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Valentina Parisse: “Quest’estate deve prevalere il cuore”

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Valentina Parisse è tornata regalandoci un assaggio d’estate con il suo nuovo singolo Animali. Ieri ho scambiato quattro chiacchiere con lei in occasione della sua esibizione questa sera sul palco del concertone di Radio Italia a Milano in Piazza Duomo. Parola d’ordine per quest’estate? Cuore, abbracci e voglia di vivere.

Direi di partire subito dal tuo ultimo singolo “Animali“, da che necessità comunicativa nasce?

“É bellissima la parola che hai usato, necessità. Parte dalla necessità di chiedersi dov’è il confine tra quelli che sono i sentimenti più oscuri e quelli che invece sono guidati dalla ragione, da sentimenti più belli e nobili. questa è la riflessione. Ovviamente, proprio perché hai usato la parola necessità sono brani che partono dalla mia voglia di interrogarmi e ovviamente anche dal mio vissuto”.

Nella vita, nelle scelte di tutti i giorni, segui più testa o cuore?

“Ogni volta è molto difficile. Il mio percorso artistico può dimostrarlo, penso di essere una persona che tende a seguire il cuore. Molto difficilmente riesco ad usare la testa in situazioni dove ci sono in ballo i sentimenti per esempio… Mi è davvero molto difficile. Devo anche dirti che mi fa anche paura. Ieri leggevo un po’ di articoli mentre ero in viaggio per arrivare a Milano e a me fa un po’ paura quando non si riesce a far prevalere il cuore, anche in quello che stiamo vivendo in questi giorni. Se vuoi Animali è nata anche un po’ per questo… Vediamo delle immagini scioccanti! Ormai noi siamo tutti connessi, non c’è nemmeno distacco temporale, queste cose stanno succedendo adesso e davvero a volte mi fa paura che non si riesca a far prevalere il cuore”.

Torno al brano, che nella produzione vede lo zampino di Takagi & Ketra, com’è stato lavorare con loro?

“Bellissimo, è una squadra pazzesca! Leo ha la mia stima da sempre, peraltro siamo tutti e due romani quindi giochiamo sullo stesso territorio, condividiamo questo amore per Roma e a volte anche un po’ di rammarico per com’è e come potrebbe essere. Poi Takagi & Ketra… Noi siamo stati gli attaccanti e loro gli altri centravanti che hanno fatto goal”.

Finalmente domani ci ritroviamo, dopo due anni di stop, tutti assieme in Piazza Duomo per il concertone di Radio Italia. Tu presenterai il brano proprio su quel palco, come ti senti?

“Quante ore abbiamo? (ride ndr) Bellissimo, fotonico! Arriviamo da un periodo dove per noi è stata durissima, per me in particolar modo. Parlavo con un tuo collega qualche giorno fa sul discorso dello streaming dei live, io non sono assolutamente una fan del live in remoto. Per me il live è live, la parola stessa lo dice, va vissuta insieme ed è un’esperienza incredibile. I concerti li fanno anche le persone che cantano lì con te, ti danno l’energia necessaria per poi restituirla, è uno scambio bellissimo. La musica ogni volta sui palchi si rigenera, prende colori nuovi. Io non vedo l’ora! Le prove ieri mattina sono state bellissima… Figurati poi, io da romana cantare ai piedi del Duomo è un’emozione grande e anche una grandissima gioia”.

Sul palco si scambieranno tantissimi artisti, c’è qualcuno che non vedi l’ora di sentire?

“Tutti! Sarebbe difficile farti un nome. Da donna, ovviamente, faccio il tifo per le donne. Sono strafelice, da qui si potrebbe aprire il tema immenso delle donne del quale si parla ma mai abbastanza, quindi in primis faccio il tifo per le quote rose di questa bellissima manifestazione. Per me sarà davvero una ripartenza ufficiale, l’anno scorso è stata una ripartenzina, l’estate scorsa abbiamo fatto le prove tecniche, un soundcheck. Mi auguro che per tutti sia un salutarsi prima di partire per i live”.

Torniamo appunto all’estate scorsa, a quando hai pubblicato Estate Killer. Cos’è cambiato da allora?

“Se ho trovato il killer? (ride ndr) Cambia molto e lo si avverte. Io l’anno scorso in quella canzone parlavo un po’ di questi distacchi forzati. L’estate è un po’ amara a volte, con questa sua bellezza che ti fa quasi “male”… Porta con sé tanta bellezza e anche nostalgia, un pochino di saudade come direbbero in Brasile. Credo che quest’anno ci siano tutti i presupposti perché possa essere un’estate migliore. La musica è la nostra ancora di salvezza, io mi ci sono aggrappata con tutta me stessa l’anno scorso, gli anni precedenti e fin dove ricordo. Per me è sempre stato un motivo per sentirmi libera, per potermi esprimere, per condividere le mie paure di ragazza e di donna oggi e anche le mie gioie”.

Anche se me lo hai già un po’ anticipato, cosa ti aspetti da quest’estate che ormai sembra già iniziata? Con Animali ce ne hai dato un assaggio in musica.

“Per le temperature sicuramente è iniziata (ride ndr). Mi aspetto di abbracciarci come dico nella canzone: “Stiamoci addosso“, seguendo sempre tutti i protocolli che dobbiamo seguire! Io chiedo sempre “Posso abbracciarti?” e quando mi dicono sì per me è fantastico! Dev’essere un’estate di festa dove deve prevalere il cuore. La testa ha prevalso abbastanza, adesso devono prevalere la gioia e la voglia di vivere, la voglia di fare festa, di abbracciarsi e di stare molto uniti e vicini”.

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