Il racconto dello spettacolo milanese de Lo Stato Sociale, andato in scena nell’incantevole cornice del Castello Sforzesco, la prima tappa del loro Recovery Tour

“Ci ricordiamo come si fa a stare insieme? In un momento difficile per tutti, abbiamo messo assieme dieci anni di musica e il bisogno di raccontare quello che siamo diventati. La nostra tournée è fame d’aria, di libertà, di amore, di curarsi un po’ finalmente anche l’anima. E’ la voglia di ricominciare a stare in mezzo agli altri e con gli altri, senza niente di più di una manciata di canzoni semplici.
Perchè siamo tanti, diversi e bellissimi e questa band è sempre stata il viaggio di cinque scemi persi in questa bellezza. Noi, i nostri strumenti e le nostre voci, uno spettacolo senza fronzoli, simile ai nostri esordi, condito solo dalla voglia di stare insieme, chi c’era sa di cosa stiamo parlando. Uno show senza niente ma in cui non mancherà nulla, un territorio vergine per ricominciare ad amarsi”.
Con questi presupposti Albi, Lodo, Checco, Bebo e Carota sono tornati questa sera dal vivo, carichi di entusiasmo e affamati di good vibes. Quello che è andato in scena è stato uno spettacolo a metà tra un’assemblea studentesca e uno di quei live di una volta, suonati dalla prima all’ultima nota.
Successi di ieri e di oggi, che vanno dal loro primo album “Turisti per democrazia” ai loro ultimi cinque EP in cui si sono espressi singolarmente, passando per i due brani presentati sul palco di Sanremo, “Una vita in vacanza” nel 2018 e “Combat pop” lo scorso marzo.
Il Recovery Tour de Lo Stato Sociale continuerà il prossimo 22 giugno dal Nova Festival di Bologna, per poi proseguire il 25 dalla Villa Serra di Genova, il 3 luglio dal Villa Manin Festival di Codroipo (UD), il 18 luglio dal Flower Festival di Collegno (TO), il 4 agosto dal Suoni di Marca di Treviso e l’8 agosto dall’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Dalla prima all’ultima traccia, i cinque musicisti si divertono e intrattengono un pubblico eterogeneo tra humor e momenti di riflessione, al ritmo coinvolgente della loro musica ragionata, pensata per far sorridere e per far riflettere. Stati d’animo si susseguono e si rincorrano in maniera convincente, offrendo all’ascoltatore un buffet ricco di portate di vario gusto, in modo da soddisfare i palati più disparati.
Il risultato è un mix di tante cose, contenuti e allegria, ballate e pezzi uptempo, canzoni d’amore e messaggi sociali. Si fingono “cazzari” per non prendersi troppo sul serio, ma in realtà sono proprio dei grandi e navigati professionisti. Che dire? Bella regaz!
La scaletta del concerto
- Perso
- Mi sono rotto il cazzo
- Sesso, droga e lavorare
- Fucking primavera
- Fantastico!
- La musica non è una cosa seria
- Il giorno dopo
- L’unica cosa che non so fare
- Sono così indie 2021
- La senti questa forza?
- Niente di speciale
- Barca
- Combat pop
- Abbiamo vinto la guerra
- Amarsi male
- Eri più bella come ipotesi
- Una vita in vacanza

© foto di Jessica De Maio