Il nostro paese ha partecipato 45 volte all’Eurovision Song Contest conquistando il bottino pieno soltanto due volte. Quali sono i brani di maggior successo portati in gara dai rappresentanti italiani?

Sono ben 45 le edizioni in cui l’Italia ha partecipato all’Eurovision Song Contest. I primi nostri rappresentanti furono Franca Raimondi e Tonina Torrielli e la storia musicale del nostro paese passa inevitabilmente anche da quanto successo nella kermesse europea.
Quali sono i brani di maggiore successo nella manifestazione? Scopriamo la nostra Top Ten!
Eurovision Song Contest: la nostra Top Ten italiana
10 – I treni di Tozeur – Alice e Franco Battiato (1984)
Dopo la pausa del 1981 e 1982 e dopo il deludente undicesimo posto di Per Lucia di Riccardo Fogli, sul palco del Théâtre Municipal di Lussemburgo salgono due tra gli artisti più raffinati del nostro panorama musicale.
Franco Battiato, solitamente poco avvezzo a competizioni musicali, si mette al servizio dell’amica Alice e insieme partecipano con la bellissima I Treni di Tozeur, diretti dal Maestro Giusto Pio.
Una canzone insolita per la kermesse europea, ma che conquistò pubblico e critica che la portarono al quinto posto finale, grazie anche al massimo dei voti ricevuto da Spagna e Finlandia.
La popolarità europea portò il brano a essere coverizzato da Seija Simola, che nel 1984 ne propose una versione in finlandese intitolata Juna Turkuun, e dal duo olandese Sasha & Davy che nel 2015 cantarono Eeuwig bij elkaar.
9 – Romantica – Renato Rascel (1960)
Dopo la vittoria al Sanremo in coppia con Tony Dallara, Renato Rascel fu scelto per rappresentare il nostro paese con il brano festivaliero.
Il piccolo artista era noto anche al di fuori dei nostri confini grazie ad Arrivederci Roma, ma sul palco londinese il risultato non fu eccellente.
Romantica conquistò l’ottavo posto su tredici partecipanti con soli 5 punti ricevuti.
La scelta di portare Rascel in Inghilterra fu un premio, soprattutto perchè Renato era l’autore della musica del brano. La versione cantata da Tony Dallara, però, in Italia e all’estero ebbe maggiore successo.
Del pezzo esistono numerose cover internazionali. La più famosa è quella di Dalida che la incide nel 1960, portandola in testa alla classifica di vendita francese.
8 – Fiumi di Parole – Jalisse (1997)
Uno dei maggiori rimpianti nella storia eurovisiva del nostro paese. Dopo tre anni di assenza il duo vincitore del Festival di Sanremo si presenta in Irlanda con la responsabilità dei favoriti. Fiumi di Parole è una canzone che piace e che gli eurofans cantano a squarciagola e un piazzamento sul podio pare certo.
Inspiegabilmente il pezzo conquista, però, solamente un amaro quarto posto. Sulla vicenda aleggiano numerose leggende mai confermate. Pare, infatti, che la Rai abbia fatto di tutto per non conquistare la manifestazione, visto che una vittoria avrebbe significato ospitare la kermesse l’anno successivo.
I Jalisse, poi eccessivamente snobbati dal nostro paese, hanno ottenuto una popolarità televisiva ed eurovisiva piuttosto marcata, pur non riuscendo mai a tornare al Festival di Sanremo.
7 – Gente di Mare – Raf e Umberto Tozzi (1987)
Umberto Tozzi, reduce dalla vittoria al Festival insieme a Enrico Ruggeri e Gianni Morandi, sceglie come partner eurovisivo Raf, co-autore del pezzo di Sanremo.
Raf aveva raggiunto la popolarità europea grazie al successo di Self Control, mentre il nome di Umberto Tozzi era noto al di fuori dei confini nazionali per brani simbolo come Ti Amo, Tu e Stella Stai.
Sul palco di Bruxelles i due interpretarono magistralmente un pezzo che ancora oggi è un simbolo della manifestazione e conquistarono un più che onorevole terzo posto, pur con ben 69 punti di distacco dal vincitore Johnny Logan.
6 – Occidentali’s Karma – Francesco Gabbani (2017)
Francesco Gabbani arrivò all’Eurovision Song Contest 2017 da super favorito dopo il successo sanremese di Occidentali’s Karma. Sul palco di Kiev, però, l’esibizione non fu completamente convincente, complice la stanchezza dell’artista e un running order che non lo premiò.
Occidentali’s Karma terminò la kermesse con un deludente sesto posto, ma gli eurofans ricordano ancora la scimmia e la sua canzone della quale però… non ricordano nemmeno una parola, ma solo la melodia.
In quell’edizione il cantautore carrarese conquistò comunque l’OGAE Poll e il Press Award.
5 – Grande Amore – Il Volo (2015)
Quando Piero, Ignazio e Gianluca vinsero il Festival di Sanremo le loro quote come possibili trionfatori dell’Eurovision Song Contest schizzarono alle stelle.
La melodia italiana tanto apprezzata nel Mondo era pronta per prendersi la scena e la vittoria non pareva poi così difficile da raggiungere. Ma all’Eurovision capita spesso che chi entra Papa esce Cardinale e fu così che i tre ragazzi arrivarono soltanto terzi, battuti dalla star eurovisiva Måns Zelmerlöw (Svezia) e da Polina Gagarina (Russia).
Riuscirono, però, a portare a casa l’Ogae International Poll e il Press Award.
4 – Insieme 1992 – Toto Cutugno (1990)
Nel 1990 uno dei temi scelti da molti artisti partecipanti all’Eurovision Song Contest di Belgrado fu l’Europa unita. Un’utopia fino a qualche anno prima e che nel 1992 si sarebbe realizzata con l’apertura delle frontiere.
Toto Cutugno approfittò della rinuncia alla gara dei Pooh, vincitori di Sanremo e salì sul palco croato dove a sorpresa riuscì a sbaragliare la concorrenza.
La vittoria fu straordinaria perchè totalmente inaspettata e si realizzò con 17 punti di vantaggio sui rappresentanti irlandesi e francesi.
Il brano in Italia non è tra i più conosciuti del cantautore, ma al di fuori dei confini nazionali ha trovato la dimensione ideale, soprattutto in Svizzera, Austria, Francia e Olanda.
Per celebrare i 30 anni dalla vittoria, Senhit nel 2020 ne ha realizzata una emozionante cover.
3 – Non ho l’età – Gigliola Cinquetti (1964)
Il 21 marzo 1964 è una data storica per gli appassionati italiani dell’Eurovision Song Contest. Gigliola Cinquetti, sedicenne vincitrice a sorpresa del Festival di Sanremo, si presentò timida sul palco di Copehnagen conquistando la manifestazione con 49 punti, 19 di vantaggio rispetto a Matt Monro, secondo classificato e rappresentante del Regno Unito.
Il brano scritto da Nisa, Mario Panzeri e Gene Colonnello arrivò in testa alle classifiche di vendita del nostro paese, conquistando piazzamenti di rilievo anche in Norvegia, Belgio, Olanda e Germania.
Il nome di Gigliola Cinquetti è molto noto tra gli eurofans. L’artista italiana avrebbe dovuto prendere parte in veste di ospite all’Eurovision 2020, kermesse poi cancellata a causa della pandemia.
2 – Soldi – Mahmood (2019)
La vittoria di Mahmood al Festival arrivò totalmente inaspettata, anche perchè il cantautore milanese proveniente dalle selezioni di Sanremo Giovani dopo la prima serata era piazzato nella seconda metà della classifica.
Se il pubblico italiano all’inizio non aveva compreso in pieno il potenziale del brano, gli eurofans fin da subito capirono che il pezzo aveva tutte le carte in regola per stupire.
Mahmood arrivò all’Exhibition Center di Tel Aviv come uno dei favoriti, grazie a una popolarità crescente anche al di fuori dei confini nazionali.
Lo staging non troppo corposo e un’esibizione in italiano, ma piuttosto concreta portarono il nostro rappresentante a un più che onorevole secondo posto dietro all’olandese Duncan Laurence.
Il brano fu un successo in tutta Europa, conquistando la vetta delle classifiche oltre che in Italia anche in Grecia e Lituania e sul podio in Estonia e Islanda.
Nella settimana dopo l’Eurovision è risultato l’ottavo brano più acquistato sulle piattaforme digitali in Europa e il primo tra i pezzi in gara alla kermesse.
1 – Nel blu dipinto di blu – Domenico Modugno (1958)
Il terzo posto alla kermesse di Hilversum (Paesi Bassi) non deve ingannare e conferma che non sempre una canzone vincitrice di una kermesse è realmente quella di maggior successo.
Nel blu dipinto di blu è l’unica canzone partecipante a un Eurovision Song Contest ad aver conquistato un Grammy Awards ed è oggi la canzone italiana più famosa nel mondo.
Durante la competizione europea non fu troppo apprezzata dalle giurie, che in questo modo evidenziarono tutti i loro limiti…
Del brano, che molti ancora oggi chiamano Volare, sono state realizzate molte cover, ma resta immortale l’esibizione di Domenico Mudugno, sul palco a braccia aperte.