I Calibro 35 tornano con un progetto ambizioso che renderà omaggio al grande Ennio Morricone: “Scacco Al Maestro – Volume 1“, un album in uscita il 10 giugno e il risultato del duro e intenso lavoro in studio di registrazione di Massimo Martellotta, Luca Cavina, Fabio Rondanini, Tommaso Colliva ed Enrico Gabrielli. La release dell’LP sarà anticipata da “La classe operaia va in paradiso“, traccia che verrà presentata per la prima dal vivo durante l’Uno Maggio Taranto.
“Scacco Al Maestro” è il frutto di anni di ricerche, studio e approfondimento legati alla figura di Morricone, autore e compositore di alcune delle colonne sonore più significative nella storia della settima arte. Dopotutto, Ennio ha sempre accompagnato metaforicamente e spiritualmente la band fin dai suoi esordi. Tutto ebbe inizio il 21 luglio 2007, quando i Calibro 35 registrarono la loro prima take insieme: “Trafelato“, un brano tratto dalla colonna sonora del film del 1971 “Giornata nera per l’Ariete“. Quella registrazione segnò il concepimento di un’idea avente a che fare con un album che parlasse per immagini e che soprattuttto avesse un’impronta marcatamente internazionale, avendo in testa il massimo referente di questa “corrente di pensiero”.

Il primo volume del tributo morriconiano del gruppo milanese analizza le svariate anime dalle mille sfaccettura dello stesso Ennio Morricone: dal travolgente successo ottenuto con i western agli horror, passando per i dramma e i polizieschi. “La classe operaia va in paradiso” sarà un primo assaggio del monumentale lavoro svolto nell’arco di oltre una decade ed è senza ombra di dubbio uno dei più complessi e poliedrici per via della sua struttura, del suo rigore formale e dei suoi virtuosismi al contempo. Non avrebbero potuto scegliere un brano migliore per festeggiare i lavoratori di tutta Italia, ricordando al contempo il profondo sodalizio e la sinergia del Maestro con Elio Petri, cineasta politico impegnato in prima linea nel raccontare l’Italia del dopoguerra.
Morricone ha stretto numerosi sodalizi nel corso della sua vita. Lo racconta molto bene Giuseppe Tornatore, che gli ha dedicato un altro tributo necessariamente cinematografico. Stiamo parlando di “Ennio“, vincitore del Nastro d’Argento come Documentario dell’anno. La pellicola ne ripercorre la vita in quasi tre ore, focalizzandosi sui momenti più salienti e memorabili del Maestro: gli anni di studio in Conservatorio a Roma, gli esordi come trombettista e successivamente la collaborazione con la RCA, che gli ha permesso di collaborare in qualità di compositore con artisti del calibro di Edoardo Vianello (“Pinne, fucile e occhiali“), Jimmy Fontana (“Il Mondo“), Gianni Morandi (“In ginocchio da te“, “Non son degno di te“) e Gino Paoli (“Il cielo in una stanza“). Segue l’approdo al mondo della musica per i film e la televisione, la collaborazione con Sergio Leone prima (“La trilogia del dollaro“, “C’era una volta in America“) e con Tornatore poi (“Nuovo Cinema Paradiso“, “La Leggenda del Pianista sull’Oceano” e “La Corrispondenza“) fino alla vittoria dell’Oscar alla Carriera nel 2007, consegnatoli da Clint Eastwood in persona, e quello per “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino nel 2015.

“Ennio” vuole essere un viaggio intimo, unamo ed artistico a 360°, è il racconto di un uomo dalla numerose passioni e sopratutto dalle grandi intuizioni artistiche, come ricordano anche tutti gli amici e colleghi coinvolti nella sua realizzazione: da Bernando Bertolucci a Lina Wertmuller, da Caterina Caselli ai fratelli Taviani e ancora il discepolo Tarantino, Hans Zimmer e Carlo Verdone, giusto per citrarne alcuni.
L’influenza che ha avuto e che ha tutt’ora nella cultura popolare è inconmensurabile. Gli stessi Calibro 35 hanno omaggiato Ennio Morricone a più riprese negli anni, suonando dal vivo diversi brani del suo repertorio. Jay-Z ha campionato il famosissimo tema “L’estasi dell’oro” (colonna sonora de “Il buono, il brutto e il cattivo“), nel suo LP “The BluePrint 2“, Eminem ha inserito l’urlo caratteristico del coyote in “Bad Meets Evil” dal disco “The Slim Shady EP”, mentre Conway The Machine rappa con Westside Gunn in “Fendi Seats” sulla base di “Doricamente“. Nel corso degli anni, non sono mancati anche gli omaggi del Boss Bruce Springsteen, dei Ramones, degli U2, di Roger Waters dei Pink Floyd, dei Clash e persino dei Metallica. La band di James Hetfield, in occasione delle date italiane del “World Magnetic Tour” nel 2009, aveva proprio dichiarato al riguardo: «Apriamo tutti i concerti con la sua “Ecstasy of Gold” e quando gli abbiamo inviato la nostra versione speravamo quasi che ce la correggesse. E invece ha detto che gli andava bene così».