Il primo disco, il rapporto con i fan, la consacrazione, i film da regista e poi gli inciampi e i grandi successi: RaiPlay racconta LUCIANO LIGABUE in “LIGABUE – È andata così”, la prima docu-serie, disponibile da domani in esclusiva sulla piattaforma digitale Rai, che ripercorre i 30 anni su e giù da un palco del Liga, attraverso la voce narrante di Stefano Accorsi, con la regia di Duccio Forzano.

Un biopic in 7 capitoli, (ciascuno composto da 3 episodi di circa 15 minuti), nel quale Ligabue ripassa le tappe della sua vita, dialogando con Accorsi tra aneddoti, curiosità inedite ed esibizioni esclusive.
Nella narrazione Stefano Accorsi è il fedele complice della rockstar in questa avventura che vede coinvolte le testimonianze di tanti amici e colleghi che in qualche modo hanno fatto parte della vita e della carriera dell’artista.
«Un entusiasmo crescente ci ha accompagnato in questi mesi, mentre i vari capitoli di “Ligabue – E’ andata così” erano in preparazione – commenta Elena Capparelli, Direttore di RaiPlay e Digital. Un vero regalo, lungo trent’anni, per il nostro pubblico e per i fan di Liga, che ci regala ancora una volta emozioni, musica e parole.»
Queste le parole di Luciano Ligabue nella conferenza di presentazione: “Il progetto all’inizio è stato intrigante e affascinante ma anche difficile per capirne la forma, dove potevamo andare a parare e come raccontare la mia storia. Anche qui poi ci siamo agganciati al numero 7 che per me ha un valore importante. Il mio nome ha sette lettere, il cognome, San Luciano cade il 7 gennaio …”
Sul rapporto con Stefano Accorsi: “Con Stefano c’è un’amicizia di vecchia data, la cosa che mi piace è che sa cazzeggiare e insieme ci viene bene quindi c’è anche una parte sdrammatizzante. Lui da una parte fa il deejay che racconta gli eventi che capitano, dall’altra fa il mio complice, perciò è come se io mi confidassi con un amico e questo ha dato un tono al lavoro.”
Raccontare Luciano oltre Ligabue: “Vengo da una scuola di pensiero tutta mia, per me le canzoni dovrebbero saper parlar da sole. In questa serie c’è una puntata che si chiama “Parlaci Di Te” dove ho raccontato le mie parti più intime, poi la puntata “Boom” con lo scoppio della mia musica a metà anni ’90, quella dove parlo delle mie crisi e di quando avevo deciso di ritirarmi e infine una puntata sui posti nei quali ho suonato: dai parcheggi dei supermercati fino a Campovolo. In ogni capitolo poi ci sono i miei film.”
Luciano che ha anche spiegato com’è cambiata la sua vita in questi trent’anni: “In questi 30 anni è cambiato tutto, ci sono diversi aspetti che cambiano naturalmente… poi con tutte queste sollecitazioni emotive è normale. Se è stato bello rivedere tutto questo? Si, è stato appassionante vedere la mia vita così, ho fatto tante cose, sempre a testa bassa e senza mai fermarmi, col covid per la prima volta mi sono guardato indietro. Rivedermi con trent’anni di meno mi ha emozionato.”
In chiusura due parole sui progetti futuri e la televisione: “Ho un rapporto stretto con la tv, non posso spoilerare la chiusura di questa serie ma c’è una promessa che io e Stefano ci facciamo legata al futuro…”
Questi gli ospiti delle prime 3 puntate: Max Cottafavi, Mauro Coruzzi, Francesco De Gregori, Elisa, Eugenio Finardi, Gino e Michele, Marco Ligabue, Linus, Claudio Maioli, Nicoletta Mantovani, Giovanni Marani, Robby Pellati, Federico Poggipollini, Mel Previte, Camila Raznovich, Massimo Recalcati, Rigo Righetti, Gerry Scotti, Walter Veltroni.
Prodotta da Friends & Partners e Zoo Aperto, “LIGABUE – È andata così” rappresenta una cavalcata mozzafiato, dalla fine degli anni ‘80 ad oggi, in un viaggio che mescola, senza soluzione di continuità, immagini di repertorio, dialoghi scritti ad hoc e testimonianze di ospiti, con un continuo avvicendarsi di registri narrativi (fiction, doc, attualità).
All’interno della serie le canzoni e la carriera della rockstar si intersecano ai fatti di cronaca e di costume più salienti degli ultimi 30 anni, che non rappresentano solo semplici elementi di un contesto storico, ma sono episodi che hanno avuto un’influenza sulle scelte e sulla vita dell’artista.
Insieme alla musica nella docu-serie si rivivrà anche un altro percorso di Ligabue, quello dedicato ai film e ai libri, per evidenziare lo sguardo intimo e inedito dell’artista che si racconta dai suoi luoghi d’elezione: il suo studio e il suo paese, Campovolo.