante certe sensazioni…

Clara Soccini è nata nel 1999 e quando ha 18 anni vive a Milano. Qui inizia un percorso musicale che culmina con la firma con Sony e con la pubblicazione di tre singoli che mettono in risalto diverse sfaccettature di una personalità artistica che si sta pian piano svelando.

Intervista a Clara

Una delle peculiarità che caratterizzano la tua musica è la capacità di fondere pop e urban. Qual è il punto di incontro tra questi due generi musicali?

«Penso che non ci sia un vero punto di incontro, ma a seconda di quello di cui vuoi parlare devi scegliere e interpretare la musica a tuo piacimento. Non riesco a identificarmi in un genere. La mia scrittura dipende da come mi sento in un quel preciso momento».

Il tuo nuovo singolo “Bilico” parla di cambiamento e di come si possono affrontare certe difficoltà.

«Mi sono sempre sentita nella situazione che descrivo nel brano. Sono partita da un’idea di instabilità, anche perchè dalla scorsa estate sono cambiate tante cose e Bilico nasce proprio da questo. Mi sono catapultata a Milano, in una realtà che desideravo da sempre. Qui ho capito che ogni volta che ci prendiamo una decisione non possiamo mai sapere se è giusta al 100%.

Anche Bilico è arrivato così, senza preavviso. Quando ho sentito il beat siamo andati in studio e da lì è nato il pezzo. L’idea di una canzone che descrivesse questo concetto già ce l’avevo, ma finora non si era presentata l’occasione per svilupparla».

Clara

Il mood del brano si riflette anche nell’atmosfera del video.

«Bilico non è accompagnato da un classico videoclip, ma da un progetto visual. La differenza sta nel fatto che non ho semplicemente raccontato una storia con le immagini, ma ho preferito dare degli elementi che permettono all’ascoltatore di percepire qualcosa dal video per iniziare un suo viaggio, un trip da intraprendere non necessariamente da lucido.

Per tutta la vita mi sentirò in bilico perchè dovremo prendere decisioni fino alla fine dei nostri giorni. Si è un po’ sempre in bilico, per quanto poi ognuno di noi è anche equilibrato e felice. Per esempio io in questo momento sono felicissima del mio percorso, ma conservo incertezze e di paure».

In “Ammirerò”, invece, canti la speranza verso un mondo e un futuro migliore.

«Quel brano ha un valore particolare, perchè metto in risalto un’altra parte di me. Nel primo singolo Freak ho mostrato quanto sono pazzoide, in Bilico l’incertezza e in Ammirerò alcuni miei dettagli personali. Mi sono messa a nudo svelando certi particolari privati. Sono legata a quella canzone e l’ascolto soprattutto quando ho bisogno di speranza e forza.»

Anche in questo caso il video amplifica il messaggio del brano.

«Siamo partiti da un concetto molto semplice. Il regista mi ha detto: ‘Hai mai pensato a un bambino? Se avesse vissuto tutta la sua vita in una cupola avrebbe sviluppato le stesse emozioni, avrebbe fatto le stesse esperienze?‘ Da lì è nato il progetto, del quale sono protagonista. Io sono dell’idea che a seconda di dove cresci e delle esperienze che fai diventi la persona che sei. Questo è un po’ il significato. Arte e musica si intrecciano, un connubio nel quale credo fortemente.»

Nei giorni scorsi hai scritto un messaggio molto evocativo. “Quando alcune persone vi buttano giù o pensano che non potete farcela, è il momento in cui dovete agire e dimostrare il vostro valore.” Credo che il tuo percorso negli ultimi 12 mesi vada proprio in questa direzione.

«Nel mio percorso non sempre ho sentito l’appoggio che avrei voluto, soprattutto in passato. Mi ricordo di persone che mi dicevano: ‘Io non vedo concretezza in quello che stai facendo e per questo non voglio collaborare.’ Ora le cose stanno cambiando, ma voglio affermare a gran voce che non dobbiamo farci abbattere da chi ci dice ‘non puoi farcela‘!»