Tra gli artisti più noti anche al pubblico italiano tra i partecipanti all’Eurovision Song Contest 2021 ci sono gli Hooverphonic, che spesso lavorano anche nel nostro paese.

Hooverphonic

Il nome Hooverphonic è noto non solo agli appassionati di musica eurovisiva in quanto sono almeno due i singoli di grande successo che il gruppo ha pubblicato anche nel nostro paese.

Mad About You fu presentato anche all’Arena di Verona in occasione del Festivalbar 2001, mentre con Anger Never Dies calcarono il palco della venue scaligera in occasione del Wind Music Awards 2011.

Nel 2012 duettarono con Eros Ramazzotti nel brano Solamente Uno contenuto nell’album Noi.

Il trio belga, che a Rotterdam torna alla formazione più nota composta da Alex Callier, Raymond Geerts e Geike Arnaert, si presenta in gara con il brano The Wrong Place. Gli scommettitori non danno alla formazione fiamminga tante chance di raggiungere la finale, ma all’Eurovision Song Contest tutto è possibile.

La band, che avrebbe dovuto prendere parte alla manifestazione anche lo scorso anno con il brano Release Me (composto insieme a Luca Chiaravalli), hanno appena pubblicato un nuovo album in cui spicca il brano Belgium in the Rain.

Intervista Hooverphonic

Nella vostra carriera avete calcato palchi importanti e partecipato a eventi di primissimo piano. Come vi sembra l’atmosfera che si respira all’Eurovision Song Contest?

«L’Eurovision non assomiglia a nulla di ciò che abbiamo fatto fino a oggi. È un mondo a parte, totalmente diverso. Ed è adorabile.»

Alex, so che hai un rapporto privilegiato con l’Italia!

«È vero! Gallarate è per me una seconda casa! Lì vive Luca Chiaravalli, un caro amico con il quale collaboro da tempo. È una persona adorabile, così come la sua famiglia! In particolare mamma Silvana… la sua pasta al pesto… il suo arrosto! Squisito!»



Collaborando con Luca immagino vi siate fatti un’idea sulla musica italiana.

«Conosciamo molto bene anche il Festival di Sanremo e crediamo che come in tutto il mondo ci sia buona musica e altra meno buona. Tra gli artisti che maggiormente apprezziamo c’è Francesco Gabbani, ma, parlando di Eurovision, ricordiamo con piacere Gente di Mare di Raf e Umberto Tozzi. Poi, se andiamo ancora più indietro, siamo legati a brani come Non ho l’età di Gigliola Cinquetti.

Uno degli artisti che meglio rappresenta la contaminazione della musica italiana è Zucchero. Sono solo esempi per dire che le vostre proposte sono sempre valide e interessanti.»

Avete appena pubblicato l’album “Hidden Stories”. Anche in questo caso c’è un po’ di Italia…

«E’ vero, ci sono due canzoni alle quali abbiamo lavorato insieme a Luca Chiaravalli. Inoltre c’è un brano che è un omaggio al grande Ennio Morricone.

Il disco, però, ruota attorno al nostro brano eurovisivo The Wrong Place, nel quale crediamo molto al di là della manifestazione.»

Foto di Willy Vanderperre