Il gender gap è ormai un problema troppo diffuso nel mondo del lavoro e l’industria musicale non è da meno. Spotify, il colosso svedese, si è sempre battuto negli anni per cercare di far fronte al problema e, circa un anno fa, ha deciso di lanciare EQUAL. La campagna promossa dal servizio streaming vuole puntare i riflettori, a livello globale, proprio sul problema della disparità di genere nel mondo della musica portando a galla i numeri sconcertanti.

EQUAL non è solo il nome di una playlist ma è un’azienda intera che si pone un obiettivo ben preciso coinvolgendo artiste, cantautrici e produttrici a livello globale per portarle sempre di più all’interno delle classifiche. Particolarmente importante e significativo è l’hub che accompagna la campagna che celebra le donne che creano la propria arte e spinge i fan a sostenerle e ad ascoltarle… Come mai le artiste donne vengono ascoltate meno rispetto ai colleghi? Semplicemente perché, spesso, un fan ascolta la musica di quegli artisti che già conosce, ma se un’artista donna non ha la possibilità di far ascoltare la sua voce allora i fan non si accorgeranno mai di lei.

equal spotify campaign

Ecco la semplice spiegazione di perché una campagna come EQUAL possa davvero fare la differenza! La campagna ha preso piede a livello globale, coinvolgendo più di 50 paesi nel mondo intero e, ad oggi, promuovendo più di 400 ambassadors che, ogni mese, diventano il volto della campagna nel proprio paese.

L’audio che consumiamo dovrebbe riflettere la diversità del mondo in cui viviamo e le donne meritano di vedersi e sentirsi rappresentate in tutto questo. Sappiamo che c’è ancora del lavoro da fare, sia come industria che come azienda, ma ci impegniamo a essere un motore di progresso reale sia dentro che fuori la nostra piattaforma“. Così l’azienda spiega le sue motivazioni e possiamo dire che sia stato l’unica azienda di portata mondiale ad aver reso questa iniziativa un hub permanente senza limitarlo alla giornata della donna… Bravo Spotify!

EQUAL – Le ambasciatrici italiane

L’anno scorso, nella classifica dei 10 album più venduti in Italia, c’era il nome di una sola donna, quello di Madame, che al lancio di EQUAL è diventata il primo volto italiano simbolo della campagna. Ogni mese si cambia ambassador e l’artista compare su un billboard nella grande mela, in pieno Times Square, assieme alle ambasciatrici degli altri 50 paesi. L’ambassador italiana di questo mese e ANNA, con Gasolina sta facendo ballare tutta TikTok, ha appena pubblicato il suo EP di debutto e, a soli 18 anni, ha cambiato le regole del rap italiano.

L’impatto che la campagna ha avuto in Italia (ma non solo) è stato fenomenale, simbolo che se si alza la voce e si concretizzano i discorsi, la differenza si può fare. Rispetto a metà 2020, da maggio 2021 le artiste donne inserite in playlist editoriali sono state circa 1300, con un aumento del 18%. Importante anche il cambiamento per quanto riguarda la copertura delle cover delle playlist, infatti fino a marzo 2022 circa 1/3 della totalità delle cover è stata coperta da donne. E infine, ma non per importanza, ben 229 artiste italiane sono riuscite ad entrare in playlist con copertura internazionale.

«Penso che il divario di genere sia sicuramente un problema nella musica e nella società moderna. Ho trovato profondamente preoccupante il fatto che nel 21esimo secolo si parli ancora di disuguaglianza tra i generi o i generi stessi. Dobbiamo normalizzare questo concetto con tutte le armi culturali che abbiamo, ma sono sicura che le prossime generazioni tratteranno questo tema non come un problema ma come l’argomento normale che dovrebbe essere». Così parla del problema Ariete, cantautrice 20enne e volto della campagna italiana ad aprile.

Il volto della campagna di marzo era invece quello di Elisa, artista amatissima sia in Italia che all’estero. Insomma quello di Spotify sarà anche un piccolo passo verso, si spera, la risoluzione di questo problema, ma la voce si è alzata e continuerà a farlo in modo concreto sostenendo il lavoro delle artiste e ricordando al mondo che anche le donne scrivono, producono e cantano dando vita ad un’arte meravigliosa.