Il racconto dello spettacolo milanese di Edoardo Bennato, andato in scena nell’incantevole cornice del Castello Sforzesco, in occasione della 27esima edizione della Festa della Musica

Ci sono artisti che non solo hanno superato la prova del tempo, ma ne hanno stravolto anche regole e circostanze. È il caso di Edoardo Bennato, autentico baluardo della canzone d’autore, un po’ rocker e un po’ menestrello. Quello che è andato in scena questa sera, lunedì 21 giugno, in occasione della Festa della Musica 2021, è stato un concerto ricco di suoni e di storie, di traguardi e di tappe, le stesse che lo accompagnano ormai da decenni.
Lo spettacolo, in scena nel suggestivo scenario del Castello Sforzesco di Milano, è stato organizzato dall’AIPFM, in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Più di due ore in compagnia della musica senza tempo del cantautore partenopeo, da sempre abile nel dettare e talvolta anticipare le mode, con lo spirito da inguaribile rivoluzionario che lo contraddistingue sin dagli esordi. Canzoni vecchie e nuove si alternano su di un unico e interminabile filo narrativo, sempre attuale.
Da “L’isola che non c’è” a “Cantautore”, passando per grandi classici come “Sono solo canzonette”, “Il gatto e la volpe”, “Abbi dubbi”, “Bravi ragazzi”, “Meno male che adesso non c’è Nerone”, “Un’estate italiana”, “Il rock del Capitan Uncino”, “Ogni favola è un gioco”, “Un giorno credi”, fino ad arrivare ai nuovi pezzi contenuti all’interno del suo ultimo album “Non c’è”, rilasciato lo scorso 20 novembre.
La serata si apre con una prima parte accompagnata dagli archi del Quartetto Flegreo, per poi lasciare spazio alla super band composta da Giuseppe Scarpato e Gennaro Porcelli alle chitarre, Raffaele Lopez alle tastiere, Arduino Lopez al basso e Roberto Perrone alla batteria. Il concerto era atteso come uno degli eventi di punta dell’Estate Sforzesca, rassegna giunta alla sua nona edizione con più di ottanta eventi in calendario tra musica, arte e cinema.
Trasgressione e rock and roll, energia e buone vibrazioni per il ritorno di Edoardo Bennato alla musica dal vivo, quella suonata e per tanti mesi desiderata, sognata, bramata. Musica sovversiva per tutti i palati, ricca di suggestioni e contaminazioni per celebrare questo lungo solstizio d’estate. Il risultato è un lungo concerto che fonde il rock e la sinfonia, che racconta la realtà e la fantasia, le vittime e i carnefici, i fatti e i misfatti, la cronaca e la poesia di un popolo… i difetti e i pregi di noi italiani.
La scaletta del concerto
1. Dotti medici e sapienti
2. In fila per tre
3. L’isola che non c’è
4. Fantasia
5. La fata
6. Cantautore
7. Abbi dubbi
8. Sono solo canzonette
9. Il gatto e la volpe
10. Meno male che adesso non c’è Nerone
11. Bravi ragazzi
12. Mangiafuoco
13. Quando sarai grande
14. Non c’è
15. A Napoli 55 è ’a musica
16. La bella addormentata
17. Pronti a salpare
18. Rinnegato
19. Ogni favola è un gioco
20. Giro girotondo
21. La realtà non può essere questa
22. Un giorno credi
23. Il rock del Capitan Uncino
24. Italiani
25. Un’estate italiana
26. In prigione in prigione
27. Nisida
© foto di Daniele Barraco