Tra i protagonisti indiscussi della ventesima edizione di “Amici” di Maria De Filippi c’è Deddy, talento classe 2002 protagonista di una vera e propria evoluzione, che ha dato vita al suo primo EP intitolato “Il cielo contromano“

Come stai vivendo questo bel momento?
«E’ un momento straordinario che non riesco a spiegare a parole, l’esperienza di “Amici” è stata bellissima. Quando tocchi un sogno con mano non riesci a percepire realmente quello che sta succedendo, quindi c’è un sentimento di gioia mista alla grande incredulità».
Quali sono le caratteristiche che più ti rendono orgoglioso de “Il cielo contromano”?
«La mia evoluzione, perchè paragono queste tracce alle mie prime canzoni, noto la crescita e il miglioramento che c’è stato. Penso che sia la cosa più importante per me, al di là dei numeri e delle certificazioni».
A cosa si deve la scelta del titolo di questo album?
«Ho scelto questo titolo perchè, fondamentalmente, anche il mio percorso ad “Amici” è stato controcorrente, all’inizio non ci credeva nessuno, nemmeno io. Piano piano ho acquisito la forza per andare avanti, per continuare a credere in questo mio grande sogno».
Quali abilità pensi di aver affinato durante la tua permanenza nella scuola?
«Credo di aver acquisito maggiore consapevolezza, di essere diventato più maturo. Oggi riesco ad esprimere meglio ciò che penso e quelle che sono le mie emozioni».
Questa è stata una delle finali più seguite della storia di Amici, com’era il vostro percepito all’interno del programma?
«Sinceramente? Davanti a noi c’era soltanto il pubblico in studio, non avevamo la percezione che oltre alle telecamere ci fossero milioni di persone. Quando sei lì non ti rendi conto di nulla, davvero!».
Cosa pensi di aver imparato da questa esperienza?
«La costanza: penso che sia la lezione più importante che mi ha lasciato “Amici”, perchè ogni volta che scrivi aggiungi un piccolo pezzettino al tuo percorso. In questo Maria De Filippi è stata fondamentale, nei miei momenti di sconforto mi ha sempre aiutato a rialzarmi, ha fatto in modo che io non smettessi mai di credere in me stesso. Grazie a lei e a tutti i professionisti che ho conosciuto in questi mesi, sento di aver trovato finalmente una mia personalità artistica».
Tra i tuoi obiettivi per il futuro, c’è il Festival di Sanremo?
«Credo che Sanremo sia un palco importantissimo, mi piacerebbe in futuro partecipare. Ora come ora non ci sto pensando, credo che ogni cosa abbia il suo tempo».
A dicembre sono programmati due tuoi concerti, come te immagini il tuo debutto dal vivo?
«Nella mia testa, immagino i miei live da un sacco di anni (sorride, ndr). Mi piace l’idea di poter abbracciare musicalmente le persone che vivono e la pensano come me, viaggiare sulla stessa onda, sentirsi parte di qualcosa. So solo che sarà una figata, non vedo l’ora».

© foto di Fabrizio Cestari