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L’inaspettato (e misterioso) ritorno di Liberato

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La figura di Liberato è sempre stata avvolta da un alone di mistero e questo, in aggiunta ai suoi testi, lo rende uno dei cantautori più interessanti degli ultimi anni. É tornato ieri, 9 maggio, a sorpresa pubblicando l’album LIBERATO II e dei video su YouTube.

Liberato canta ancora” queste le parole contenute nella descrizione della copertina dell’album postata su Instagram dall’artista napoletano… Niente spiegazioni ma la consapevolezza dell’arrivo di nuova musica. É passato quasi un anno da quando abbiamo sentito Liberato per l’ultima volta e ne sono passati esattamente 5 dalla pubblicazione del suo singolo d’esordio nel 2017 intitolato appunto NOVE MAGGIO.

Sette tracce (Partenope, Nunce penzà, Nunneover, Anna, Guagliuncella napulitana, Cicerenella, Na storia ‘è ‘na sera), una miscela creata con cura di rap neomelodico, hip hop, r&b e anche un po’ di musica dance ed elettronica. L’idea di rendere internazionali dei testi in napoletano può sembrare impensabile, Liberato ha dimostrato il contrario unendo nei suoi brani anche i sapori internazionali. Particolarmente interessante è il brano, estratto proprio da questo ultimo album, intitolato GUAGLIUNCELLA NAPULITANA che contiene i versi “I don’t wanna lose you, Please don’t stop the music” rifacendosi alla hit di Rihanna.

Bellissimo ed affascinante, inoltre, lo storytelling creato su YouTube che accompagna le tracce: dei visual in pieno stile Bridgerton italiano che arrivano al video musicale del brano PARTENOPE scritto e diretto da Francesco Lettieri con la cinematografica e magistrale fotografia di Gianluca Palma nella meravigliosa cornice di Palazzo Reale a Napoli.

Ma chi è davvero Liberato? Bomber blu scuro con il suo pseudonimo, cappuccio nero e bandana sul volto… Molti pensano che in realtà sia un collettivo di artisti, ogni persona curerebbe un lato artistico del personaggio, un po’ in stile Banksy per intenderci. Un’altra ipotesi, facendo due collegamenti tra i vari crediti che ritroviamo nei video musicali, è Emanuele Cerullo un ragazzo napoletano classe ’93 appassionato di rap e poesia.

Altri ancora rimandano il personaggio a Livio Cori, rapper e attore (ha partecipato a Gomorra) e forse l’ipotesi che sostengono tutti di più, in primis il popolo del web che crede che il brano ANNA (contenuto in questo album) sia stato dedicato ad Anna Tatangelo, con cui l’artista ha avuto una relazione. Livio si è espresso su queste domande e sul “progetto Liberato” esprimendosi così: “Non sono io Liberato, lo ripeto, ma se lo fossi non ve lo direi: il progetto funziona proprio per questo alone di mistero, non dà spazio alle cose di contorno che in genere si costruiscono intorno alla musica, ma riporta al centro appunto la musica, l’arte. Lo apprezzo molto perché Napoli in questo momento ha bisogno di una luce che illumini il suo lato creativo. Come me tanti altri talenti. Qualcuno mi ha accostato a Liberato per la somiglianza con la sua linea melodica . Pochi rapper napoletani uniscono rap e melodie“.

Insomma, un album che arriva come un fulmine a ciel sereno e riaccende la napoletanità misteriosa della musica di Liberato. Sarà bellissimo ascoltarlo finalmente live e l’occasione sarà quest’estate, il 9 settembre, all’Ippodromo Snai di San Siro, rimandato più volte a causa della pandemia negli ultimi due anni.

Liberato ha deciso alla fine di far parlare la musica, nascondendosi, proprio come hanno fatto alcuni dei più grandi DJ internazionali, come Marshmallo e i Daft Punk, o ancora in Italia Tha Supreme e Myss Keta. Molti pensano di aver scoperto chi si cela dietro l’identità di Liberato ma ormai poco importa, quello che ci interessa e di cui siamo grati è il poter godere della sua poesia neomelodiche senza sentire il bisogno di porci troppe domande.

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