Clint Eastwood compie oggi, 31 maggio, la bellezza di 92 anni. Viene spontaneo chiedersi quale sia stato il desiderio espresso nel soffiare sulle candeline dopo una vita così intensa come quella vissuta dal celebre attore. Nell’immaginario comune italiano il suo nome è fortemente associato ai film Western degli anni Sessanta.
La sua carriera inizia in America dove prende parte alla pellicola “La vendetta del mostro” (1955) di Jack Arnold. Interpreta un ruolo marginale tantoché il suo nome non compare nemmeno nei titoli di coda. Gli anni successivi accetta una dopo l’altra differenti parti minori. Il successo stenta ad arrivare ma quantomeno insegue il suo sogno continuando a recitare seppur in ruoli di scarsa importanza.
La prima volta in cui interpreta il protagonista è per la serie televisiva “Gli uomini della prateria”. Nasce in lui l’esigenza di andare in Europa cercando la sua fortuna. Il preteso è l’annuncio per un film a tema Western con una sceneggiatura ispirata alla famosa pellicola “La sfida del samurai” di Akira Kurosawa. Così decide di partire e andare incontro al suo fortunato destino: il provino ha esito positivo.
Clint Eastwood esordisce in Italia nella nota “Trilogia del dollaro” di Sergio Leone, interpretando quello che viene definito come “L’uomo senza nome”. Con questa espressione si fa riferimento al fatto che nelle tre pellicole “Per un pugno di dollari”, “Per qualche dollaro in più” e “Il Buono, il brutto, il cattivo”, l’attore interpreta un personaggio dalle caratteristiche comuni (la mimica e gli abiti sono infatti gli stessi per tutti e tre i film).
E se oggi Clint Eastwood è quello che è, il merito del suo successo forse è tutto di Sergio Leone che per primo credette nel suo potenziale e lo volle come suo attore. Egli stesso in più di un’occasione si è domandato come sarebbe stata la sua vita se non fosse venuto in Italia e non si fosse unito alla troupe di Leone. Per fortuna però tutto è andato per il meglio e oggi il mondo del cinema può vantare nel novero degli attori e registi più importanti anche il suo nome.
Se nella nostra penisola, dopo la partecipazione alla Trilogia era acclamato da un ampio pubblico, oltre oceano faticò a trovare la fama. In America era tacciato di essere un attore marginale e il suo successo in Italia veniva quasi del tutto ignorato in quanto mal considerato. La produzione di film western italiana è stata infatti per anni screditata agli occhi del pubblico internazionale. Questi film rientravano sotto la categoria di “Spaghetti Western” e vennero per molto tempo ignorati dalla critica straniera. È solo dopo la rivalutazione del “Western all’italiana” che venne riconosciuto il talento di Eastwood (e anche quello di Sergio Leone nel ruolo di regista). Da quel momento in poi il successo arrivò anche negli States ed Eastwood avviò definitivamente la sua carriera da attore.
Nella sua vita però non si è limitato solo a stare davanti a una cinepresa, bensì nel 1968 ha scelto di mettersi dall’altra parte aprendo la sua casa di produzione cinematografica, “Malpaso Productions”. Da quel momento in poi svolgerà sia il ruolo di attore che di regista per numerose e celebri pellicole.
Per quanto riguarda i film curati da Eastwood ricordiamo titoli come “Bird”, “Gli spietati”, che nel 1993 vinse quattro Premi Oscar, tra cui quello per la miglior regia, “Un mondo perfetto”, “I ponti di Madison County” (in cui recita anche), “Mezzanotte nel giardino del bene e del male”. Eastwood vince il suo secondo Oscar per la miglior regia nel 2005 con il film “Million Dollar Baby”. Nella sua carriera è stato inoltre insignito di un premio César, sei Golden Globe, ben quattro David di Donatello e del Premio Oscar alla memoria “Irving G. Thalberg”

Gli anni più recenti lo hanno visto dirigere film come “Sully” in cui recita uno splendido Tom Hanks nel ruolo di protagonista e ancora “Ore 15:17 – Attacco al treno”. Come attore invece ha ricoperto il ruolo di un anziano uomo che accetta come lavoro di guidare fino in Messico trasportando a sua insaputa un grande carico di droga. Il titolo di questa pellicola “Il corriere – The Mule”. L’ultimo lavoro a cui ha preso parte nel ruolo di regista e attore è “Cry Macho – Ritorno a casa”, in cui si racconta la storia di un ex star del rodeo che accetta di riportare a casa dal Messico un giovane ragazzo.
In sintesi, oggi è il compleanno di una delle più grandi star del cinema internazionale e a noi non resta altroché fargli i migliori auguri !