Feel The Vibe: oggi conosciamo meglio Iann Dior

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Lui è giovanissimo, ha da poco compiuto 23 anni e da qualche anno grazie alla propria musica è diventato un fenomeno mondiale. Oggi a Feel The Vibe conosciamo meglio IANN DIOR.

La vera esplosione, almeno nel nostro paese, possiamo dire l’abbia avuta con “Mood”, singolo di un altro giovane talento come 24kGoldn, primo pezzo estratto dal primo album in studio di quest’ultimo intitolato “El Dorado”. La canzone, come capita spesso oggi, è diventata prima virale su Tik Tok, poi su tutte le altre piattaforme di musica. Ma torniamo al giovane Iann.

Un talento che arriva da molto lontano

Iann Dior, il cui vero nome è Michael Ian Olmo, nasce nel 1999 ad Arecibo, città di circa 100.000 abitanti situata sulla costa settentrionale dell’isola di Porto Rico, negli Stati Uniti. Un luogo che vedrà per poco tempo, perché all’età di cinque anni si trasferisce con tutta la famiglia nel Texas, a Corpus Christi, capoluogo della contea di Nueces il cui nome, latino, venne dato dai colonizzatori spagnoli con il significato di Corpo di Cristo. 

Anche quella di Iann, purtroppo, è una vita segnata da un’infanzia molto difficile: il padre, veterano della marina militare statunitense, quando il figlio esprime il desiderio di diventare un artista, decide che quello è il percorso sbagliato, e lo iscrive ad un programma di pre-arruolamento che inevitabilmente porterà ad una rottura totale tra i due. Un periodo complicato per questo talento, che pur di non farsi arruolare decide di tatuarsi la mano, commettendo così un gesto oltraggioso e che, secondo le regole, non permetteva di essere preso nell’esercito. Una scelta che più avanti nel tempo, in alcune interviste, dirà essere stata una “mossa brillante”. Il padre però non ci sta e lo caccia di casa, così a soli 17 anni il giovane Michael Olmo, che sogna di vivere a Los Angeles, parte alla volta della California.

Gli inizi

La passione per la musica emerge, in maniera importante, solo una volta terminato il lice, e così questo giovane portoricano inizia a farsi strada prima con lo pseudonimo di Olmo, poi con quello di Dior. 

La sua è una musica che attraversa diversi generi come l’hip hop, la trap, l’emo e il pop-punk; tutti stili nei quali l’artista si rivede con le proprie emozioni, pensieri e riflessioni. Di tutto questo nel 2017 se ne accorge il produttore Taz Taylor che lo mette sotto contratto per l’etichetta Internet Money Records. Di lì a poco arriva l’attesa e inaspettata popolarità: sulla piattaforma SoundCloud l’artista diventa virale con il singolo “Emotions” e grazie a questo decide di realizzare anche il suo primo mixtape dal titolo “Nothings Ever Good Enough”.

Con “Gone Girl”, in collaborazione con il rapper americano Trippie Redd, Iann Dior supera i 100 milioni di streams su Spotify e ottiene la certificazione d’oro. A fine 2019 esce il suo primo album “Industry Plant”.

L’esplosione con “Mood” insieme a 24kGoldn

Nel 2020, a soli 19 anni, Iann Dior raggiunge la prima posizione nella classifica americana e inglese grazie a “Mood”, singolo che ottiene un successo incredibile e che contemporaneamente lancia nell’etere della musica mondiale lui e un altro talento di nome Golden Landis Von Jones, alias 24kGoldn: i due resteranno in cima alla Billboard Hot 100 per quattro settimane consecutive. Numeri impressionanti per due artisti così giovani. 

Diventato ormai una star a tutti gli effetti, Iann chiude il 2020 con il singolo “Holding On”, 40 milioni di streams su Spotify, e a seguite pubblica l’EP “Still Here” che contiene i due brani di successo “Shots in the Dark” e “Don’t Wanna Believe”.

La tossicodipendenza e la rinascita con “On To Better Things”

In occasione dell’uscita del suo secondo album “on to better things” (verso cose migliori), Iann Dior ha spiegato come inevitabilmente il successo improvviso l’abbia portato a fare cose non proprio eticamente corrette diciamo: è risaputo infatti come negli ultimi anni il giovane artista, nonostante lo ribadiamo la giovanissima età, abbia avuto parecchi problemi di tossicodipendenza e depressione. Con l’uscita di questo nuovo disco, lo stesso Iann Dior in un’intervista a Rolling Stone ha detto: “Sono molto legato a quest’album proprio perché rappresenta una svolta per me. È grazie a questo secondo disco se mi sono lasciato tutto alle spalle e sto meglio, finalmente“, e poi aggiunge: “Tutto è iniziato perché cercavo di evitare di affrontare le situazioni, ma ogni volta che provavo a smettere, a cambiare i miei comportamenti, era davvero difficile. Ho dovuto mettere in pausa la musica per riuscire a concentrarmi sulla guarigione, ecco perché ci ho messo così tanto a finire l’album”.

Musica e moda

In una recente intervista fatta in collegamento da Los Angeles e andata in onda su Radio Deejay nel programma “Say Waaad?!”, Iann Dior ha anche ammesso di avere un debole per la moda e di voler collaborare seriamente con questo settore. Ha detto: “Amo la moda: ho appena fatto la mia prima campagna con MCM, mi hanno chiesto di essere il volto della campagna quindi è stato il mio primo passo nel mondo della moda, ma il mio obiettivo è dior x Dior”.

La collaborazione perfetta non esis… ok forse l’abbiamo trovata.

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