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L’arte di essere busker

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Tutti i grandi artisti hanno avuto una gavetta, chi in un modo chi nell’altro si è fatto conoscere al grande pubblico partendo dal basso. Molti di loro hanno iniziato a suonare per le strade, oggi vogliamo parlarvi (come spoilerato nel titolo) dell’arte di essere busker e di come gli artisti di strada vengano accolti in Italia.

Potremmo farvi centinaia di esempi, a partire da alcuni artisti che oggi sono star di fama mondiale come Ed Sheeran e Justin Bieber, fino ai nostri Måneskin partiti tra la folla in Via del Corso… Sono tantissimi gli artisti che si sono creati una nomea partendo dalle strade. Ogni stato, ogni città ha le sue normative, ma chi lo fa per passione (e per lavoro, perché di lavoro si tratta) non verrà mai fermato da nulla.

Parchi, piazze e perfino le stazioni delle metropolitane vengono spesso invase dalla musica, oggi noi vogliamo concentrarci in particolare sulla città di Milano che, fino ad ora, è la città in Italia che ha il regolamento più avanzato per la salvaguardia dell’arte di strada con numerose possibilità di esibizione per gli artisti e di salvaguardia del loro mestiere.

Milano ha imparato dagli amici inglesi, che sono sempre stati maestri del busking, ideando un sistema di turnazioni e l’individuazione di oltre 250 luoghi adibiti all’esibizione. Nel 2012 è stata introdotta una piattaforma online dove è possibile registrarsi per prenotare lo slot per la propria esibizione e monitorare gli altri artisti in tempo reale. La piattaforma si chiama Stradarte (trovate qui il sito) ed è praticamente una lineup a cielo aperto in cui ogni tipo di busker vi dà appuntamento per le strade di Milano. Grazie a questo sistema Milano è stata proclamata, da una ricerca internazionale, la terza città migliore al mondo per il supporto dell’arte di strada (e brava Milano!).

Ma Milano non si ferma qui! Pochi giorni fa è stato inaugurato il progetto Sound Underground, in cosa consiste? Un nuovo spotlight per gli artisti di strada, un palcoscenico gratuito nelle stazioni della M2 di Garibaldi e Loreto dove musicisti e band potranno esibirsi. L’iniziativa prende vita dalla startup Open Stage, in collaborazione con Atm, creata da alcuni studenti dell’università Bocconi.

Atm voleva promuovere attività artistiche rifacendosi allo stile di Londra, ma con qualcosa di più avanzato… L’obiettivo condiviso – dice Stefano Frosi, creatore della startup – è di trasformare un luogo di passaggio in uno spazio pubblico di scambio e incontro”. A fianco del palco c’è un totem altamente tecnologico che contiene già tutto quello che può servire agli artisti (casse e mixer audio) che si apre ricevendo un codice Bluetooth sul telefono nel momento della prenotazione del proprio slot orario sull’applicazione che, negli ultimi giorni, ha avuto un nuovo picco di download.

Quando le star hanno suonato per strada

É successo molte volte che gli artisti ormai già famosi, camuffati e non, si esibissero per strada regalando ai passanti un concerto gratuito. Jimmy Fallon è solito organizzare queste sorprese per il suo programma televisivo. Nel 2017, assieme ad una Miley Cyrus mimetizzata ha cantato Jolene di Dolly Parton (diventata ormai una cover iconica di Miley) nella metropolitana di New York e poi ancora assieme a Christina Aguilera e i Maroon 5.

In Italia, un abitué del busking è Federico Baroni che, oltre che cantare nei club, preferisce rimanere fedele alle sue radici da busker. In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “Chilometri” dedicato all’amico e collega scomparso Michele Merlo ha dato il via al Chilometri Street Tour. Federico è partito da Milano, vicino a Piazza del Duomo, per poi spostarsi a Napoli, Roma e infine Bassano del Grappa, la città dove Michele è cresciuto, in ogni tappa è stato accompagnato da amici artisti che hanno omaggiato assieme a lui Michele regalando ai fan delle emozionanti esibizioni.

A sorpresa è sceso in strada anche Flavio Pardini recentemente, che tutti conoscerete come Gazzelle. “Sono in viaggio e ho deciso che mi fermerò a Bologna: canterò per strada qualche canzone gratis” sono bastate questo parole sui social per far accorrere in Via Indipendenza centinaia e centinaia di fan. A Gazzelle mancava il contatto con il suo pubblico e, dopo il tour nei palazzetti, presto darà inizio al suo tour estivo ufficiale che lo vedrà esibire nei maggiori festival.

Basta poco per unire le persone, la musica fatta con una chitarra, un microfono, una cassa, tanta passione e voglia di cantare… Questa è l’arte dell’artista di strada.

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