Fedez non è abituato a nascondersi e affronta con audacia ogni battaglia, ponendo in primo piano il suo punto di vista. Ripercorriamo alcune controversie.

Il Concerto del Primo Maggio 2021 ha messo in luce ancora una volta la determinazione di un artista che ha più volte dimostrato di non temere conseguenze. Fedez, sul palco della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, ha recitato un monologo ricco di parole dure, denunciando la richiesta di censura da parte dei vertici della Rai.
Il rapper milanese negli anni si è reso protagonista di numerose controversie e battaglie, combattute sempre a testa alta e senza alcun timore.
“Le chiediamo di adeguarsi a un sistema.”
Parole dure, inaccettabili. Soprattutto se è richiesta la revisione di un punto di vista da esprimere su un palco che dovrebbe esprimere valori di libertà e condivisione. Ma si sa, tra il dire e il fare…
Fedez – le prime controversie
La percezione nei confronti di Fedez si è decisamente modificata negli ultimi 12 mesi. Fino a poco tempo fa non erano in molti a considerare il rapper un possibile leader carismatico, relegando la sua figura a quella del ragazzino viziato che ha avuto tutto dalla vita.
Inoltre le nozze con Chiara Ferragni avevano amplificato questa idea, creando il mito dei Ferragnez con leggende metropolitane supportate, c’è da dire, da bravate discutibili.
In molti ricordano la festa di compleanno del 2018 in cui il rapper affittò un supermercato e fu immortalato dai social mentre con gli amici lanciava cibo. Un messaggio negativo considerando la sua fama tra i più giovani pronti a emularlo sprecando vasetti di sugo o gettando ceppi di insalata o collane di aglio.
Il nome di Fedez, però, fece capolino per la prima volta in questioni extra musicali nel 2014, quando il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri su Twitter attaccò l’artista che si era schierato contro la Lega scrivendo: “#stopinvasione della Lega Nord a Milano.” Il politico scrisse. “Cioè questo coso dipinto ha avuto qualcosa da ridire?”
Immediata la risposta di Fedez.
“Caro Gasparri, io sono sporco all’esterno ma giudicare le apparenze è l’atteggiamento tipico di chi è sporco dentro.”
Una prima querelle in cui il politico offese anche pesantemente alcuni fans del rapper e in particolare una ragazza con qualche chilo in più a cui scrisse.
“Meno droga, più dieta. Messa male.”
La questione colpì l’opinione pubblica e molti artisti si schierarono a favore del rapper. Tra questi J-Ax che twittò contro Gasparri.
“Che vergogna. Bullismo istituzionale. Dimissioni subito.”
La sua partecipazione in veste di giudice a X Factor mise in luce la sua conoscenza musicale e in parte si iniziarono a intravedere quegli aspetti positivi del suo carattere che negli ultimi mesi lo hanno riabilitato agli occhi di molti.
La lite con l’amico J-Ax dopo diversi singoli-tormentone, un album più che fortunato e un tour concluso con un’indimenticabile concerto a San Siro, fecero dubitare sul suo carattere. Così come l’interruzione della collaborazione con Fabio Rovazzi e le esperienze lampo come manager di Lorenzo Fragola e Alessio Bernabei.
Numerose le polemiche che hanno visto protagonisti Fedez e Salvini, con il leader della Lega Nord che, dopo quanto accaduto durante il Concertone, ha invitato l’artista a un chiarimento.
“Reinvito Fedez a bere un caffè. Tranquilli, per parlare di libertà e di diritti. Adoro e difendo la libertà di pensare, di scrivere, di parlare, di amare. Ognuno può amare chi vuole, come vuole, quanto vuole.”

Fedez – una nuova consapevolezza
Nel 2020 Fedez si è fatto promotore di Scena Unita, fondo a sostegno dei lavoratori dello spettacolo. Un progetto concreto con idee solide e un piano di aiuti reale supportato da sponsor importanti e che ha fornito un’ancora di salvezza oggettiva e prospettive tangibili. Il primo risultato sono 4 milioni di euro raccolti.
“A oggi oltre un milione e 800 mila euro sono stati distribuiti per aiutare lavoratori e imprese in difficoltà. Un supporto concreto che è stato pensato per fornire per il 50% aiuti diretti ai lavoratori. Per il 25% sostegno ad attività formative e per il restante 25% investimenti in progetti per far ripartire il settore con nuove occasioni di lavoro. Nei prossimi mesi ci impegneremo ad aiutare aziende e lavoratori mettendo a disposizione finanziamenti a fondo perduto.”
Questo il messaggio social postato qualche giorno fa da Fedez.
Già durante il 2020 in piena pandemia l’artista e la moglie Chiara Ferragni si sono spesi in prima persona. Una determinazione che è valsa ai due l’Ambrogino d’Oro, consegnato il 7 dicembre a Milano.
“Tutti possiamo essere utili ma possiamo essere davvero utili solo se siamo tutti. Le persone sono contenitori di idee e le idee sono l’unica cosa che conta. Saranno loro che potranno tirarci fuori dal periodo difficile che stiamo affrontando.”
Quanto accaduto in occasione del Concertone del Primo Maggio non fa che confermare che Fedez non ha paura di dire ciò che pensa e non teme il giudizio.
Nelle ultime settimane si è speso spesso a favore del DDL Zan e sul palco della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica non ha parlato di politica, ma di fatti. Facendo nomi e cognomi e mettendo in discussione i vertici Rai, il Premier Mario Draghi, i Leghisti e le frange più conservatrici di certe associazioni che dovrebbero salvaguardare la vita umana.
Messaggi chiari, diretti, pronunciati senza alcun timore, ma con la consapevolezza e la determinazione di chi crede davvero in ciò di cui si fa promotore.
Fedez è un uomo libero, coraggioso che non ha paura di perdere ciò che faticosamente ha costruito in questi anni.
Quello che è certo che sono ormai lontani anni luce i dibattiti sterili, le polemiche prive di senso e certe canzoni con rime un po’ scontate. Ora Fedez è un uomo che merita tutto il rispetto possibile grazie a un’attitudine alla verità. Una volontà di arrivare dritto al punto senza paura e senza che per pronunciare certe parole debba sentirsi inopportuno.
Un plauso a una coerenza non così scontata e che certi personaggi hanno dimostrato di non possedere. Ed è particolarmente significativo che la consacrazione di un pensiero libero sia avvenuta proprio sul palco del Concertone del Primo Maggio.