Estate, quella stagione nella quale ci sentiamo più liberi che mai, dove stacchiamo da tutto per ricaricare le batterie. Il periodo dell’anno in cui arriva anche tanta nuova musica da ascoltare e condividere. La domanda si ripete: quale sarà il vostro tormentone preferito? Noi abbiamo selezionato dieci pezzi senza tempo, partendo dagli anni ’60 fino ad oggi (più o meno). Dieci hit che non smetteremmo mai di ascoltare.

1. “Abbronzatissima”, Edoardo Vianello (1963)
Possiamo tranquillamente dire che il decennio che va dal 1960 al 1970 non abbia poi tanti rivali a livello di tormentoni estivi. Un periodo dove un certo Edoardo Vianello usciva nell’estate del 1963 con due 45 giri che poi sarebbero diventati tormentoni assoluti delle estati italiane: “I Watussi” e “Abbronzatissima”. Agli arrangiamenti di questo secondo brano c’era il Maestro Ennio Morricone.
2. “Azzurro”, Adriano Celentano (1968)
Uno di quei brani che anche dall’altra parte del mondo riuscirebbero a cantare a squarciagola dopo aver ascoltato le prime note. Vito Pallavicini, storico paroliere della musica leggera italiana, scrisse questo pezzo su una musica di Paolo Conte, il brano venne poi inciso da Adriano Celentano. Ancora prima di concluderlo sapevano sarebbe diventato l’inno degli italiani.
3. “Gloria”, Umberto Tozzi (1979)
Hit italiana di livello mondiale. Piccola curiosità: qualche anno fa la testata spagnola “El Pais” definì il brano come “un pezzo dal testo inconsistente, ma che possiede una pulsione rock sorprendente”. Di certo una delle canzoni italiane più famose del pianeta. Da cantare all’infinito.
4. “Splendido Splendente”, Donatella Rettore (1979)
Un vero e proprio tormentone immortale. Un brano che segna una svolta per Donatella Rettore che entra in una dimensione più pop. L’anno seguente esce “Kobra”, altro successo incredibile.
5. “Gioca Jouer”, Claudio Cecchetto (1981)
Un ballo di gruppo che è riuscito a raggiungere il primo posto in classifica e a vendere mezzo milione di copie. Un brano che ha fatto e continua a far ballare diverse generazioni che si mettono a confronto per vedere chi riesce ad andare più a tempo. Se i villaggi turistici hanno ancora un grande successo lo devono in parte a questo brano.
6. “Vamos a La Playa”, Righeira (1983)
Il duo formato da “Michael” e “Johnson” è laureato col massimo dei voti in tormentoni estivi. Un brano che va oltre ogni cosa, che arriva a chiunque e dovunque. Il ritornello? impossibile non cantarlo. Una canzone che probabilmente verrebbe cantata anche dagli alieni in caso di estinzione del genere umano.
7. “Mare Mare”, Luca Carboni (1992)
Iniziano le vacanze e non vedi l’ora di metterla a palla mentre sfrecci sull’autostrada verso il tuo posto del cuore. “Mare mare mare ma che voglia di arrivare lì da te…”, un brano che portò Luca Carboni a vincere il Festivalbar ’92 e che ad oggi resta uno dei più grandi tormentoni italiani.
8. “50 Special”, Lùnapop (1999)
Un brano che rappresenta un fenomeno irripetibile, una canzone che durerà in eterno e che rientra nell’unico album dei Lùnapop “Squérez”, che ancora oggi è il più venduto da una band nella storia italiana. Un singolo d’esordio che, in termini calcistici, ha rappresentato un vero e proprio euro gol.
9. “Dammi Tre Parole”, Valeria Rossi (2001)
Meteora della musica italiana, la giovane Valeria Rossi con questo brano ha comunque lasciato un segno importante nella musica italiana. E pensare che il ritornello è nato quasi per caso, inizialmente infatti doveva essere “Sono il guaritore, Sono il tuo dolore, Sono la notte che deve passare”.
10. “Estate”, Negramaro (2005)
Band rivelazione del Festivalbar 2005, i salentini Negramaro con i loro brani, soprattutto “Estate”, conquistano la scena pop italiana. Pubblicato come secondo singolo di “Mentre Tutto Scorre”, è uno dei pezzi più ispirati della band guidata da Giuliano Sangiorgi.