Se siete nostri lettori fedeli e non vi perdete nemmeno uno degli articoli sulle release del venerdì vi sarete sicuramente accorti che, con sempre maggior frequenza, gli artisti preferiscono pubblicare un singolo rispetto ad un progetto discografico completo. Ma perchè?

Forse una strategia per far parlare di sé provando a scalare tutte le classifiche di streaming e delle radio ma che va in controtendenza rispetto al desiderio del fan di possedere un album in vinile o qualcosa di fisico… Le motivazioni potrebbero essere tantissime e oggi noi, sempre in maniera facile facile, proveremo a darci una risposta.

Che cos’è un singolo?

Innanzitutto è importante chiarire che cosa sia, non diamo per scontato che voi lo sappiate, siamo qua per questo. Come si può intuire dall’altro elemento con cui lo vogliamo mettere a confronto, il singolo è un brano musicale “autonomo”, spesso lo si usa come promozione per un album di prossima uscita. Insomma il singolo diventa il biglietto da visita di un album (o del cantante) e viene presentato al pubblico ma anche alle radio con la speranza che possa entrare in rotazione radiofonica.

Solitamente poi questo viene accompagnato da un video musicale (ma non per forza) che ha la stessa funzionalità del singolo stesso: promuovere l’artista e la sua musica. Ma adesso passiamo alla fatidica domanda che tutti vorremmo fare ai cantanti che seguiamo, con quale criterio si scelgono i singoli da pubblicare per accrescere l’attesa per l’uscita dell’album?

Premettiamo che non tutti gli artisti pubblicano una determinata canzone come singolo con uno scopo puramente promozionale e di marketing, alcuni scelgono semplicemente una canzone a cui sono particolarmente legati, oppure semplicemente una canzone che non farà parte di nessun progetto discografico (come per esempio le centinaia di singoli estivi che domineranno le classifiche per i prossimi mesi… Ancora in vetta al momento La Dolce Vita del nostro golden trio, l’unica ad aver spodestato Shakerando di Rhove).

Sembra che i singoli che vanno virali siano ormai quelli caratterizzati da una musicalità molto catchy e radiofonica appunto, quindi non staremo qui a darvi gli esempi di quei singoli che hanno scalato le classifiche perché dietro si nascondeva una campagna mirata. Pensiamo a Shakerando per esempio, perché resta lì fissa in cima alla classifica?

Rhove prima di allora forse non lo conosceva nessuno, sono bastati centinaia di video su TikTok usando il suono della canzone e il gioco è fatto. Rhove ha continuato a cavalcare la cresta dell’onda conquistando con la sua hit i club di tutta Italia, pubblicando altri singoli e finalmente il tanto atteso EP.

Perché escono meno album?

Arriviamo alla domanda fatidica allora, risponderemo subito con la motivazione, questo perché gli artisti degli ultimi 10 anni si stanno concentrando meno sulla musica. Sembra paradossale dirlo ma prima un’artista riusciva a guadagnare moltissimo solo grazie alla musica, oggi serve concentrarsi su altre attività (moda, make up, televisione…) ed è proprio questo che stanno facendo gli artisti della nostra generazione.

Pensiamo a Rihanna e Justin Bieber per esempio, hanno dominato le scene dal 2010 fino al 2016 pubblicando quasi un album all’anno per poi fermarsi totalmente con le uscite, ancora di più Justin Bieber che, fino a poco tempo fa, vedevamo costantemente con nuovi singoli di collaborazione nel New Music Friday ma gli album arrivano con sempre meno frequenza.

Sicuramente a questa “problematica” contribuisce anche un’industria musicale in continua evoluzione che si basa oggi quasi completamente sullo streaming e sui download digitali però c’è anche da dire che per un artista rimanere in cima alle classifiche streaming e radiofoniche con il proprio singolo diventa tanto importante oggi quanto era la vendita di dischi fisici ieri.