Blocco 181 è la prima serie tv in-house Sky Studios italiana prodotta con TapelessFilm e Red Joint Film che andrà in onda dal 20 maggio. Usciranno due episodi a settimana su Sky Atlantic e sarà interamente disponibile su Now e on demand. È stata definita una moderna favola nera, non classificabile sotto alcuna etichetta di genere, un racconto ibrido delle periferie milanesi. Nasce dall’intento di indagare i retroscena del capoluogo meneghino, per dare voce a quella realtà che è parte integrante di Milano e che va ben oltre il mondo della moda, della finanza e del design per cui solitamente la city è nota.
Un racconto di periferia che vuole essere veritiero ma non realistico. La storia è puramente inventata, ispirata certo alla realtà, ma non riconducibile a nessun evento concreto e accaduto. Nella serie si intrecciano due filoni principali: il tema amoroso e il crime. Entrambi sono declinati in maniera originale. Le vicende amorose vedono protagonisti Bea, interpretata da Laura Osma, Ludo, impersonato da Alessandro Piavani e Mahdi, ruolo di Andrea Dodero.
Una moderna rivisitazione del tanto celebre dramma shakespeariano di Romeo e Giulietta, dove però i Romeo in questo caso sono due. Una ménage a trois che si intesse nei sobborghi milanesi e si intreccia con il mondo della criminalità e delle bande che hanno il controllo sui quartieri. I tre protagonisti dal background culturale differente (Ludo è un borghese che spaccia per divertimento, Bea una giovane intraprendente donna che cerca di affermarsi in un mondo di uomini e Mahdi è alla ricerca di una sua indipendenza rispetto alle dinamiche del Blocco) riusciranno a trovare un loro equilibrio mettendosi in gioco e rischiando anche la pelle.
Nel primo episodio si introduce lo spettatore in questo mondo realistico-immaginato in cui i ragazzi del Blocco, che proteggono lo spaccio organizzato di cocaina, si scontrano con i Pandilleros della Misa, tatuati, famelici e pronti a dar la vita per la loro gang. Un panorama complicato in cui italiani e latinos sono in lotta per affermare il proprio potere sul quartiere e una realtà certamente diversa. Questo è l’aggettivo con cui Nils Hartmann, Executive Vice President Sky Studios Italia e Germania, ha definito questa serie tv:
Per Sky questa è una serie molto bella. Ci sono fatti molti diversi, e l’originalità di questo racconto è che mette insieme la criminalità e un ménage a trois.
Serie diversa anche per il fatto che ha partecipato al progetto Salmo, sia nel ruolo di attore, interpretando il personaggio di Snake, sia come “direttore d’orchestra” della colonna sonora di Blocco 181. Salmo ha raccontato di aver sentito l’esigenza di cimentarsi in questa nuova sfida per provare ad entrare nel mondo del cinema. L’esperienza non gli è certo dispiaciuta, tanto che ha annunciato di star scrivendo un film. Per ora sappiamo solo che si tratterà di una pellicola ispirata ad un fatto realmente accaduto negli anni Novanta, ma il cantante non ha voluto fornire maggiori dettagli definendo il film come “pericoloso e scomodo”.

Per quanto riguarda la colonna sonora di Blocco 181 invece il rapper è partito dall’idea di non voler mettere la sua musica nella serie tv. Nel ruolo di direttore artistico della colonna sonora si è detto soddisfatto del suo lavoro e ha annunciato l’uscita di un vinile con tutte le tracce utilizzate nella serie. Dal 27 maggio sarà disponibile l’album dal titolo Blocco 181 in cui ci saranno tracce di artisti del panorama rap italiano come Guè, Ernia, Noyz Narcos, Rose Villain, Jake la furia, Lazza, Ensi, Nerone
Quella rappresentata in Blocco 181 è una Milano delle periferie che bruciano e le location sono state differenti. Il regista Giuseppe Capotondi ha raccontato di aver girato in differenti zone del capoluogo meneghino: Giambellino, Barona, Inganni, Corvetto e anche qualche via del centro. L’idea era quella di creare una periferia ideale e non raccontare un luogo che esiste realmente. Per questo in alcune inquadrature la periferia è stata otticamente avvicinata allo skyline del centro città, come a significare che Milano è tutta un po’ una grande periferia. Il titolo della serie prende il nome dall’unico numero civico che effettivamente è inesistente a Giambellino. Da qui si evince nuovamente l’intento di creare un prodotto verosimile ma non realistico.
La serie si appresta ad avere un’eco internazionale. La settimana prossima ci sarà la presentazione negli Stati Uniti e poi sarà visibile in tutto il mondo. In Blocco 181 troviamo uno sguardo nuovo e appunto diverso sulla realtà milanese contemporanea. Dopo aver visto in anteprima il primo episodio la curiosità di sapere come proseguiranno le vicende dei personaggi è molta. Non resta dunque che aspettare il 20 maggio.