Oggi esce “Non Siamo Soli” il primo EP di Alex Wyse, per l’occasione ci siamo fatti una lunga chiacchierata con lui nella quale ci ha raccontato la sua esperienza ad Amici e non solo..

Questa è una domanda che amo fare a tutti voi che siete da poco usciti dal talent dopo 9 mesi dentro la casetta. Come stai? 

Tutto bene a parte i nove mesi, ma in realtà quei 9 mesi ti formano tantissimo, ovviamente lì dentro a volte vorresti uscire un attimo e vedere gli amici però mi hanno aiutato tantissimo, a parte ovviamente il trampolino, per adesso siamo diciamo al pubblico mentre prima non lo conoscevamo, io non sapevo cosa fosse, lì mi hanno aiutato a capire tutto, come funziona, capire come lasciarmi andare davanti al pubblico stesso e non nascondermi

È  stato un lungo percorso che per un ragazzo cosi giovane, per quanto preparato, cambi un po’ la vita, e per certi versi accelera la maturità. In cosa aspetto pensi di essere cresciuto maggiormente?

Sicuramente la consapevolezza su quello che sono in realtà e neanche su quello che posso fare perché quello va un po’ a seconda i quello che sei secondo me, semplicemente molta più consapevolezza sia sul palco che con le presone, io sono sempre stato una persona molto riservata quindi anche semplicemente relazionarmi con le altre persone è sempre stata come se avessi sempre un muro, diciamo Amici mi ha aiutato a cercare di non solo capire le persone ma magari anche di aiutare o avere la conversazione magari un po’ più lunga del “Ciao, come stai?” “Tutto a posto grazie, buona serata, ciao”   

Dove pensi invece devi lavorare di più?

Sicuramente il lasciarsi andare è stato migliorato però ancora…soprattutto sul lato della scrittura, perché, come ho detto prima, sono una persona riservata, io non ho mai scritto per altre persone, ho sempre scritto solo per me, non per altre a livello di autore, non ho mai scritto pensando a chi ascolta, ho sempre scritto nella mia cameretta pensando a sfogarmi e basta, quindi sicuramente uno switch che faccio a breve, che farò a breve e anche il cercare di parlare alle persone che mi supportano, ma è anche una cosa naturare, prima non avendole non ci pensi mentre adesso vedendole davanti vuoi proprio parlare a loro.

Sul palco di Amici sei riuscito a rendere ogni cover molto personale, a dargli un tuo tocco. Quale pensi sia l’esibizione in cui hai tirato fuori Alex al 100%?

Sicuramente i miei inediti perché sono davvero parte di me, però se devo scegliere una cover penso in finale quando ho cantai “Somebody to love” dei Queen perché lì, me la sono rischiata, però lì ho voluto diciamo, mi sono voluto lasciare completamente andare nella canzone e poi va beh ce ne sono anche altre ovviamente perché lì ogni canzone è un po’ questo il succo è quello, sicuramente non i guanti di sfida ovviamente 

Sai cosa ho notato, che è esattamente quello che dicevi sul tuo percorso, nel primo mese di casetta non l’avresti mai fatta, il fatto che sei andato avanti ed hai acquisito consapevolezza e sicurezza ha fatto si che hai rischiato in finale, mi sbaglio? L’avresti mai fatta prima?

No, sicuramente questo e anche nei guanti di sfida, perché non penso di.. soprattuto “Sex Bomb” quelli magari non li avrei mai fatti però appena entri lì inizi a cantare e lasciarti andare, poi ogni cosa la prendevo anche come una cosa personale diciamo quindi non ho mai rifiutato nulla, mi sono sempre voluto mettere in gioco poi perdere o non perdere non fa nulla però intanto impari e cerchi di lasciarti andare sempre 

Se ti chiedessi a quale brano di “NON SIAMO SOLI” il tuo ep uscito oggi sei più affezionato, cosa mi risponderesti?

Ovviamente, che poi non è neanche scontato, però “Sogni al cielo” ma perché è stata diciamo la mia apertura, poi poter entrare dentro il programma con “Sogni al cielo” è proprio diciamo il senso della canzone, un urlo che finalmente viene ascoltato indipendentemente da come va però c’è quell’urlo e poter entrare con questa canzone per me è stato un sogno, diciamo uno di quei sogni che ho urlato e che è ricaduto finalmente come dice la canzone 

Mi aggancio a quello che stai dicendo, ha avuto poi la produzione di Katoo, il primo passo importante verso la vera industria musicale, il primo producer di un certo spessore 

Esatto, infatti lì veniamo sempre seguiti e anche le nostre canzoni vengono prodotte da produttori davvero grandi ed è tutto strano perché fino a due settimane prima eri la persona più sperduta nel mondo e due settimane dopo hai tutto il mondo che ti aiuta, diciamo il mondo artistico grande, è strano, poi Katoo ha preso molte altre mie canzoni per produrle andando avanti perché mi piace molto come lavora ed il suo suono 

Tra i vari regali all’interno del talent è arrivato anche un certo Michele Bravi che i ha regalato il suo brano inedito “Senza Chiedere permesso”. Se dovessi tu, scrivere per qualcuno, per chi ti piacerebbe scrivere? 

Non mi sono mai posto la domanda perché diciamo fondamentalmente scrivo per me, però per tutto il percorso fatto dentro Amici mi sento di dire Sissi in questo momento perché secondo me è davvero brava e sia vocalmente che come persona, anche artisticamente mi piacciono le sue canzoni, io ti direi lei in questo momento

Ne avete già parlato?

No, però magari arriverà il giorno 

Alex e Sissi - Amici21

Ad amici si impara tanto artisticamente e umanamente dal proprio percorso, ma anche le persone con cui lo si condivide hanno un ruolo importante, chi è riuscito ad insegnarti di più?

Allora io ti dico sicuramente mi ha aiutato Mario che è un regista, soprattutto a parlare, quando ci fanno le domande sembra che uno risponde in 4 secondi invece io ci mettevo una vita, poi con la telecamera davanti puntata, tutte le luci sopra, lui diciamo che mi girava molto attorno per farmi parlare perché se io ho davanti una telecamera che mi fissa e tutti nascosti dietro non mi viene per niente naturale l’esprimermi quindi mi soffermo sul “si, è stato bello”

Sicuramente anche Maria perché è sempre stata lì in qualsiasi momento se piove o c’è il sole lei c’è sempre, lavora in qualsiasi momento e ci conosce tutti ed empaticamente è davvero strepitosa, ha davvero un’intelligenza surreale per me.

Forse pochi lo sanno ma tu hai passato parte della tua adolescenza in Inghilterra, cosa ti lascia artisticamente quel periodo?

In Inghilterra in realtà ho capito che genere e cosa volevo trattare nella mia scrittura e come perché lì nella scuola che facevo, soprattutto l’ultima che la feci a Londra facevamo molti generi diversi, un po’ come Amici però le sfide di Amici, diciamo che è come amici ma la parte dove ti devi tanto mettere in gioco su altre cose perché li facevamo generi funk, jazz quindi diciamo sono molto fuori dal mio e facendo tutti questi stili diversi piano piano ho capito quale fosse il mio veramente e questo in realtà.

Lì hai anche iniziato ad esibirti come artista di strada, come reagiva il pubblico? Pensi che partire dalle strade sia una buona gavetta? Cosa ti ha insegnato?

Si, in realtà non era proprio artista di strada era più cantare con la scuola ed andavamo in dei pub però era sempre una cosa non scolastica perché era una cosa molto professionale in realtà però sapevi che eri lì comunque supportato dalla tua classe e che anche loro avrebbero cantato, e ti dico è stato bello ma non bellissimo perché comunque facevamo canzoni non nostre quindi tipo io a cantare una canzone funk..

Dimmi qual è stata una che ti hanno dato ed hai detto “ma come faccio” 

In realtà ce n’era una dei Maroon 5 che non mi ricordo come si chiama in questo momento ma che era tutta un po’ rappata…e dicevo “come faccio ad impararla a memoria, come si fa?” e diciamo che è stata quella li, però in realtà era anche carina come canzone il ritornello…però diciamo facevamo sempre canzoni in generi diversi e non mi rappresentavano, non mi sentivo al massimo semplicemente però niente comunque il pubblico sapeva che eravamo una classe.

Alex

Lo consiglieresti ai ragazzi che vogliono formarsi come artisti per respirare anche aria di internazionalità?

Io penso che una scuola di canto o comunque una scuola in generale sul momento pensi non ti serva a nulla però quando inizi a capire cosa vorresti veramente dalla musica capisci che sicuramente ti ha aiutato quello, perché io quando ho realizzato cosa effettivamente mi piaceva scrivere lì ho capito che quella scuola ed il fare cose che non mi rispecchiavano mi ha aiutato a capire cosa volevo fare veramente 

In questi giorni si parla tanto di Sanremo 2023, l’anno scorso Sangiovanni e Aka7even ci hanno partecipato direttamente tra i big. Ti vedi su quel palco? Ci hai mai pensato?

Beh sarebbe sicuramente una cosa, diciamo che quello è un altro sogno nel cassetto da quando sono piccolo sicuramente però lì se mai un giorno riuscirò a presentarmi devo avere una canzone che effettivamente rispecchia un qualcosa a cui credo molto oppure una parte davvero di me e che sia una canzone canzone.

Quali pensi possano essere i tuoi colleghi di questa edizione pronti per un palco come quello dell’Ariston?

Come ti ho detto prima vedo molto Sissi, anche Luigi.

Recentemente Sangiovanni ha collaborato con un’artista spagnola, se dovessi scegliere anche tu un artista straniero con cui duettare chi sarebbe?

Qualsiasi? Vado un po’ più, non uno di quelli giganteschi, ti dico una cosa un po’ più oddio reale non lo so, perché comunque sono artisti che essendo americani sono già molto più grandi di quelli italiani perché sono a livello mondiale comunque ti dico a me ha colpito molto l’album quello del 2020, credo, di Shawn Mendes, perché ha fatto uno switch di produzione è come se abbia effettivamente trovato una cosa nuova e dei cambi che mi piacciono tantissimo poi lui lo seguivo già da prima e ti dico lui adesso.

Tornassi indietro all’inizio della tua avventura nella scuola cambieresti qualcosa?

Ti dico non sono una persona che di solito cambia qualcosa del passato perché secondo me le cose del passato se giuste o sbagliate il senso lo avevamo lì sul momento quindi penso di non cambiare nulla di quello passato anche perché sono contendo di dove sono arrivato, comunque sono arrivato fino alla fine, sono contento di tutto, sia delle sfuriate perché sono umano e sia delle cose non bellissime ed i momenti down perché ci sono sempre però non cambierei nulla.

Oggi parte il tuo instore, cosa ti piacerebbe ti lasciasse questo viaggio che che terminerà a fine giugno?

Sicuramente anche qui il vedere le persone e poterle finalmente toccare e parlarci assieme è una cosa che finche non solo li non realizzo benissimo, io ho fatto il primo “live” a “Battiti on the road” ed è stata una cosa surreale per me non ci credevo di avere tutte quelle persone davanti, tutte che mi seguivano perché ad Amici ok c’è il pubblico però non hai mai la concezione che sono arrivati davvero per ascoltarti, hai la concezione del sono qui e guardano il tutto assieme, quindi è una cosa spettacolare, non vedo l’ora di poter vedere le persone, parlarci assieme e spero che rimanga così a lungo 

Sei entrato nelle case degli italiani con educazione riservatezza, cosa che molto spesso sui social è difficile da percepire. Qual è il tuo rapporto con loro, e qual è sono i messaggi più comuni che ricevi in direct?

Allora il mio rapporto in realtà lo voglio molto basare sull’amicizia, non voglio mai sembrare al di sopra di nessuno però diciamo è una mia cosa contro la società, non mi piace il distanziare, perché secondo me tutti gli artisti sia artisti che anche a livello politico non sarebbero lì senza le persone attorno che siano a casa o del settore stesso quindi secondo me la cosa importante è rimanere sempre con i piedi per terra ed essere il più disponibile possibile per le persone che ti supportano e anche che non ti supportano però diciamo quelle le guardiamo un po’ meno perché tanto ce ne sono tante davvero.

Penso questo, cerco di dare il più tempo possibile alle persone che mi seguono perché i loro messaggi sono importanti perché loro sono effettivamente persone dietro ad un messaggio, hanno una vita ed hanno delle cose che le rendono felici e sicuramente se un mio messaggio fa sentire bene qualcuno è una cosa che a me appaga molto questa cosa, il poter vedere sorridere qualcun altro attraverso una cosa che a me non tocca nulla, ci metto poco e vedere persone che ascoltano quello che hai da dire e che si ritrovano nei tuoi testi è una cosa, non c’è una parola per descrivere questa cosa.

Chiudo con una curiosità, qual è stato il consiglio più prezioso che ti ha dato Lorella e che ti porterai per sempre dietro nel tuo percorso da artista?

In realtà consiglio a parole non ti so dire perché ce ne sono un paio però penso sia sempre sul fatto del non pensare troppo a chi ti sta attorno perché magari in tanti contesti dove fai un guanto di sfida e non ti senti per nulla nella canzone devi pensare a volte di essere magari un’altra persona per poterlo fare e diciamo mi ha aiutato il pensare che intorno a me non ci fosse nessuno oppure pensare di essere effettivamente forte in quella cosa anche se non era mia, ma in realtà è una cosa mia, diciamo il cambiare un po’ quella sensazione che senti dentro per lasciarti andare e questo mi aiutava anche prima delle puntate, il trasformare l’ansia e la paura in voglia di cantare come se quando senti un po’ d’ansia e fai “questa è la voglia che ho di salire sul palco” diciamo che ti auto convinci di un qualcosa e quando sei lì dici “menomale che l’ho fatto perché se no…” 

GUARDA QUI LA VIDEO INTERVISTA

The Artist: Alex

Questo il calendario con tutti gli appuntamenti dell’instore di Alex:

10 giugno MARCIANISE (CE) h. 17:00 CC Campania, Mondadori Store
11 giugno ROMA h.15:00 Mondadori Store, Piazza Cola di Rienzo
12 giugno STEZZANO (BG) h.16:00 CC.le Due Torri
14 giugno MILANO h.15:00 Mondadori Store, Piazza Duomo
16 giugno CAMPI BISENZIO (FI) h.17:00 CC i Gigli, Mondadori Store
17 giugno BARI h.16:00 CC. Mongolfiera Santa Caterina, LaFeltrinelli
20 giugno SAN MARTINO BUON ALBERGO(VR) h.16:00 CC. Corti Venete, Mondadori Store
21 giugno PADOVA h.15:00 Mondadori Store, Piazza Insurrezione 3
22 giugno BOLOGNA h.15:00 CC Vialarga, Mondadori Store
23 giugno SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC) h.16:30 CC Romagna Shopping Valley
26 giugno TORINO h. 17:00 Le Gru
27 giugno LA SPEZIA h. 17:00 CC. Le Terrazze
28 giugno CATANIA h. 18:30 CC Le Zagare
29 giugno PALERMO h. 18:30 Libreria Flaccovio Mondadori Store c/o San Lorenzo Mercato