Tra le canzoni che fanno da colonna sonora a Euro 2020 c’è “Vamos a bailar”, il tormentone del giovane influencer calcistico Kristian Tumidajewicz, alias Pengwin

Partiamo da “Vamos a bailar”, come nasce l’idea di questo pezzo?
L’idea nasce in una delle tante tristi serate di questi mesi con il coprifuoco e con la tv che dava notizie sempre negative. Nasce come voglia di ritornare a respirare la normalità. Ho chiuso gli occhi e ho sognato un’estate fatta di allegria, gioia e tante emozioni da vivere proprio con la nostra nazionale agli Europei!
Qual è l’aspetto del calcio che più somiglia alla musica?
Sia il calcio che la musica ci permettono di allontanarci dal quotidiano, dalla realtà. Sono momenti di svago.
Che tipo di preparazione c’è dietro il tuo lavoro?
Di base una conoscenza di numeri, statistiche e notizie sui principali campionati di calcio. E poi ovviamente è importante rimanere continuamente aggiornati su tutto quello che c’è da sapere sulle squadre, situazioni, contesti. È un mix di tanti fattori differenti.
Vedresti bene la figura del tipster anche in ambiente musicale?
L’ambiente musicale è completamente distaccato da quello del tipster. Il tipster deve trasmettere sicurezza, professionalità, conoscenza e fiducia. Il mondo della musica per me è semplicemente un modo per raccontarmi o trasmettere qualcosa al mio pubblico, solitamente abituato a un altro tipo di contenuti.
Ce lo fai un pronostico su quali canzoni potrebbero realmente sbancare il campionato dei tormentoni estivi?
L’Europeo è ormai nel vivo del suo percorso. Sicuramente a livello globale il pezzo di Martin Garrix, ufficiale tra l’altro, è quello che spacca di più!
E qual è la tua previsione sull’Italia a Euro 2020?
L’idea di “Vamos a Bailar” nasce anche per una sensazione positiva che nutrivo nei confronti della nostra nazionale. Le prime tre partite del girone hanno confermato questo mio pensiero. L’Italia è forte, è squadra. Vincere sarà difficile perché il Belgio su tutte mi preoccupa parecchio, ma sognare si può e si deve. Forza azzurri!
C’è una scommessa che non avresti mai voluto vincere?
Quest’anno ho pronosticato la vittoria del campionato dell’Inter. Ecco, da tifoso juventino, forse avrei preferito non accadesse. Scherzi a parte, quando faccio un’analisi o un pronostico cerco sempre di essere il più lucido e oggettivo possibile. Sentimenti e tifo vanno messi da parte. Testa, non cuore!
Riuscire anche nella musica è per te una scommessa o un obiettivo concreto?
La musica è e rimarrà solo un passatempo sporadico. Spero solo che i miei messaggi dietro a ciascuna canzone possano arrivare ed essere compresi!