I Sottotono tornano com un nuovo singolo dal titolo “Poco Male”, e la scusa è buona per farci una lunga chiacchierata e confrontarci su diversi temi.

Dopo domani sarà Pasqua che lo scorso hanno avete anche passato pensando al vostro ritorno con “Mastroianni” essendo stato il 23 Aprile. Un ritorno tanto atteso al punto che il singolo si piazzò sul podio dei brani dell’anno più trasmessi dalle radio. A distanza di 12 mesi siete usciti con un nuovo inedito che anticipa anche qualcosa di bello che accadrà il prossimo 11 Maggio. Cosa vi aspettate dal percorso di“Poco Male”?
T: “In realtà siamo molto contenti di Poco Male perché le sonorità dei Sottotono degli anni ’90 erano molto diverse, mentre invece Poco Male è sulla linea di Mastroianni e ci fa piacere aver trovato questa outro che chiude questo cerchio di Originali e apre a nuovissime cose che abbiamo in cantiere e non vediamo l’ora di buttare fuori. E’ un brano che ha un gusto che si allontana da quella che è la scena musicale italiana fa in generale, e comunque poi pesca da grandi radici dell’hiphop del soul quindi i suoni sono belli grassi come lo è il testo.”
In Poco Male riprendete a livello musicale il sound di Mastroianni, che possiamo definire “Sottotono 2.0”. Come vi spiegate che Non c’è nessuno in Italia che ha pensato al ritorno dei 90, mischiando un po’ di ingredienti e quindi risultando diverso e “originale” da tutto quello che un po’ il mercato impone? Eppure hanno avuto un anno per capirlo ascoltando il vostro album
F: “Guarda hai colto proprio nel segno, dicamo che gli artisti della nostra età comunque cercano in qualche modo mantenere, come in politica, il loro posto, e quindi cercano di essere al passo con i tempi dimenticandosi che in passato magari loro sono stati dei trend setter, e adesso è quasi ridursi a fare quello, a scimmiottare i giovani.
Mi fai un esempio?
F: “ E’ come se io mi vestissi come i ragazzi di 18 anni con la tuta ed il borsello no? e invece noi che siamo stati sempre molto attenti a quelle che erano le sonorità che arrivavano da oltre oceano abbiamo capito che era qualcosa di nostro cercare di abbracciare queste sonorità, che poi negli Stati Uniti sono tornate da anni da Jake Cole in poi,e stanno comunque tornando anche nelle chart. Chiaramente in Italia come sempre siamo leggermente indietro a livello di trend musicali, e siamo forse il paese dove si cercano le scorciatoie, quindi per quanto ci riguarda, noi vogliamo invece rimane fedeli alla linea e vogliamo essere quelli che fanno il rap giusto per l’età e l’esperienza che abbiamo. E’ diverso il codice del linguaggio che hanno i ragazzi di oggi, quindi saremmo veramente ridicoli a fare delle cose che appartengono ad un’altra generazione, quindi abbiamo cercato di essere in linea con quello che siamo, farlo al meglio, come nel caso di Mastroianni, che è stata una sorpresa per i risultati ottenuti, ma siamo consapevoli che un percorso che che piano piano ci darà delle grosse soddisfazioni, perché siamo gli unici a fare questa cosa, siamo i primi e sopratutto siamo quelli che lo fanno meglio.”
Nonostante l’album abbia un anno, e personalmente credo sia una bomba atomica, nessuno delle nuove generazioni ha cercato di rubare o prendere spunto dal vostro suono, perché?
F: “Semplicemente perché i più giovani si sentono più rappresentati e si sentono più vicini ad un certo tipo di musica e hanno paura di rischiare. Ti dico che a me arrivano dei link di ragazzi su Instagram che mi chiedono parere sui link dei loro ascolti, e che quando faccio notare che spesso sono simili tra loro, si giustificano dicendo che non è vero perché non hanno usato lo stesso rullante, capisci?”
T: “ Facendo un pensiero artistico, se prendi un esempio come Tory Lanez che in America si è spostato da quello che faceva un paio di anni fa verso una cosa un po’ più ’80/90 funk, ci sta perché lui ha i riferimenti per farlo, mentre a mio parere chi fa Trap in Italia oggi conosce solo la Trap e quindi non saprebbe neanche dove spostarsi musicalmente da li. Gli americani quando lo fanno, lo fanno con cognizione ed un Tory Lanez rende omaggio a tutti i cantanti R&B dei ’90.”
F “E soprattutto chi fa la Trap in Italia ascolta la Trap italiana, neanche quello americano”
Però ragazzi, noi non avevamo la possibilità , per riuscire ad ascoltare roba d’oltre manica ci dovevamo fare un gran mazzo così per riuscire ad ascoltarla.
F: “Probabilmente è per quello, perché ce l’hanno a portata di mano che la snobbano, non so come dire, secondo me il passaggio della ricerca è finito. La comodità di avere uno che capisci quello che dice e che fa più o meno quello che fanno in America o in Francia è molto più comodo di impararsi l’inglese e ricercarsi i pezzi”
T: “Si poi devo dire che da un ragazzo italiano di 19/20/21 non mi aspetto che sia musicalmente preparato, anche se noi a quell’età ci eravamo studiati tutto come i pazzi, lo vivo un po’ come un esperimento sociale, in modo che si assomigliano tutti musicalmente, non c’è un grande ricerca però i contenuti che ti danno, ti danno un’idea di come stanno, di come sta la generazione.”
Mi faccio serio perché parlando di testo del brano invitate a trovare il lato positivo in tutte le situazioni, anche quelle che sembrano irreparabili. A due artisti, uomini, e padri di famiglia chiedo come si fa vedendo quello che abbiamo vissuto, vediamo e ascoltiamo che sta accadendo nel mondo?
T: “Un lato positivo c’è se una difficoltà ti aiuta a crescere, se oggi sta accendo questo nel mondo e a noi sembra pura follia è perché è uno step che ha creato l’uomo, non è che è nato dal nulla o da fattori esterni, è proprio un percorso che sembra che l’uomo o passa attraverso la violenza e la guerra per cui speriamo un giorno arrivare a capire che si può reagire in maniera meno primitiva difronte alle cose e invece siamo ancora un po’ primitivi. Però se accede non è ne bene ne male, siamo noi a farlo, come l’inquinamento che c’è e siamo noi a farlo, sempre noi, se non c’è una crescita si va verso il continuo rotolamento a valle, però in quel senso, ne positivo ne negativo, prendere atto della situazione e fare qualcosa, se si può.”
Il brano parla di quanto sia importante nonostante la vita ci renda più duri, quanto sia fondamentale rimanere complici invece che in competizione in un rapporto . Quante volte vi è capitato di essere in competizione tra di voi ?
F: “In competizione tra di noi? più che altro quando si è più giovani si ha forse un po’ più di ego, si è meno riflessivi e magari si cerca di capire il perché succedono delle cose ad uno piuttosto che all’altro, però secondo me c’è stato sempre un buonissimo, bellissimo equilibrio fra me e Tormento, perché la natura ha scelto per noi delle cose diverse. Io non riuscirei a fare quello che fa lui per esempio, io ho visto Tormento quando eravamo più giovani tenere 5.000 persone da solo su un palco, io me la sarei fatto addosso. Se Torme nel periodo di hype maggiore dei Sottotono era il front man è perché si è guadagnato di essere il front ma, banalmente io non potevo essere il front man di un gruppo perché io per primo ho scelto di stare dietro, e quando fai una scelta non puoi recriminare il fatto che una persona è più avanti di te.”
Quindi fondamentalmente non avete mai avuto anche una serata una roba in cui c’è stato un..
T: “Una valanga in vent’anni, venticinque anni che ci conosciamo”
Chi dei due è quello che per far tornare la serenità faceva il primo passo?
F: “Sicuramente Tormento perché io sono una merda”
T: “No però devo dire che ci siamo sempre poi ritrovati con i tempi giusti, se ci siamo allontanati, però con i tempi giusti entrambi, figurati”
Originali presto arriverà dal vivo, mercoledì 11 presso l’Alcatraz e giovedì 12 al Teatro Centrale. Titolo più azzeccato a distanza di un anno dall’uscita non potevate sceglierlo perché lo si ascolta ancora che è un piacere. E’ la testimonianza del fatto che lavorare su beat e certi suoni che non stancano paga?
F: “La scelta stilistica è così, noi facciamo musica per farla rimanere non tanto per bruciarla in tre settimane. Se pensi ai dischi dei produttori, il disco del produttore che magari si fa un culo così per tirare in mezzo tutti artisti, quanti con ritardi ecc. e magari due o tre anni di lavorazioni dura due settimane, ma perché devo fare il disco da produttore, a star dietro alla gente per cosa ?”
Sono della tua idea ed è la conferma che se tra 5 anni ritirerò fuori una qualsiasi traccia di Originali, al di là Mastroianni che sarà sempre una hit, lo riascolterò con piacere.
T: “Sai anche che cos’è? Che quando esce una cosa che ha dei suoni ben determinati che può essere anche un giovane a farlo, se riesce a settare uno standard, come hanno fatto i Meduza scegliendo i suoni giusti che oggi caratterizzano i loro brani, se tu l’azzecchi quella roba lì, segna un nuovo standard. Poi in realtà poi escono tante cose che scopiazzano quella cosa ma i suoni non sono così belli e quindi ascoltati sei mesi dopo ti rendi conto di quanto fossero acerbi.”
Calcolando che le collaborazioni nell’album erano con Tiziano Ferro, Guè e Marra, Mahmood, Fabri Fibra, Coez, Elodie, Emis Killa, Jake La Furia, Stash, Luchè, Coco, e Primo Brown, quanti di questi ritroveremo nelle due date come ospiti?
F: “Calcola che ancora non sappiamo niente perché stiamo capendo”
T: lo scopriremo assieme.”
Pochi giorni fa è uscito il documentario sulla vita di Laura Pausini , proprio questa settimana sul mio portale abbiamo dato i consigli per docu interessanti di artisti, e sapendo che vi avrei intervistato mi sono chiesto quando potremo vedere anche il vostro. So che bolle qualcosa in pentola, cosa? Non fate i timidi
F: “ci sarà qualcosa Stefano ,stiamo vedendo di fare qualcosa
T:” qualcosa di molto fico, oramai ci siamo”