Buona Festa della Repubblica! Il 2 giugno 1946, l’Italia scriveva una delle sue pagine più importanti della sua storia attraverso un referendum sulla forma istituzionale dello Stato. Il voto popolare portò alla nascita della Repubblica e all’elezione di un’Assemblea Costituente, al termine di un processo di transizione post-bellico che aveva comportato grande instabilità politica, sociale ed economica. Il paese si trovava spaccato in due e per la prima volta anche le donne italiane erano state convocate alle urne per scegliere se supportare la nuova Repubblica o continuare con la tradizonale e conservatrice Monarchia. Venne anche redetta una nuova Carta Costituzionale, per dimenticare il terribile ventennio di dittatura fascista e la piaga del nazismo.

Jovanotti omaggia la Festa della Repubblica
A settantasei anni di distanza da quel momento, sono tante le iniziative messe in atto per celebrare il valore storico, sociale e culturale di questa ricorrenza che ha cambiato profondamente l’Italia. Jovanotti, per esempio, ha deciso di omaggiare il Bel Paese rilasciando il singolo “Alla Salute” nelle vesti di un film, con la direzione di uno dei più importanti registi della scena musicale italiana: Giacomo Triglia. Il videoclip, girato interamente in Calabria, tra Gerace e Scilla, si fa portvoce di unione e libertà, i due capisaldi che uniscono il popolo italiano in occasione della Festa della Repubblica.
Nel videoclip, troviamo tanti riferimenti alla cinematografia italiana che ha accompagnato Lorenzo sin dalla sua adolescenza, come “Il bisbetico domato” (nella scena della spremitura dell’uva) e “Novecento” di Bernardo Bertolucci (nella scena delle bandiere). Per l’occasione, il Jova Nazionale non si è fatto mancare nulla, scegliendo di farsi accompagnare in quest’avventura dal cantante, produttore e DJ tedesco Shantel. La scena pop italiana si fonde con l’elettronica più sperimentale e il risultato è una commistione e contaminazione di generi, sound, ritmi e pulsioni perfette per rappresentare lo spirito di festa di cui abbiano fortemente bisogno.
Per raccontare al meglio il pezzo, Jovanotti stesso ha dichiarato che vuole essere «Un brindisi e un augurio. Un treno che viaggia verso tempi migliori ma non dimentica da dove è partito e le stazioni che via via attraversa. Dentro c’è tanta di quella vita e tanta di quella musica ascoltata, vissuta, masticata e sentita, che quando l’ho scritta ho avuto l’impressione che già esistesse e che a me spettasse solo di registrarla. È una danza sfrenata e alcolica, uno sfogo necessario e pagano. La sonorità è mediterranea della sponda est e ha visto la luce tra Atene, Cortona, Düsseldorf e Istanbul, con un ensemble di musicisti formidabili immersi nella tradizione delle diaspore europee.”
Se ci spostiamo in un luogo più istituzionale, il compito di intrattenere gli spettatori a casa in occasione della Festa della Repubblica, passerà nelle mani della musica classica. Più precisamente, dal Salone dei Corazzieri del Palazzo del Quirinale, il Maestro Myung-Whung Chung dirigerà l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia nel concerto in onda in replica questa sera alle 21.15 su Rai 5. Sarà previsto anche l’”Intermezzo da Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni e la “Sinfonia N.3 in Mi Bemolle Maggiore Op. 55 “Eroica” di Ludwig van Beethoven.

Ad interpretare l’Inno d’Italia dai Fori Imperiali di Roma, durante l’annuale parata per la Festa della Repubblica, ci penserà Il Volo. Il trio operatic-pop composto da Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone, era già stato protagonista de “Il Canto degli Italiani” dall’era di Verona nel 2021.
Infine, intorno alle 9:15, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella renderà omaggio al Milite Ignoto, con la deposizione di una corona d’alloro corredata di nastro tricolore in prossimità dell’Altare della Patria. Contemporaneamente si terrà uno dei momenti più belli di tutta la cerimonia: il sorvolo delle Frecce Tricolori sul cielo della Capitale. Prenderà successivamente il via la tradizionale parata militare, quando sfileranno oltre cinquemila uomini e donne tra personale militare e civile, oltre a 170 cavalli e 22 elicotteri e mezzi pesanti.