Stranger Things: torna il fenomeno che ci tiene incollati alla tv dal 2016

A distanza di tre anni dall’ultima stagione, Stranger Things sta per tornare con il suo quarto capitolo. I Duffer Brothers, creatori della serie tv targata Netflix, promettono che sarà ancora più spettacolare.
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Abbiamo aspettato questo momento con impazienza, per ben tre lunghissimi anni. Stranger Things, la serie targata Netflix nata dal genio creativo dei Duffer Brothers, sta per tornare sul piccolo schermo con la sua quarta stagione, la penultima per l’esattezza. L’appuntamento è previsto proprio per domani, venerdì 27 maggio. Purtroppo il quinto capitolo delle avventure di Mike, Dustin, Lucas, Will e Undici, sarà proprio l’ultimo, ma perchè tanta fretta? Meglio non pensarci e gustarci tutto quello che ci attende a partire dal trailer ufficiale della nuova stagione, che potete vedere qui sotto.

Stranger Things, un piccolo cult nell’era dello streaming

Fin dalla sua comparsa su Netflix, Stranger Things è diventato un vero fenomeno di massa, coinvolgendi grandi e piccini in tutto il mondo. Per chi avesse avuto il piacere di vederla, la serie è ambientata negli anni ’80 in una piccola città rurale dell’Indiana, Hawkins, e segue le vicende legate alla scomparsa di un bambino di nome Will Byers (Noah Schnapp). In contemporanea alla misteriosa sparizione di Will, arriva in città una bambina dotata di straordinari poteri telecinetici: Undici (Millie Bobby Brown). I migliori amici di Will, Mike (Finn Wolfhard), Dustin (Gaten Matarazzo) e Lucas (Caleb McLaughlin), si mettono sulle sue tracce e con l’aiuto della bambina, ribattezzata amichevolmente “Undi”, riescono a risalire ad un laboratorio segreto che risulta essere la causa della scomparsa del povero Will.

Quasi tutti gli eventi che accadono nel corso della serie sono strettamente connessi al Sottosopra, un’oscura dimensione parallela al nostro mondo, nella quale vivono diverse creature ribattezzate Demogorgoni, proprio come i Signori dei Demoni del popolare gioco da tavolo “Dungeons & Dragons“. Sono proprio gli oggetti, i look e le abitudini tipiche degli anni ’80 ad aver conquistato l’opinione pubblica. Dopotutto, come confermato dagli stessi Matt e Ross Duffer, Stranger Things vuole essere un omaggio ai classici della letteratura fantastica e del cinema dell’epoca nella quale sono cresciuti: dai romanzi horror di Stephen King ad “E.T. – l’extraterrestre” di Steven Spielberg a “La cosa” di John Carpenter, senza contare Prisoners (che ruota proprio attorno alle ricerche di un bambino scomparso) al progetto MKULTRA, “Stand by Me – Ricordo di un’estate” (basato sul romanzo breve “The Corpse” sempre di King), “Nightmare – Dal profondo della notte“, “Aliens” di James Cameron, e gli amatissimi “Goonies“, nei quali rivediamo sicuramente i nostri protagonisti.

Ci credereste se vi dicessimo che il progetto, prima di approdare a Netflix, era stato rifiutato numerose volte? Nonostante la prima stagione fosse stata concepita in maniera autoconclusiva, quindi come se si trattasse di un vero e proprio film, il suo successo senza prcedenti ha spinto la società di distribuzione statunitense a farne una vera e propria macchina da guerra nell’era dello streaming.

Una buona OST vuole la sua parte

La componente musicale è impresindibile da quella narrativa, perchè contribuisce a dettare i ritmi, i tempi e le sensazioni a caldo.

Attraverso l’utilizzo dei brani di artisti di punta dell’epoca, come i The Police, i Joy Division, i Toto, i The Clash, le Bangles, Peter Gabriel Duran Duran per citarne alcuni, è riuscita a suscitare una forte nostalgia per il passato, unendo spettatori cresciuti in quell’epoca e spettatori più giovani e probabilmente meno propensi ad ascoltare un genere poco affine ai loro gusti musicali. Matt Ross Duffer dichiararono in un’intervista a tal proposito: “Abbiamo tanta nostalgia e affetto per quel periodo. Volevamo portare in televisione qualcosa che fosse ispirato ai film classici e alla musica che abbiamo amato nella nostra giovinezza. Per noi queste storie sono particolarmente affascinanti ed evocative, perché esplorano il luogo magico dove l’ordinario e lo straordinario si confondono. Eravamo ragazzi normali che crescevano nei sobborghi della Carolina del Nord, giocando a Dungeons and Dragons con i nostri amici secchioni. Con Stranger Things vogliamo riproporre quelle sensazioni, farle rivivere a chi è cresciuto con quei film e farle scoprire a un’intera nuova generazione.”

Merita una menzione speciale anche la sigla di Stranger Things. I compositori Michael Stein Kyle Dixton, responsabili dei tre volumi in cui si articola la colonna sonora principale (è stato confermato che abbiano lavorato anche al quarto capitolo di questo mini kolossal televisivo), hanno saputo riflettere l’essenza e lo spirito della storia attraverso un suono cupo, sinistro e quasi misterioso.

Cosa aspettarci dalla quarta stagione?

Sono passati sei mesi dalla battaglia di Starcourt che ha seminato terrore e distruzione in quel di Hawkins durante le celebrazioni per il 4 luglio. Mentre i nostri protagonisti affrontano le conseguenze di tutto quello che successo, essere adolescenti e per la prima volta separati in due cittadine diverse, non li aiuta. La guest star della nuova stagione sarà Freddy Krueger in persona, Robert Englund. Nella serie interpreterà Victor Creel, imprigionato in un ospedale psichiatrico da quando la sua famiglia è stata violentemente assassinata negli anni Cinquanta.

Si aggiungono al cast anche Jamie Campbell Bower, che interpreterà Peter Ballard, un inserviente dell’ospedale psichiatrico al centro della nuova stagione; Eduardo Franco vestirà i panni di Argyle, fattorino delle pizze e nuovo amico di Jonathan; Sherman Augustus nei panni del Colonnello Sullivan e ancora Tom Wlaschiha, Regina Ting Chen, Grace Van Dien, Mason Dye, Nikola Djuricko, Amybeth McNulty (Anne Shirley in “Anne With An E“) e Myles Truitt.

Per tutti i fan della serie, non perdetevi Stranger Things 4 in anteprima stasera, alle ore 21:30, in Piazza Duomo a Milano. Verrà trasmesso il primo episodio integralmente e il nostro consiglio è quello di approfittarne e guardarlo prima di tutti 😉

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