Disponibile in radio dal 25 giugno “Solo cose belle”, il singolo che da il titolo al primo omonimo album di Eugenio Campagna, in arte Comete

Si intitola “Solo cose belle” uno dei dischi più interessanti tra quelli rilasciati nelle scorse settimane, frutto del talento e dell’impegno di Comete, artista classe ’91 che avevamo già avuto modo di apprezzare nel corso della sua partecipazione alla 13esima edizione italiana di X Factor, con il suo vero nome di Eugenio Campagna, e che abbiamo avuto modo di raccontare intervistandolo in occasione del suo precedente singolo “Naftalina“.
In questo nuovo brano vengono fuori tutta la sensibilità del cantautore e il vissuto di un giovane busker, che dalla strada ha saputo cogliere esperienza e ispirazione. Una narrazione che funziona perchè arriva dritta all’ascoltatore, senza troppi preamboli o giri di parole, con la schiettezza di chi ha visto cose e ci trova gusto nel raccontarle, spingendoti indirettamente a riflettere sulla densità delle piccole cose, in una società sempre più votata ai grandi numeri.
In tal senso, “Solo cose belle“ è un manifesto coerente di una certa genuinità che rifiuta il compromesso e l’apparenza, che non si nasconde in dietrologie, ma in tutto ciò che è possibile vivere e osservare. Questo pezzo vuole essere un invito a non parlare di cose che non conosciamo, andando piuttosto a scavare in profondità nelle situazioni che ci stanno più a cuore, imparando a non dare nulla per scontato. Perchè anche un sorriso può nascondere malinconia, sofferenza o disagio.
Comete descrive bene questo concetto, con questo brano che arriva provvidenziale in quella che molti considerano l’estate della ripartenza. Giusto cantare e ballare canzoni che parlano di feste sulla spiaggia e di cocktail da sorseggiare in riva al mare, ma è doveroso conservare ciò che abbiamo appena vissuto, osservare e accettare le cose per quelle che sono, con un pizzico di consapevolezza in più, per fare in modo che la nebbia possa lentamente diradarsi dai nostri occhi.