Il mondo si divide in due categorie: chi riesce a lavorare e studiare con la musica e chi invece necessita del più rigoroso silenzio. Indipendentemente dalle attitudini personali di ciascuno, ci siamo chiesti se effettivamente ci sia una correlazione tra il livello di concentrazione e la musica. Del resto, chi opera con le cuffiette nelle orecchie deve aver per forza dei benefici da questa pratica.

La musica può essere un espediente per isolarsi dai contesti particolarmente rumorosi e focalizzarsi solo sui propri pensieri e su quello che si sta facendo. Di contro per alcuni c’è il rischio invece di lasciarsi coinvolgere troppo dal ritmo e finire con il distrarsi sulle note dei propri artisti preferiti. Nonostante ciò, è stato dimostrato scientificamente che una buona base musicale con le giuste tonalità aumenta la laboriosità dell’individuo.

Sembrerebbe che per lo studio delle lingue specialmente la musica possa giocare un ruolo chiave. La studiosa de Groot ha condotto degli esperimenti scientifici sottoponendo a verifiche studenti che si erano preparati con o senza sottofondo musicale. Il risultato ha portato a constatare che coloro che avevano preparato il test ascoltando musica classica raggiungevano risultati migliori rispetto a chi aveva studiato nel silenzio più rigoroso. In realtà con gli anni si è compreso che studiare con la musica non sia qualcosa per tutti. E Soprattutto il sottofondo musicale non può e non deve essere utilizzato in tutte le fasi di studio.

Nel processo dell’apprendimento ci sono differenti situazioni che lo studente si trova a dover gestire. Come primo step si deve leggere il materiale che servirà per l’esame o per la verifica. In questo momento iniziale ascoltare musica aiuta ad acquisire più velocemente il contenuto del testo. Invece quando bisogna ripetere l’argomento, l’elemento musicale risulta disturbante e non necessario.

studio

Oltre che per gli studenti, la musica può essere una valida alleata per gli sportivi. Quante volte abbiamo visto a bordo pista o campo immagini di atleti che durante il riscaldamento hanno su le cuffiette con la musica per rilassarsi e concentrarsi.

Ogni ritmo e ogni genere musicale influenzano in maniera differente le risposte psicofisiche del nostro corpo. La musica classica, per esempio, aiuta a ridurre lo stress e il dolore; i brani più ritmati invece migliorano l’umore e aumentano la motivazione, di conseguenza ci percepiamo più attivi e produttivi.

Hanno un’influenza anche le canzoni con le parole, soprattutto se nella stessa lingua di chi ascolta. Nello specifico potrebbero deconcentrare. Per un parlante italiano sarà fonte di distrazione maggiore ascoltare musica con un testo in italiano rispetto a sentire qualcosa in inglese per esempio.

Un’altra dinamica che bisogna prendere in considerazione è il fatto che ogni canzone comporta una risposta emotiva da parte di chi ascolta. Ecco allora che certi testi fanno riaffiorare sensazioni passate e il rischio di trovarsi in balia dei propri sentimenti e di conseguenza distrarsi è elevato.

Su Spotify si possono trovare centinaia di playlist realizzate al fine di stimolare al meglio la concentrazione. L’ingrediente fondamentale di queste playlist sta nel fatto che la scelta dei brani ricade quasi sempre sulla musica classica. In alternativa funzionano anche i rumori della natura. Lavorare con degli uccellini o con il rumore del mare in sottofondo aiuta a isolarsi dall’ambiente e ad essere più produttivi.

Se invece volete cimentarvi nella creazione della vostra playlist per lo studio e il lavoro, vi diamo qualche dritta da seguire. Sconsigliati i brani di rock and roll ed heavy metal, la carica adrenalinica che comportano è eccessiva e potrebbe avere l’effetto opposto. Attenzione anche a mettere in cuffia le proprie canzoni preferite, il rischio di finire a fantasticare e a cantare è troppo alto. Optate invece per melodie rilassanti, poco elaborate e possibilmente senza parole.

Insomma che dobbiate preparare la maturità o gli esami universitari o dedicarvi ad un lavoro in cui serve la massima concentrazione, con il giusto sottofondo la vostra performance sarà migliore. Soprattutto in quelle giornate in cui dovreste studiare ma non ne avete assolutamente voglia, la musica diventerà il vostro migliore alleato. Provare per credere!