Fare del bene è fondamentale nella vita, aiutare chi è in difficoltà, chi ha bisogno di aiuto, aiutare chi è meno fortunato di noi. Quel famoso “prossimo”. Tutti sappiamo quanto sia importante fare beneficenza, soprattutto quando sei un’artista, perché sei un esempio che tutti seguono e vogliono imitare, di conseguenza hai delle responsabilità. Da sempre ci sono stati diversi momenti e diverse iniziative che hanno creato un legame stretto tra il mondo artistico e quello della beneficenza.

L’ultimo in ordine temporale è stato il rapper Tekashi 6ix9ine, all’anagrafe Daniel Hernández. L’artista, nato a New York e figlio di madre messicana e padre portoricano, in questi giorni si è reso protagonista di un gesto davvero bello: mentre stava lasciando il Messico dirigendosi verso l’aeroporto si è fermato col proprio pulmino nei pressi di un villaggio e ha donato un borsone con 1 milione di dollari ad una famiglia povera. Il video, con la reazione incredula di tutti i componenti della famiglia, è stato postato dallo stesso 6ix9ine sulle proprie pagine social ed è il risultato di una specie di iniziativa che ha avviato il giovane rapper, quella di regalare 50.000 dollari a persone bisognose ogni settimana.
Un gesto che questa volta è stato accettato dai diretti interessati, non come qualche anno fa quando il rapper in piena pandemia aveva deciso di donare 190.000 dollari a No Kid Hungry, una campagna lanciata dall’organizzazione no profit Share Our Strenght che decise di rifiutare. Un’organizzazione che si occupa di risolvere i problemi di fame e povertà negli Stati Uniti e nel mondo ma che in quell’occasione rifiutò la donazione di 6ix9ine perché, essendo lui stato per diverso tempo in prigione, era lontano dai loro valori. Spiegazione accettabile.
Le donazioni per l’emergenza Coronavirus
Durante l’emergenza sanitaria iniziata nel 2020 con lo scoppio della pandemia ci sono stati diversi attori, sportivi, cantanti e imprenditori che hanno deciso di fare importanti donazioni per dare sollievo in questa drammatica situazione.
In Italia Fedez e Chiara Ferragni furono i primi che donarono 150.000 euro per mettere in piedi il nuovo reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele di Milano, lanciando anche una raccolta fondi che superò i 4 milioni di euro. Francesco Facchinetti ha dato supporto a diverse strutture come l’Ospedale Niguarda sempre di Milano aderendo alla campagna “Non Lasciamo Indietro Nessuno”, mentre Andrea Bocelli decise di sostenere l’Ospedale di Camerino nelle Marche, e ancora tanti altri artisti diedero il proprio contributo anche attraverso l’iniziativa di Rockol #iosuonodacasa.
Anche oltreoceano si sono dati da fare: Kylie Jenner, la più giovane della famiglia Kardashian, donò un milione di euro per l’acquisto di mascherine ed equipaggiamento protettivo per medici e paramedici. La coppia di attori Blake Lively e Ryan Reynolds fece donazioni ad un’associazione americana e una canadese per aiutare le persone anziane e in difficoltà, poi Rihanna che con cinque milioni di dollari scelse di sostenere le banche alimentari, l’assistenza in paesi come Haiti e Malawi, formare operatori sanitari, fornire le attrezzature e sostenere le unità di terapia intensiva.
Tra gli sportivi che per primi si misero a disposizione ci sono stati Cristiano Ronaldo, Novak Djokovic, Francesco Totti, Zlatan Ibrahimovic, Lorenzo Insigne. Per quanto riguarda invece gli imprenditori Silvio Berlusconi donò 10 milioni di euro per la costruzione del nuovo ospedale a Fiera Milano, mentre “Re Giorgio”, Giorgio Armani, oltre alle donazioni decise di convertire i propri stabilimenti per la produzione di camici monouso.
Un gioco di squadra mondiale per sconfiggere la pandemia.

“Game Changer”, gli eroi di Banksy
Altro grande protagonista della beneficenza è stato l’artista Banksy, il cui dipinto “Game Changer” venne venduto all’asta per la cifra record di 16,7 milioni di sterline. Tutta la cifra è stata donata a sostegno delle organizzazioni sanitarie e delle associazioni di beneficenza di tutto il Regno Unito che operano per migliorare le cure fornite dall’Nhs (il sistema sanitario nazionale del Regno Unito).
Un opera significativa “Game Changer”, che rappresenta un bambino che sceglie di giocare con una bambola raffigurante un’infermiera con l’uniforme della Croce Rossa scartando supereroi come Batman e Spiderman. I medici supereroi di questi ultimi anni, ai quali Bansky ha fatto anche una dedica che ha accompagnato la tela stessa: “Grazie per tutto quello che state facendo. Spero che questo renda un po’ più luminoso il luogo, anche se è solo bianco e nero». Un quadro che poi è stato appeso allo University Hospital di Southampton.
Gli artisti e la musica
Qualche anno fa durante un concerto tenutosi a Francoforte, in Germania, Justin Bieber si era tolto tolto le scarpe per poi lanciarle in mezzo al pubblico a due persone differenti. Erano delle Yeezy Boost 350 V2s: la prima è stata messa all’asta dal primo fan che ne ha ricavato per 5700 euro e che poi ha totalmente devoluto in beneficienza, mentre l’altra “si è creata” un proprio profilo Instagram personale. Che roba.
Lo scorso anno è stato il turno di Ed Sheeran che ha realizzato un quadro in stile Pollock dal titolo “Splash Planet”. Si avete capito bene Ed Sheeran ha letteralmente disegnato questo quadro che è poi diventato il premio di una lotteria benefica per l’associazione Cancer Campaign in Suffolk e che l’artista ha poi deciso di far diventare copertina del suo singolo “Afterglow”. Il Daily Mail col passar del tempo ipotizzò che fosse proprio lui infatti il famoso artista, detto The Hat, che andava in giro a regalare quadri in svariati pub, associazioni, negozi e locali. Ed Sheeran non ha mai nascosto la propria passione per la pittura, tanto che in passato contribuì a diverse raccolte fondi per associazioni benefiche con altri suoi quadri.
Altro artista protagonista di un bellissimo momento è Achille Lauro: durante il suo One Night Show tenutosi a fine 2021 presso il Teatro Arcimboldi di Milano, l’artista ha trasformato il proprio battito cardiaco in un’opera digitale che poi ha messo all’asta e venduto per 100.000 euro. Somma che poi è stata donata in beneficienza al reparto di cardiochirurgia infantile del Policlinico del gruppo San Donato di Milano.
L’arte al servizio della beneficenza, un’immagine perfetta.