Anche Spotify ha deciso di entrare nel metaverso. Lo fa in grande stile grazie alla partnership con Robolox, un videogioco di genere MMO sviluppato e pubblicato dall’omonima Roblox Corporation nel 2006. Nel gioco si possono creare i propri mondi virtuali tramite il linguaggio di programmazione Lua Script, scegliendo anche chi ammettere al loro interno e socializzando con altri utenti. Ad oggi, è considerata una delle realtà di maggiore successo del gaming internazionale, pertanto Spotify non poteva scegliere uno spazio virtuale migliore per il suo approdo nella realtà aumentata. La musica è ormai una parte integrante del metaverso e grazie all’atollo digitale del colosso svedese, ribattezzato proprio Spotify Island, i giocatori di Roblox potranno arricchire la loro esperienza online.
Spotify Island si propone come un luogo d’incontro, dove i giocatori potranno divertirsi in molteplici modi: attraverso l’utilizzo di bacchette magiche, saltando su dei funghi che funzionano come se fossero dei trampolini, ma soprattutto creando playlist contenenti i brani del momento, incontrando altri player e i propri artisti preferiti, senza farsi mancare la possibilità di acquistare il loro merchandising. Come? Raccogliendo i numerosi “mi piace” a forma di cuore e rigorosamente verdi (in pieno stile Spotify) che potranno trovare passeggiando per l’isola. Fa la sua comparsa anche un maxi-schermo, quasi come ad indicare la presenza di un palcoscenico dove gli artisti possano esibirisi. Ciò starebbe ad indicare che il servizio musicale nato dal genio creativo di Daniel Ek, stia prendendo in considerazione anche la possibilità di fare concerti nel metaverso. Non ci è dato sapere quando o come l’eventuale idea si concretizzi.
In occasione del lancio di questa nuova realtà virtuale, avvenuto proprio ieri (3 maggio), gli artisti K-Pop Sunmi e Stray Kids, sono stati gli ospiti ufficiali dell’evento digitale, avendo entrambi una linea di acessori virtuali acquistabili in-game. Spotify, per tutta risposta, ha deciso di omaggiarli lanciando una zona deminata K-Park, interamente dedicata al genere K-Pop e al suo recente impatto nell’industria musicale.

I concerti nel metaverso
Sebbene Spotify non abbia ancora parlato di concerti nel metaverso, sappiamo che questa pratica è già stata introdotta con successo da Epic Games, o meglio, dal suo battle royale Fortnite. Ma come funziona un concerto nel metaverso?
I live sono possibili grazie ad una tecnica rubata al cinema, la motion capture, che consenten di catturare esattamente tutti i movimenti degli artisti che si esibiscono, per poi riportarli ai loro avatar digitali. In questo modo la musica trove nuove modalità di contatto con lo spettatore, fondendo più business: marketing, e-commerce, streaming e così via.

Tra i concerti nel metaverso di maggiore successo, ricordiamo quello di Justin Bieber, realizzato il 18 novembre 2021 in collaborazione con Wave Watch. L’esperienza immersiva aveva fuso performance musicale e motion-capture in tempo reale, consentendo ai fan del cantautore canadese di compiere un viaggio attraverso i brani del suo ultimo progetto discografico: “Justice“. Un primo assaggio del “Justice World Tour” che lo vedrà impegnato per tutto il 2022 e parte del 2023 e che lo vedrà calcare nuovamente il palcoscenico dopo cinque anni. «Credo molto in Wave e amo la piattaforma, è un nuovo modo per coinvolgere i miei fan», aveva dichiarato Bieber a proposito di questa nuova tecnologia. «Sono emozionato al pensiero di usare questa tecnologia per unire le persone e connettermi con i fan di tutto il mondo. Non vedo l’ora che assistano a questa performance interattiva».
Sulla stessa lunghezza d’onda di Justin, si erano trovati anche Travis Scott, Ariana Grande e Lil Nas X. Il primo aveva scelto di allietare la quarantena del suo pubblico tenendo una lunga serie di concerti su Fortnite, a partire dal 20 aprile 2020, tutti facente parte del virtuale Astronomical Tour. Le performance erano stata accompagnate da varie ricompense per i giocatori, come il deltaplano Ciclone Astroworld e due schermate di caricamento gratis, oltre a varie emote, banner e spray. Non solo! I dataminer avevano potuto individuare nel codice di gioco fornitogli, altrettante sfide dedicate alle performance di Scott, interagendo attivamente tra di loro.
Ariana Grande aveva seguito le orme di Scott, prendendo parte al “Fortnite Rift Tour” di Epic Games ed esibendosi in cinque spettacoli in-game ospitati in tre giorni, dal 6 al 9 agosto 2021. Durante un Rift Tour può veramente succedere di tutto, ma il clou delle serata era stata la performance della pop star sulle note di “The Way“, brano cantanto in coppia con Mac Miller, morto per un’overdose nel 2018. Infine, Lil Nas X, in occasione del suo concerto targato Roblox, aveva attirato ben 30 milioni di spettatori provienienti da tutto il mondo. Un dato impressionante per l’artista, reduce dal successo del suo disco di debutto “MONTERO“.


Persino Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook (oggi Meta) ne aveva parlato in termini entusiastici: “Il metaverso è il prossimo capitolo di internet. È fatto per connettere le persone. Raggiungerà un miliardo di persone nel prossimo decennio”. Per questo motivo, alla fine del 2021, Meta aveva tenuto a sua volta ben tre concerti “metaverse” sulla sua piattaforma VR Horizon Venues: il 26 dicembre con il rapper Young Thug, il 31 dicembre con DJ David Guetta (a mezzogiorno) e la notte di Capodanno con il duo The Chainsmokers, per festeggiare l’inizio del 2022.
In Italia, uno degli artisti che ha attraversato il confine tra mondo reale e virtuale è stato Achille Lauro (la prima è stata la rapper Big Mama. Sempre con il contributo di Roblox, Lauro aveva messo in piedi un fashion-show realizzato in collaborazione con Alessandro Michele di Gucci, consentendo ai fans di vivere in prima persona esperienza totalmente coinvolgente ed immersiva. L’evento, durato fino al 27 febbraio 2022, era composto da tre show ambientati in tre mondi diversi, tra video cult e video inediti.

Anche se il futuro della musica sembra sempre più digitale, il contatto umano tra l’artista e il suo pubblico non potrà mai venire meno. Assistere ad un concerto in presenza e senza l’ausilio di un computer resta uno di quei piccoli piaceri della vita che nessuno potrà mai toglierci. Questo non significa demonizzare delle esperienze virtuali, ma volete mettere l’adrenalina di essere fisicamente sotto il palcoscenico?