Estate, leggerezza e quella voglia di tornare alla vita di sempre, tutto questo lo troviamo nel nuovo singolo dei Sonohra dal titolo “ARIZONA”. Nel brano si parla di un viaggio alla ricerca di se stessi, tra Messico e Stati Uniti.

Ciao ragazzi, intanto voglio chiedervi come state vivendo questo momento di fermo ma anche di ripresa.
“Sicuramente è stato un periodo molto difficile e pesante perché la nostra categoria come ben sai è stata quella più colpita e anche un pò dimenticata dato che ne hanno sempre parlato in maniera superflua. Come se si potesse fare a meno della musica e dello spettacolo. C’è grand voglia di ripresa e non vediamo l’ora di salire su un palco e stare a contatto con la gente.”
Parliamo del vostro nuovo singolo, “ARIZONA”. Vi chiedo perché avete scelto questo titolo e se ci siete mai stati.
“Allora non siamo mai stati in Arizona ma abbiamo visto tante volte il Texas e il Messico. Questa canzone parla di un viaggio intenso dato che l’abbiamo scritta durante il periodo pandemico… un viaggio nel quale si va alla ricerca di noi stessi. L’intento è quello di riprendersi quella libertà che è mancata per troppo tempo e tutte quelle cose che abbiamo dato per scontato ma che sono venute a mancare in quest’ultimo anno. Anche l’allegria vogliamo ritrovare, per questo nel brano ci sono delle sonorità latine che ci portano in un contesto festoso ed estivo.”
La ricerca di queste nuove sonorità è arrivata dopo aver fatto dei viaggi importanti o già da tempo stavate pensando a questo cambiamento?
“Sicuramente viaggiare ha influenzato il nostro modo di scrivere, però dobbiamo dire che in questo brano la contaminazione latina è nata un pò per gioco… per scherzo. Come tutte le nostre canzoni aveva più un’impronta folk con voce, chitarra e grancassa poi mentre scrivevamo il testo abbiamo deciso di aggiungere qualche parola latina. Abbiamo visto che funzionava, poi di conseguenza abbiamo pensato all’arrangiamento mettendo le percussioni e i fiati dando vita a questo mix tra folk e appunto latino.”
Sentite di essere cambiati da quel lontano 2008, anno nel quale avete vinto nella sezione Giovani del Festival di Sanremo?
“Siamo cambiati anche semplicemente per un fatto anagrafico, poi abbiamo viaggiato tanto e ogni posto che visiti ti influenza. L’impronta di scrittura è sempre quella però non abbiamo uno stereotipo di genere, in base a quello che ci contamina in un determinato periodo noi lo trasmettiamo nella scrittura.”

Via ha più bloccato o ispirato questa pandemia?
“Siamo sinceri, inizialmente eravamo un pò bloccati, poi siamo stati bombardati a livello mediatico da troppa negatività e questo di certo non ha aiutato. Poi per fortuna la voglia di ripartire ha dato nuovi input.”
“Arizona” è un brano che al primo ascolto ti trasmette quella voglia di spensieratezza, leggerezza e allegria. E’ questo, oggi, il compito più importante che ha la musica?
“Assolutamente, c’è voglia di trasmettere tutto questo e non solo per fare la hit estiva, ma perché vogliamo tornare alla normalità. Noi come tutti gli altri nostri colleghi artisti.”
Mi è piaciuta molto l’idea che c’è dietro la realizzazione del video ufficiale del brano, cioè quella di mettere al centro i vostri fan che ballano sulle note di “Arizona” in diverse parti del mondo.
“Si noi appunto volevamo che questo fosse un video di tutti, abbiamo coinvolto amici e fan sparsi per il mondo. Chi era a Roma, chi a Parigi e chi in Brasile… tutti si sono ripresi ballando e così abbiamo creato, grazie ad un gruppo di ballo, una vera e propria coreografia quando c’è il ritornello di modo che tutti fossero coordinati facendo gli stessi passi. Abbiamo unito professionisti a persone comuni e voluto dare quel senso di internazionalità facendoci vedere la loro città.”
“Arizona” è il vostro nuovo singolo che farà parte del nuovo album in uscita a fine anno e anticipato da un mini tour dal titolo “Viailsipariotour2021”. Cosa potete anticiparci?
“Stiamo fissando le date proprio in questo momento, qualcuna ce l’abbiamo già e la comunicheremo presto sui nostri canali social. Per esempio il 14 agosto saremo al Dolomiti Arena Festival che fanno all’alba nelle montagne bellunesi, molto suggestivo. L’idea è quella di fare una decina di date estive e poi proseguire in inverno quando uscirà l’album con un tour teatrale. Stiamo cercando di velocizzare tutto il più possibile.”

Che sensazione avete provato a vedere, finalmente, le prime esibizioni live? Parlo ad esempio de Il Volo ed Emma Marrone all’Arena di Verona.
“Finalmente si riparte ed è bello vedere che ci siano degli eventi così grossi, perché una volta che i big ripartono anche con i tour di conseguenza tutta la filiera riprende e anche tutti gli artisti. Ben vengano i concerti in arena e anche in altre location.”
Come detto poco fa voi siete stati lanciati dal Festival di Sanremo vincendo nella categoria giovani nel 2008 col brano “L’Amore”. Ci tornereste? Magari tra i Big?
“Certo! E di corsa anche. Sai se fai un festival devi essere consapevole di quello a cui vai incontro perché non sono solo quei tre minuti dove sali sul palco e ti esibisci ma tutto quello che ci gira intorno. Se dovessimo tornarci oggi, dopo tutti questi anni avremmo sicuramente più consapevolezza e più maturi dal punto di vista artistico e umano. Quindi la risposta è si, ci torneremmo molto volentieri.”
Vi piace come è cambiato nel tempo, anche con la direzione artistica di Amadeus che ha permesso a molti giovani di esordire già tra i Big. Cosa ne pensate?
“I tempi di certo sono cambiati, probabilmente oggi l’artista si misura meno su quello che vende e più su quanto è forte sui social. Non sappiamo dire se sia giusto o sbagliato ma effettivamente i tempi sono cambiati, i dischi ormai non si vendono praticamente più perché tutto si è spostato sulle piattaforme streaming e noi con questa cosa ormai dobbiamo imparare a conviverci.”
Pensando al periodo storico che stiamo vivendo, è un attesa differente quella che state vivendo per l’uscita di un vostro progetto così importante?
“Si è stata sicuramente un’attesa differente perché c’è tanta organizzazione prima. Noi come tutti abbiamo inizialmente navigato a vista della serie facciamo ma non sappiamo cosa succederà in estate, ecco adesso finalmente iniziamo a vedere una luce in fondo a questo tunnel.”
Cosa devono aspettarsi i fan dal nuovo album?
“Semplicemente noi stessi, ma siamo orgogliosi di questo progetto anche perché negli ultimi anni abbiamo intrapreso una strada indipendente. “Arizona” è un progetto indipendente e proseguiremo su questa strada, poi abbiamo il nostro staff e le label sulle quali ci appoggiamo però è entusiasmante perché ci facciamo tutto noi, il video ad esempio è stata un’idea nata da noi e che abbiamo condiviso ma poi l’abbiamo montato noi. La canzone è nata nel nostro studio di casa, siamo produttori artistici, ci registriamo il disco e lo mixiamo, questo perché secondo noi oggi un artista deve saper fare tutto, non solo esibirsi su un palco.”