É passato quasi un anno dalla scomparsa di Michele Merlo, cantautore sognatore dall’anima fragile e un romantico ribelle. Da oggi la sua inedita “Farfalle” è anche nostra ed è un grido pieno di emozioni: un inno a chi è fragile e non deve aver paura di essere una farfalla.
Michele Merlo, cantautore classe 1993, si è spento l’anno scorso all’ospedale di Bologna a causa di una leucemia fulminante. Aveva partecipato ad X Factor e anche ad Amici, lì era riuscito a farsi amare dal pubblico sia come artista ma soprattutto come persona. Mike Bird (perché così si era presentato nella scuola di Maria) sapeva di essere fragile e non se ne vergognava, introverso, buono come il pane e sempre pronto a dire la sua.
“Sono una persona con tante difficoltà, sono molto fragile, molto introverso, con un carattere duro, a tratti arrogante, ma in realtà è una corazza che un po’ mi sono imposto perché, alla fine, anche un topolino, se lo metti con le spalle al muro, tira fuori un coltello, quindi non è mai stato per atteggiarmi da prepotente“. Così si descriveva lui stesso e questa fragilità l’ha raccontata nell’inedito Farfalle che da oggi, 27 maggio, è anche di tutti noi e ci arriva dritto e forte al cuore come una pugnalata. Arriva forte a chi gli voleva bene, arriva forte a chi lo ammirava, arriva forte a chi la sua musica la usava come cura alle proprie ferite sentendosi capito, arriva forte a tutte le farfalle che si credono elefanti o supereroi e arriva ai sognatori che ci credono sempre, proprio come faceva lui.
“Conto le giornate a ricordarmi come è fatto un sorriso, ma è dentro un pugno che io tengo questo sogno, è fatto di carta ma sa spostare tutto il mondo, adesso gridano il mio nome. Un romantico ribelle fanno uscire dai miei tagli centinaia di farfalle”
Un romantico ribelle, così si definiva e così ci piace ricordarlo. Romantico fin dal suo primo singolo “Tutto Per Me” che ha pubblicato nel 2018 fino ad arrivare, finalmente, al suo primo album pubblicato nel 2020 intitolato Cuori Stupidi. Michele si era messo a nudo, a partire dai testi tutti in italiano (novità assoluta per lui). Vorrei Proteggerti Dal Mondo, Credici Sempre, Andrà Tutto Bene, si diceva così Michele, nonostante vivesse in un profondo dolore riusciva a dirsi che andrà tutto bene riversando questo grido di rabbia e speranza nelle sue poesie, poesie che hanno dato una spinta di coraggio a tutti coloro che le ascoltavano e le ascoltano ancora di più oggi ricordando un ragazzo come tutti.
Quel ragazzo però aveva una penna e un talento che usava per dar voce ai disagi di altre centinaia di sognatori malinconici come lui… La voce di un ragazzo che aveva altre centinaia di cose da dire che si è spenta troppo presto, un grido di aiuto incenerito da una malattia fulminante.
Aveva anche scritto un libro, con lo stesso titolo dell’unico album ufficiale che è riuscito a presentare al mondo. Cuori Stupidi. Una notte può cambiare tutto, dei ragazzi con il mondo in mano, tanto sogni e un futuro già scritto nei loro cuori.
«L’essere burrascoso fa parte della mia vita, da sempre. Credo che “la verità” degli artisti non arrivi solo tramite le canzoni ma anche gli atteggiamenti, i messaggi, quello che comunichi a chi ti ascolta. E io sono sempre stato vero, con tutti i pro e i contro del caso» così raccontava di lui, un lato che poteva non piacere a tutti ma che è sempre stato apprezzabile. Un lato di lui che lo ha portato ad avere degli scontri, durante la fase serale del programma di Amici, con il suo coach Morgan che abbandonò il talent lasciando spazio a Emma con cui si è instaurato un rapporto di rispetto reciproco senza precedenti.
Il prossimo 6 giugno a Rosà, in provincia di Vicenza, si terrà l’evento benefico Michele Tra Le Righe. Una partita di calcio tra Play2Give e l’associazione Romantico Ribelle creata dai genitori del cantante. L’incasso della raccolta fondi sarà devoluto alla Fondazione Città della Speranza Onlus per sostenere i progetti di ricerca ed assistenza alle malattie pediatriche.
Farfalle doveva essere il primo passo verso l’inizio di un nuovo capitolo artistico di Michele Merlo che purtroppo non potrà mai vedere la luce come Michele avrebbe voluto, in modo perfetto senza neanche una parola o una nota fuori posto sotto al suo occhio perfezionista e attento.