FRANCESCO SARCINA negli anni ha dimostrato di essere un grande cantante e di avere un modo eccelso nello scrivere canzoni, le stesse che hanno accompagnato la nostra vita. Questa è la sua vita, e il modo migliore per raccontarla era attraverso un libro. Un libro dal titolo “Nel Mezzo”, dove il leader delle Vibrazioni spiega, chiarisce e racconta come sono andate realmente le cose.

Da quanto tempo volevi scrivere “Nel Mezzo”?
“L’idea del libro era nella mia testa da tanto tempo, complici i miei amici più stretti che mi hanno invitato a farlo e un certo tipo di gossip uscito, così ho pensato fosse il momento giusto. Intendiamoci, io sono un rocker, sono abituato ad essere spesso condannato, giudicato, etichettato, però mi ha dato fastidio per i miei figli, mi sono detto – “ma perché questi ragazzi devono trovarsi delle cose dette unilateralmente da una persona che fondamentalmente è solo incazzata con me?”. A questo punto racconto la mia storia, in primis ai miei figli, in un modo “uncensored” cosi che possano capire tutto il delirio in maniera tanto esplicita e forte, che molto probabilmente gli farà passare la voglia di provare certe cose.”
La prefazione di J-AX che si apre con voi che molto probabilmente vi siete conosciuti nel cesso di un backstage di un evento musicale, non è affatto male. Diversi ma in fondo uguali voi due, è cosi?
“Sicuramente per i percorsi, i generi e un certo tipo di vestito sonoro siamo diversi, ma siamo molto simili perché la Milano dalla quale arriviamo noi è quella, ci unisce la periferia, quella vera. Quelli di adesso raccontano il disagio sociale ma sono mantenuti dai loro paparini pieni di soldi, zitti zitti ma hanno gli attici, gli pagano i loft dove abito anche io e intanto fanno la loro trap di merda, senza nulla togliere. E’ diverso.”
“Nel Mezzo” racconta moltissimo di te, qual è stato il capitolo che hai avuto più difficoltà a scrivere e a liberarti di cose che fino ad ora erano solo tue e di pochi altri?
“Ce n’è più di uno, il capitolo di mia madre è molto delicato perché lei mi ha messo al mondo e comunque ha lottato tanto per avermi… arrivava da una realtà dove nessuno voleva che una ragazzina di vent’anni avesse un figlio con un uomo molto più grande, che usciva da una separazione, che aveva perso tutti i soldi per poter stare con mia madre. Una grande dimostrazione d’amore ma comunque non aveva un centesimo e dovevano ricominciare.”
Racconti del tuo asilo, della prima volta che ti sei masturbato, e di come l’attaccamento al sesso te lo sei portato avanti negli anni. Se tuo figlio avesse una gioventù come la tua saresti contento?
“Sono sempre stato molto precoce, ma c’è anche da dire che sono figlio di un’epoca dove i primi approcci visivi li avevo su Postal Market, la pubblicità, appena vedevo due zinne non capivo più un c…o, il programma “Colpo Grosso” era il massimo della pornografia. Poi fortunatamente mio nonno, uno molto sveglio, nascondeva dei giornaletti porno e io non perdevo occasione di sbirciare. Anche i ragazzini di adesso cercano il sesso, sono curiosi e hanno tutto sui telefonini… giocano e scherzano con le loro coetanee che si fanno i selfie. Loro non hanno l’esigenza di andare a cercare il giornaletto del papà o del nonno. Fanno tutto con un click.”
Elena, Maia, Lara, Diana, C. sono tutte donne che ti hanno affiancato nella vita. Mi fai l’identikit di quella perfetta ?
“Se sono tutte ex direi nessuna, nel libro ho raccontato una minima parte altrimenti l’elenco sarebbe stato molto più lungo, ci sono state persone che non ho citato ma con le quali sono stato bene. In passato ci sono state persone che mi hanno dato molto di più, mi sono state vicine e certamente sarebbero state le donne ideali. Oggi, fortunatamente, ho trovato un supporto importante da parte di una donna che non mi aspettavo. Si sono fortunato.”