Ciao Luigi, come stai?
“Ciao, io sto bene, molto bene, sto facendo quello che mi piace.”
È da poco finito Amici, è stato un lungo percorso che per un ragazzo cosi giovane, per quanto preparato, cambi un po’ la vita, e per certi versi accelera la maturità. In cosa aspetto pensi di essere cresciuto maggiormente?
“Sicuramente il lato musicale ed umano, sono due aspetti, sul lato musicale vivi di musica ogni giorni, pensi ogni giorno cresci davvero tanto, almeno io personalmente mi sento più consapevole di alcune cose e più consapevole anche sul lato umano di tante altre cose perché vivi delle emozioni che fuori solitamente non vivi oppure non ci fai caso e invece è molto più importante dare caso a delle piccole emozioni o in generale anche alle grandi e viverle davvero e lasciarle andare via, questa è una cosa che ho imparato lì dentro anche in generale, poi non mi lascio mai andare, non sono il tipo che parla di se, sono un tipo un po’ così e lì dentro ho imparato a vivermi le cose, a stare bene con me stesso”
“Sono un tipo un po’ così” mi piace molto
“Non mi so definire”
Se ti chiedessi di fotografare i momenti che ti hanno emozionato di più e che non ti hanno fatto sentire “Un tipo un po’ così” quali sono stati in questo lungo percorso?
“Sai è una bella domanda questa, io in generale ho cercato di vivermi tutto tranquillamente, quindi in realtà ti dovrei fare un video enorme di foto, un album fotografico di qualsiasi momento lì dentro , perché in ogni momento c’era sempre da imparare qualcosa, anche è molto mascherato a volte però ci sono sempre le piccole cose che puoi imparare quindi poi fondamentalmente ti devo fare un album fotografico di tutti i momenti li dentro e poi te lo mando, poi però forse in particolare il mio rapporto con i miei è stato quello che poi maggiormente mi ha fatto capire alcune cose, quello tanto e poi le chiacchierate con Maria sono stati i momenti che forse dovrei fare più foto.”
Anche perché quando le riguarderai forse fra una decina d’anni riuscirai a metabolizzare quello che è stato il tuo percorso e quello che è stata una passione che è diventata un mestiere quindi una cosa bellissima
“Si, il sogno di una vita fondamentalmente da quando ero piccolino ad oggi .”
Il sogno di una vita che però poteva non iniziare perché non volevi partecipare ai casting di Amici e invece adesso ne esci vincitore, cosa ti bloccava?
“Beh sai non mi sentivo pronto per questo passo grande, perché comunque è un grande passo, quindi non mi sentivo pienamente pronto a fare, dicevo “no, forse non sono pronto, no devo aspettare, o magari non vado bene” tutte quelle insicurezze che poi ho sempre e ho sempre mantenuto però mi ha aiutato questa cosa, mi ha aiutato un sacco perché fondamentalmente, fortunatamente è andata bene.”
Che cosa diresti a tutti i ragazzi indecisi come lo eri tu?
“Diciamo che io non posso dire ai ragazzi “fate le cose e lasciatevi andare” perché io non lo faccio quindi fondamentalmente direi “aspettate il momento giusto ma non aspettate troppo il momento giusto, perché se aspettate troppo rischiate che vada via” infatti io quando poi ho partecipato non ero del tutto pronto però ho detto “proviamo” ho aspettato tipo tre anni prima di provare quindi in realtà è stata una bella attesa però n’è valsa la pena, ovviamente devi stare bene, non puoi pensare di andare lì, pensando di non stare bene con te stesso, quello no, quindi “aspettate il momento giusto ma dovete stare bene con voi stessi”
Oggi esce il tuo primo Ep “Stangis “ immagino che ci sia dell’emozione. Sarà banale forse come domanda, ma sono curioso di sapere quale sia il pezzo a cui sei più affezionato.
“Particolarmente affezionato si, è “Riflessi” che è la traccia che esce con l’EP ed è un pezzo in realtà chitarra e voce, registrato live nello studio del serale di Amici e questo pezzo io me lo porto da tempo perché sono entrato ad Amici con questo pezzo, quello là sono io, cioè questa idea di Jeff Buckley mischiata al rock anni ’60 però è un pezzo chitarra e voce, è Luigi vero e proprio com’è nato e che racconta di un amore folle passato”
I segnali che si sta percorrendo un giusto percorso si vedono anche dai gesti, abbiamo un amico in comune, Enrico Nigiotti che ha scritto “Tondo” e ha deciso di donartela perché ammira la tua forte capacità interpretativa. Tu se decidessi di scrivere un brano per qualcuno a chi lo faresti interpretare?
“bella domanda, io fondamentalmente non ho mai scritto per altri, è una domanda tostissima, forse, sai che mi viene difficile dirtene anche solo uno perché avendo questa roba del fatto che scrivo tanto di getto le robe, spesso e volentieri mie, dare un pezzo è una roba che ti dico “uh mi piange il cuore, sto dando via un mio brano” sai me la vivo molto personale sopratutto la scrittura dei pezzi quindi cavolo che domanda, forse ti direi per ora nessuno, forse più in là magari ti potrei rispondere però per ora me li tengo per me.”
Magari ne fai una tu per Enrico così fate pari.
“Ecco si, ma magari”

Al tuo ingresso avevi 30k su IG, una crescita costante che ti ha portato al 15 maggio, finale di amici a 300K, e ora quasi mezzo milione di follower. Le persone si stanno affezionando a te e al tuo modo di essere, ti senti la responsabilità di essere un modello per moltissimi della zen generation?
“Si, se la vogliamo chiamare responsabilità diciamo che c’è effettivamente qualcosa, io fondamentalmente cerco di portare un po’ di gioia quando posso o in generale cercare di far distrarre chi magari ha bisogno di essere distratto, è una responsabilità particolare perché sai responsabilità è una parola molto forte, quindi più che responsabilità io ti direi: c’è questa forma particolare di responsabilità ma io me la vivo tranquillamente, sono sempre me stesso e cerco di lanciare dei messaggi giusti e positivi per quanto io magari possa pensare messaggi giusti e positivi, il rispetto per me è una cosa fondamentale ed io cerco di esprimere questo, è bello poter dire qualcosa ed essere ascoltato da tante persone ed è giusto dire le cose giuste perché si può anche magari sfruttare male la situazione, io tipo non sono per niente social e questa cosa la devo migliorare un po’ però cerco di essere sempre me stesso infatti sul fattore social è un argomento che…”
In un momento così particolare della vita, perché è vero che tu eri all’interno di un percorso quello di Amici che è anche un po’ ovattato, però poi inevitabilmente ci si scontra con quella che è la realtà e in questo periodo l’impressione che ho io è che manchino un po’ di riferimenti. Quando si trovano dei riferimenti estremamente positivi, ed io credo che tu lo sia stato in tutto il percorso sia musicalmente che umanamente, è bello poter condividere con le persone che non sognano, o fanno fatica a sognare, i propri pensieri facendoli diventare anche loro, che poi è il principio delle canzoni.
“Si è quello lì, diciamo che cerco sempre di lasciare qualcosa all’interno delle canzoni e di non buttarle mai via così, si possono ancora cambiare le cose attraverso le canzoni, quello si può fare ancora ed io ci credo e ci provo, quindi io punto a fare questo, a cambiare le cose nel mio piccolo tramite le canzoni”
C’è stata una performance che avresti voluto far vedere al pubblico ma che purtroppo non ha trovato spazio?
“Sai che no? Ti spiego anche il perché, arrivato fino alla finalissima io le avevo scelte tutte quelle che volevo fare quindi effettivamente no, forse, no in realtà le ho fatte tutte, quasi tutte però quelle che mi piacevano di più in realtà le ho fatte tutte, quindi no”
Quindi sei contento..
“Io si!”
Qual è la cosa che reputi più bella successa durante il periodo della scuola, al di là della vittoria, perché immagino che li ha sbarellato..
“Si, lì no capivo niente, una cosa in particolare che mi ricorderò per sempre…mi ricorderò per sempre che nel pomeridiano avevo fatto come assegnazione “Per due che come noi” di Brunori Sas, quel pezzo lì mi ha un po’ cambiato il modo di vedere ed interpretare le canzoni, perché era un pezzo che sentivo davvero tanto ed avevo un po’ un blocco sotto certi aspetti e così quel pezzo mi ha fatto tipo stappare qualcosa nell’interno e lì ho capito come potevo lasciarmi andare un po’, tramite quel pezzo si..prima ero sempre un po’ filato”
Vedi come la musica cambia sempre in un attimo le cose?
“Si, anche i bei pezzi, “Per due che come noi” di Brunori in generale, stupendo. Sai che forse vorrei scrivere qualcosa per Brunori? Anche se come fai a scrivere, mi è venuto in mente ora
Sai già che concerti, nel momento in cui sarai libero, vorrai andare a vedere?
“Io spero di andare a vedere Brunori, quello sicuro, i Måneskin vorrei andarli a vedere, mi sa che c’erano anche i Guns a Firenze se non sbaglio, i Guns sono stati la mia adolescenza in realtà quindi vorrei andarli a vedere anche loro, tanta roba vorrei andare a vedere, ma in realtà qualsiasi cosa la vorrei andare a vedere ora, dopo tutti questi anni chiusi, mi andrei a vedere tutto, anche perché tutto ora secondo me è stupendo, qualsiasi cosa, questi due anni via, libero.”
Oggi parte un lungo instore. Che cosa ti piacerebbe ti dicessero le persone che incontrerai?
“Io vorrei semplicemente che cantassero insieme a me o comunque canticchiassero le mie canzoni tranquillamente. Sento già tanto calore dietro lo schermino di un telefono perché sono davvero tutti stupendi, sono davvero carinissimi tutti con me ed io cerco di esserlo con loro, nonostante non possa rispondere a tutti però diciamo che vorrei semplicemente che canticchiassero i miei pezzi”
GUARDA QUI LA VIDEO INTERVISTA
Questo il calendario con tutti gli appuntamenti dell’instare di Luigi Stangis:
- 3 giugno MARCIANISE (CE) h. 17:00 CC Campania – Mondadori Store
- 4 giugno ROMA h.15:00 Via Appia Nuova 51 – Mondadori Store
- 5 giugno REGGIO CALABRIA h.16:00 CC Porto Bolaro – Mondadori Store
- 8 giugno MILANO h.15:00 Piazza Duomo – Mondadori Store
- 10 giugno CAMPI BISENZIO (FI) h.17:00 CC i Gigli – Mondadori Store
- 11 giugno BOLOGNA h.15:00 CC Vialarga – Mondadori Store
- 12 giugno PADOVA h.15:00 Piazza Insurrezione 3 – Mondadori Store
- 13 giugno MARGHERA (VE) h.16:00 CC Nave De Vero – Mondadori Store
- 16 giugno BARI h. 16:00 CC Mongolfiera Santa Caterina
- 18 giugno STEZZANO (BG) h. 16:00 CC Le due Torri
- 19 giugno CATANIA h. 17:00 CC Katanè – Mondadori Store
- 20 giugno PALERMO h. 18:30 Libreria Flaccovio c/o San Lorenzo Mercato – Mondadori Store
- 21 giugno TORINO h. 17:00 Le Gru
- 22 giugno LA SPEZIA h. 17:00 CC Le Terrazze