Charlie Watts, batterista tra i più importanti della storia del rock mondiale e componente storico dei Rolling Stones, si è spento all’età di 80 anni. Il decesso è avvenuto dopo un’operazione d’emergenza al cuore ma già nei giorni scorsi l’artista, a causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute, aveva rinunciato al nuovo tour della sua band facendosi sostituire da Steve Jordan, stretto collaboratore di Keith Richards.

Una leggenda vivente che anche in un momento del genere è riuscito a trovare un pò di ironia, una volta ritiratosi, dicendo: “Per una volta sono andato fuori tempo…” e aveva aggiunto: “Sto lavorando duramente per tornare completamente in forma, ma oggi su consiglio degli esperti ho accettato il fatto che questo richiederà un pò di tempo…”

Charlie Watts nacque a Londra il 2 giugno del 1941 e fu l’ultimo componente ad unirsi ai Rolling Stones, nel lontano 1963. Aveva solo 22 anni ma era già piuttosto affermato come batterista jazz iniziando a farsi le ossa nell’ambiente blues della Londra dei primi anni ’60 grazie all’aiuto di Alexis Korner, fondatore della band Blues Incorporated che poi sarebbe diventata un’incredibile fucina di talenti. Tra questi Mick Jagger, Keith Richards, Robert Plant, Jimmy Page e Rod Stewart.

Il capitolo Rolling Stones è storia, con loro registrò tutti i dischi. L’ultimo, “Honk”, è del 2019. L’unica band britannica che seppe tener testa ai Beatles. Da un lato la musica rivoluzionaria dei Fab Four, dall’altra quella trasgressiva e ribelle del rock.

Charlie Watts era un artista molto più riservato rispetto agli altri componenti e a proposito della band disse: “Mi è sempre piaciuto suonare insieme a Keith e alla band, mi piace ancora, ma non ero interessato a diventare un idolo del pop adorato dalle ragazzine urlanti. Non è il mondo da cui provengo, non è quello che volevo diventare, e ancora oggi penso sia un pò sciocco.”

La notizia della scomparsa dell’artista è stata data con un breve comunicato secondo cui lo stesso Watts sarebbe morto serenamente in un ospedale di Londra circondato dalla propria famiglia. Numerosi i messaggi di condoglianze dal mondo della musica.

CURIOSITA’:

Essendo partito come batterista jazz, Charlie Watts per tutta la sua carriera continuò a impugnare le bacchette con la cosiddetta “impugnatura tradizionale”, ovvero con la bacchetta sinistra impugnata con il palmo della mano rivolto verso l’alto. Un modo utilizzatao da pochissimi batteristi che suonano pop o rock, e invece necessario per i jazzisti.