LEO PARI, cantautore, musicista, producer e autore, è un artista a 360°. Come autore ha firmato canzoni per Simone Cristicchi, Francesco Renga ed Elodie, in qualità di produttore ha lavorato al primo album di Gazzelle “Superbattito” e come musicista si è fatto conoscere suonando le tastiere in tour con i TheGiornalisti. Di recente ha anche collaborato come autore per Malika Ayane nel suo ultimo album “Malifesto”. Dopo l’uscita dell’album “Stelle Forever” è fuori il nuovo singolo di Leo Pari dal titolo “CHAMPAGNE”.

Hai detto che il tuo album “Stelle Forever” è un omaggio al mondo femminile che hai voluto esplorare con le tue canzoni. Cosa ti affascina di questo universo?
“E’ la magia, l’infinità, la varietà… è la genialità secondo me del mondo femminile che ci colpisce e ci deve colpire. Non ho potuto fare altro che raccontare queste figure attraverso le mie esperienze in questi dieci piccoli acquerelli di canzoni, parlando di donne per me importanti ma anche di persone che ho incontrato solo per un istante.”
Tutto perciò è fonte di ispirazione?
“Assolutamente, per me funziona cosi nel senso che a volte mi colpiscono dei dettagli che apparentemente possono essere inutili e poi devo scriverne.”
Il tuo nuovo singolo si chiama “Champagne”. Ci racconti com’è nato?
“Champagne è una storia vera e semplicemente racconta di un’estate, nel mio caso la scorsa, dove è finito un amore e di una conseguente distanza che si concretizza con le vacanze separate. Nel caso della canzone chi rimane in città ci resta un pochino sotto, quindi racconta un pò di quello che prova.”
Hai detto che questo è un brano che per te rappresenta la chiusura di un percorso, quindi il raggiungimento di un obiettivo possiamo dire.
“Esatto, questo è un pezzo fuori dall’album “Stelle Forever” e rappresenta la fine di un percorso stilistico infatti sto lavorando a progetti nuovi e diversi. Anche a livello di musica, di colori, di pop si sta aprendo un nuovo percorso che poi vorrei riuscire a mettere insieme come ho fatto in passato. A me piace scrivere anche per altri interpreti, non ultimo sono usciti dei brani nell’ultimo disco di Malika Ayane ma scrivo anche per artisti esordienti. Mi pace tanto scrivere per gli altri e continuerò a farlo.”

Tu sei romano, come ti spieghi il successo incredibile di questa nuova generazione di artisti provenienti dalla tua stessa città oggi protagonista assoluta della musica italiana?… parlo di Gazzelle, Carl Brave, Calcutta, Franco 126, Ultimo… mettiamoci anche Tommaso Paradiso e i TheGiornalisti.
“Credo ci siano dei periodi nei quali abbiamo come degli allineamenti astrali e artistici particolari e quindi certe energie si concentrano particolarmente in un punto, come quando c’era la Parigi dei “poeti maledetti” a fine ‘800 o come la corrente futurista. Evidentemente c’è stato e c’è tuttora un momento di forte cantautorato romano e questo è anche un pò casuale e randomico ma allo stesso tempo quando si genera un movimento ci sono anche degli incontri. Tu mi hai nominato degli artisti con i quali ho lavorato e collaborato anche, con i TheGiornalisti abbiamo suonato insieme per cinque anni facendo tour nei palazzetti, per Gazzelle ho prodotto il primo disco quindi in qualche modo l’ho un pò scoperto io quindi ci sono dei momenti in cui in un determinato luogo certe energie si vanno ad incontrare, a mescolare e a dare risultati che in altre situazioni, luoghi e spazi temporali non sarebbero possibili.”
Continuerai a scrivere legato a questo filone dell’amore e del mondo femminile?
“Probabilmente si perché è il mio modo di scrivere, però ti dico che mi inizia ad interessare molto l’esplorazione dell’esistenza umana in generale. Ho voglia di approfondire alcuni aspetti che fino adesso ho affrontato in modo anche superficiale o forse in maniera più semplice ecco. E’ arrivato il momento di fare un analisi con la lente di ingrandimento.”
Com’è stato produrre musica durante il lockdown?
“E’ stata una vera salvezza, grazie al cielo ho lavorato molto anche se non si poteva suonare come tutti. Ho avuto modo di collaborare con molte persone scrivendo tantissime canzoni e producendo anche alcuni artisti, quindi è stato bello, è stato piacevole perché ho mantenuto una parvenza di normalità e questo è stato molto importante per me.”
Finalmente tornano i live! tu a novembre infatti presenterai per la prima volta dal vivo il tuo nuovo album “Stelle Forever” in due date a Roma e Milano. Come ti senti pensando a questo ritorno?
“Bene, bene perché ho tanta voglia e sarà molto piacevole perché non se ne può più di questa lunga pausa, ora è il momento di riprendere in mano tutto quello che abbiamo lasciato fermo un anno e mezzo fa.”

Torno per un attimo ai grandi artisti coi quali hai lavorato e collaborato: Simone Cristicchi, Francesco Renga, Elodie, Gazzelle, TheGiornalisti, Malika Ayane… Che tipo di esperienza è stata, cosa ti ha lasciato e se c’è qualcosa che li lega tutti.
“Diciamo che ogni esperienza è a se, quello che forse li può un pò accomunare è la grande passione che ho riscontrato in tutte queste persone. Se si è arrivati a un certo punto effettivamente c’è un motivo e questo è fuori da ogni dubbio però ogni artista mi ha lasciato qualcosa di diverso e l’esperienza è stata unica e irripetibile perché potrebbe essere diversa anche se lavorassi nuovamente con lo stesso artista.”
Hai trovato lo stesso tipo di approccio al lavoro o in base all’età dell’artista cambiava?
“Completamenti diversi, ma questo non è dato dall’età c’è proprio un approccio all’arte che caratterizza differentemente ogni persona, come le impronte digitali che sono tutte diverse.”
Hai detto che ogni album per te non è ne un punto di partenza ne di arrivo ma sono come delle tappe di un lungo viaggio. qual’è allora la destinazione di questo viaggio?
“La destinazione è la musica stessa, è anche circolare perché forse la destinazione corrisponde allo stesso punto di partenza. E’ il motivo per cui si fa musica e si parte in generale. La voglia di esprimerla, di esprimersi e di far arrivare ad altre persone dei sentimenti, delle sensazioni che si hanno, che si provano, che si sentono vive e che si ha voglia di comunicare.”
Hai collaborato con tanti artisti. Un nome col quale ti picerebbe avere una futura collaborazione che non c’è ancora stata?
“Vasco! poi tra i più giovani Calcutta perché è una delle figure più emblematiche ed è anche uno dei cardini più importanti di questa scena musicale. Lo reputo il più talentoso tra tutte queste giovani leve.”