Un festival definito “del talento straordinario”, e allora dato che qualche talento straordinario l’abbiamo intervistato , potevamo non parlarne. È con noi la direttrice del Nume Academy & Festival, Nahtalie Dentini.
Una violinista , e direttrice dell’accademia isola classica credo che sia in possesso dei mezzi per definire il Nume un Festival dal talento straordinario, no?
“Si diciamo che per fortuna questa definizione non deriva dalle mie capacità ma descrive ma piuttosto descrive un po’ lo spirito e gli ospiti che fanno parte del del Festival, quindi di straordinario…non è un aggettivo che viene da me insomma o dalla mia professionalità ma è collegato appunto agli artisti che sono in gioco e alla gente straordinaria che fa parte di questa settimana di musica”
Come sai bene, ogni tipo di festival ha le sue caratteristiche e i suoi punti di forza. Quali pensi saranno i vostri?
“Io penso che diamo un po’ una spolverata alla musica classica in generale perché in Italia c’è un po’ la concezione degli artisti comunque un po’ diciamo i soliti nomi, i soliti volti invece noi portiamo si i soliti nomi del panorama internazionale quindi gente assolutamente nella cresta dell’onda come il Quartetto Belcea che è uno dei quartetti più famosi al mondo ma anche questi ragazzi incredibili con un’energia pazzesca, vincitori di dischi, viaggiano moltissimo e sono insomma una ventata di aria fresca perché sono ragazzi normalissimi che però fanno un lavoro impegnativo come quello del musicista classico che non smetti mai di studiare però è una bellissima gioventù che infiammerà Cortona e quindi diciamo che c’è un po’ questo sguardo al passato e al presente ma sopratutto questa occhiata verso il futuro”

Quanto è importante oggi a tuo avviso dopo tutto quello che è successo essere visionari?
“Molto, molto perché in un qualche modo bisogna convincere le persone che sono forse un po’ disilluse quindi gli va proposta anche un’idea che fa innamorare quindi riaccendere anche la passione del pubblico perché alla fine questo lo facciamo per riavvicinare le persone a tutti i generei musicali, quindi certo che ci vuole essere visionari perché c’è anche molta competizione quindi per uscire e per far valere il tuo sogno devi comunque fare uno sforzo maggiore rispetto al passato”
Una cosa che mi è molto piaciuta nel leggere il comunicato, è il fatto che ci siano tante opportunità di confrontarsi con eccellenze della musica classica come il Quartetto Belcea, il violoncellista Alban Gerhardt e la violinista Stella Chen. Mi parli di queste masterclass aperte al pubblico, in modo da spiegare meglio che bella opportunità che state dando
“Si, ovviamente l’opportunità diretta la diamo agli studenti, li chiamiamo studenti ma non sono studenti, sono giovani professionisti insomma, con vincitori di concorsi internazionali, gente con una bella carriera, gente tosta insomma, quindi diciamo che è un’opportunità per questi giovani di avere uno scambio culturale ed artistico con questi “big”, questa ovviamente è un’accademia totalmente gratuita quindi questi ragazzi una volta che arrivano hanno tutto spesato, vitto e alloggio ed accesso alle masterclass e ovviamente questa è un’opportunità incredibile anche per il pubblico di sentire questo work in progress.
È bellissimo anche perché non si tratta di una scuola di bambini alle prime armi ma ad assistere alla lezione, sono quasi dei concerti quindi in questa ora si vede qual è il percorso di miglioramento, lo scambio, le risate le battute, i racconti di una vita, i confronti quindi uno scambio generazionale bellissimo, ovviamente aperto al pubblico perché è un po’ il cuore del progetto quindi ci teniamo che ci sia partecipazione e che si capisca che grosso lavoro che c’è dietro ad un concerto”

La parola d’ordine di questo festival da te diretto è meritocrazia. dovrebbe essere scontato, ma non è cosi. Nella tua esperienza di questi anni anche all’Accademia isola Classica , c’è stato qualche alunno che ha poi spiccato il volo e su cui avresti scommesso?
“Guarda abbiamo avuto l’onore di avere tantissimi musicisti giovani veramente incredibili però chiaramente da musicista si vede subito, bastano veramente pochi minuti per vedere il piglio, il talento.
Prima di tutto c’è un discorso sulla classica come anche per il discorso tecnico quindi proprio dei requisiti tecnici che sono molto molto evidenti, quindi purtroppo questo è uno scoglio enorme e per questo che è anche molto difficile suonare uno strumento, poi passato il livello tecnico ci rivolgiamo a dei ragazzi che per forza di cose se s’iscrivono ai nostri corsi devono essere di un livello veramente molto alto però si vedono le personalità, si vede la pulizia, la qualità, come in qualsiasi altro genere, si sente la differenza quando c’è veramente qualcuno che ha una carta in più che ha più colori nel suono, ha una raffinatezza di espressone molto ricca anche in brevissimo tempo e quindi si vede molto ed abbiamo avuto veramente tantissimi ragazzi che stanno avendo delle carriere incredibili.
Tra l’altro uno di questi sarà proprio con noi il 9 giugno, 3/4 settimane fa ha vinto dei concorsi più importati al mondo e lui è uno di questi 23 anni, raffinatissimo però giovane e veramente con un’energia pazzesca ed una bellissima persona, quindi ci sono tanti ragazzi in gamba”

Tu non sei nuova a cercare di mixare nella cultura delle persone più comuni musica arte , talento e lo dimostra anche il successo ottenuto con altri format da te realizzati, come quello dell’accademia. Qual è stato il più bel complimento ricevuto su queste edizioni in questi anni, e cosa ti piacerebbe si dicesse del Nume il 13 giugno ?
“Guarda il complimento più grande sono tutte le mail e lettere di ringraziamento degli studenti quando finiscono la settimana perché è veramente tutto pensato per avere un’esperienza vera e diretta quindi no corsi con tantissimi studenti, ognuno ha veramente uno spazio diretto con il professore quindi soltanto tre per professore quindi vuol dire che c’è proprio massima attenzione, un pianista sempre a disposizione, quando arrivano è tutto organizzato, mangiare, c’è questo ambiente familiare perché studenti, professori e staff si vedono una settimana sempre insieme.
Quando sono così grati di aver vissuto questa esperienza per me è la soddisfazione più grande e anche quando artisti grandissimi ci hanno fatto i complimenti per lo spirito puro e non competitivo, il livello altissimo e vogliono tornare, diciamo che li custodisco molto gelosamente questi successi.
È bello, davvero guarda è un bellissimo ambiente e molto puro, si parla veramente di musica.”

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