Rizzo, cantautrice classe 2002, torna con il singolo “Ora Vai”. Con grinta e determinazione canta a sé stessa il coraggio di inseguire i propri sogni, cambiando vita sotto la guida di Emis Killa.

Per iniziare raccontaci un po’ il tuo nuovo singolo “Ora Vai“.
“Ora vai al primo ascolto può sembrare la tipica canzone d’amore, ma in realtà è una lettera a me stessa, per incoraggiarmi ad andare via dal luogo in cui ero nata. Mi sprono a distanziarmi dal vivere sempre le stesse cose e ad inseguire il mio sogno. Sono nata in un posto che non mi ha permesso di avere troppe opportunità. A 18 anni è stato difficile allontanarsi dalla mia famiglia per inseguire un sogno trasferendomi a Milano… “
Come hai vissuto il cambiamento della tua vita dopo essersi trasferita da sola a Milano?
“La prima fase è stata un po’ instabile. Io però sono una persona che si adatta facilmente. In qualsiasi situazione e con qualsiasi persona cerco di trovare un punto di incontro, mi piace creare il giusto feeling. Chi ho conosciuto all’inizio lo ha capito, le amicizie iniziate subito si sono trasformate in rapporti veri che ho ancora adesso. Trasferirmi a Milano è stata la scelta migliore che potessi fare”.
C’è qualcosa che, per la tua musica, a Milano ti ispira particolarmente? Atmosfere, luoghi…
“Mi piace rispondere a questa domanda, perché sono felicissima! Sono da poco in Martesana, in questi giorni c’è un’atmosfera meravigliosa. L’autunno, le foglie che cadono… In questi giorni mi dico sempre “Menomale che mi sono traferita in questa zona”. Mi crea delle emozioni strane, mi fa riflettere. Non mi era mai successo qua a Milano”.
Assieme a Not Good, con cui hai fatto un featuring, sei entrata a far parte della palestra di talenti di Emis Killa (Hateful). Come ci si sente ad avere come mentore uno dei pilastri del rap italiano?
“Ci si sente fortunati. Ci si rende conto che qualcuno ha creduto in te e quel qualcuno ha tanta credibilità nel settore. Emis fa musica da tanti anni e, da altrettanti, scopre talenti. Lì per lì la cosa stupisce, ma adesso ho metabolizzato. Mi trovo bene a lavorare con loro… Emiliano ormai lo vedo come un amico, lavoriamo all’unisono”.
Come ti sei avvicinata in particolare al mondo rap e urban?
“Io ho una sorella più grande di 7 anni. Quando ero piccola e lei si avvicinava ad un genere, anche io lo ascoltavo. Grazie a lei quindi iniziai ad ascoltare Emis e il rap italiano”.
Nonostante il nuovo brano sia autobiografico, molti giovani che devono affrontare nuovi cambiamenti ci si potranno rivedere. Quali sono le canzoni che a te danno più forza?
“Ascolto così tanta musica che non so rispondere… Ogni brano mi trasmette emozioni diverse. Nei treni la notte di Frah Quintale però mi fa pensare molto alla situazione che sto vivendo. Quando la ascoltavo piangevo sempre!”
Hai sempre amato e studiato danza. In un ipotetico e futuro tour ti piacerebbe unire le due cose? Canto e ballo?
“Aspiro a questo! Vorrei troppo avere un mio corpo di ballo. Il mio sogno da bambina! Dicevo sempre di voler fare la cantante e ballerina, attrice… Non voglio perdere la parte del ballo, anche perché ho speso più della metà della mia vita a fare quello. Vorrei che entrasse quindi a far parte della musica”.
Per chiudere facci un piccolo spoiler… Una parola o un aggettivo che possa anticipare i nuovi brani che arriveranno. Un ipotetico album…
“Direi specchio! Io non riesco a scrivere ciò che non ho vissuto e non riesco a fare musica che non mi piacerebbe ascoltare. Quando scrivo un pezzo cerco sempre di fare uscire Rizzo al 100%. Ogni pezzo che ascolterete sarò io, sarà il mio riflesso”.