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Spotify: il successo tra presente e futuro

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C’è ancora qualcosa, musicalmente parlando, che possa tener testa ad una potenza come Spotify? La piattaforma musicale streaming svedese è oggi, e ormai da tempo, leader del mercato, seguita a fatica da Apple Music e Amazon Music. Un’azienda, Spotify, che ha saputo imporsi portando alle persone una nuova concezione di ascolto della musica, arricchendo il proprio catalogo non solo di canzoni ma anche di altri contenuti multimediali, come i podcast, che da soli hanno aperto un nuovo mercato, permettendo alle persone di crearsi quasi una nuova professione. Una piattaforma, Spotify, che secondo il mio parere è riuscita a rendersi indispensabile quasi come le app di messaggistica, tipo Whatsapp.

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Spotify logo

Spotify: la storia (in breve)

Spotify viene lanciata come piattaforma di musica streaming nel 2008 in Svezia: i fondatori sono Daniel Ek e Martin Lorentzon, entrambi imprenditori con alle spalle varie esperienze nel mondo tech. Spotify viene lanciata ufficialmente negli Stati Uniti nel 2011, due anni dopo arrivò anche in Italia, con l’intento di garantire a tutti gli utenti un accesso legale ad una vasta libreria di contenuti in continuo aggiornamento: tutto questo fu possibile grazie all’accordo tra la piattaforma e le varie case discografiche, che misero a disposizione i dischi dei propri artisti, permettendo così a Spotify di garantire un servizio nuovo e che si distinguesse da quello che già esisteva, come iTunes lanciato da Apple qualche anno prima.

La nascita di Spotify da il via ad un vero e proprio mercato che si arricchisce di competitor: Deezer, Youtube Music, Amazon Music e Apple Music (quest’ultimo sarebbe l’evoluzione di iTunes), e nonostante questo è sempre riuscita come piattaforma di servizi musicali e di intrattenimento a stare un passo avanti agli altri: nel tempo, lo abbiamo accennato poco fa, ha sensibilmente arricchito la propria libreria non solo di musica ma anche di contenuti differenti come i podcast e audiolibri. Sezione podcast che oltretutto ha avuto una forte crescita, data dall’arrivo di nuovi artisti, giornalisti e storyteller che sfruttano la piattaforma proponendo progetti originali e accattivanti, ma anche dall’acquisizione di Gimlet Media, importante casa produttrice di podcast conosciuta a livello internazionale.

Numeri e polemiche

Col passare del tempo i numeri di Spotify continuano a crescere, e questa è una notizia se pensate che recentemente è esplosa una polemica legata a Joe Rogan. Chi è Joe Rogan? Comico e commentatore americano il cui podcast, “The Joe Rogan Experience” il più ascoltato al mondo, ha generato un forte dissenso verso Spotify, tanto da far andare in tendenza l’hashtag #CancelSpotify.

COSA È SUCCESSO? Il podcast “The Joe Rogan Experience” a inizio anno, a causa delle teorie e credenze del suo conduttore, è stato accusato di portare disinformazione in merito al tema Covid-19, accusato addirittura di diffondere scetticismo e teorie di complottismo. Ma chi ha fatta scoppiare la polemica? È stato il cantante canadese Neil Young che in disaccordo con tutto questo ha chiesto al proprio agente e alla casa discografica di eliminare tutta la sua musica da Spotify, sostenendo ancora una volta che podcast come quelli di Joe Rogan promuovessero disinformazione.

La richiesta è stata accolta da Spotify e condivisa da altri artisti come Joni Mitchell, detto questo Joe Rogan si è poi scusato ammettendo i propri errori, anche perché ad oggi resta uno degli autori più importanti e pagati della piattaforma, con un accordo da 100 milioni di dollari firmato con la stessa Spotify nel 2020 per avere l’esclusività del suo show.

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Spotify che nonostante le polemiche continua a registrare numeri incredibili: sono oltre 422 milioni gli utenti mensili attivi sulla piattaforma, gli abbonati Premium 182 milioni, numero di podcast siamo arrivati a quota 4 milioni. Numeri importanti che hanno portato ad altre novità: l’accordo con il Barcellona (squadra di calcio) che permetterà a Spotify di comparire come logo ufficiale sulla maglietta e di dare il proprio nome allo stadio, lo Spotify Camp Nou. Poi è arrivato l’accordo con Ikea per il lancio della lampada speaker “Vappeby” con tasto Spotify incluso, l’integrazione con il sistema infotainment all’interno delle Porsche e infine il lancio delle playlist collaborative fino a 10 utenti, Spotify Blend.

Novità Karaoke

Proprio per realizzare delle nuove esperienze, Spotify ha da poco deciso di introdurre anche la funzione Karaoke, che permetterà a tutti gli utenti di misurarsi con i propri idoli cantando le loro canzoni preferite. Dopo l’arrivo dei testi dei brani grazie alla collaborazione con Musixmatch, il colosso svedese aggiunge un altro tassello alla sua idea di ascolto ed inclusività.

Per ottenere questa nuova funzione basta aggiornare l’app con l’ultima versione disponibile, scegliere la canzone desiderata una volta aperta l’app, scrollare fino a quando si trova il testo e schiacciare sul tasto “Canta”: interessante sapere che alla fine dell’esibizione Spotify darà un giudizio con un punteggio. Servizio momentaneamente concesso ad un numero di utenti Android e IOS limitato, ma confidiamo che a breve verrà reso disponibile a tutti. Utenti Free e Premium.

Nft e “Icebergify”

Non si ferma mai il mercato del metaverso e degli Nft, infatti anche Spotify si è convinta del potenziale: con l’intento di unire musica e arte, la piattaforma ha confermato l’avvio della fase di test del progetto che permetterà agli artisti di mostrare i loro Nft insieme ai loro brani e agli album. I primi ad essere coinvolti sono stati Steve Aoki e i Teh Wombats: il primo dj e produttore mentre il secondo è un gruppo musicale indie rock di Liverpool.

Test che momentaneamente è disponibile per alcuni utenti Android negli Stati Uniti con la possibilità di acquistare Nft dal negozio digitale OpenSea. “Conduciamo regolarmente una serie di test nel tentativo di migliorare le esperienze di artisti e fan. Alcuni di questi finiscono per aprire la strada a un’esperienza più ampia e altri servono solo come un apprendimento importante”, queste le parole ufficiali dell’azienda. Nft che, secondo i test, si troveranno sotto l’intestazione dell’artista e l’elenco dei brani, cliccando sopra si potranno visualizzare una raccolta di opere, mentre selezionandone una, se ne vedrà una versione ingrandita, oltre a una breve descrizione. Tramite il pulsante “Vedi altro”, si arriverà invece sulla pagina di OpenSea.

Altra novità divenuta di tendenza è il nuovo grafico a forma di iceberg che permette agli utenti di Spotify di misurare i propri gusti musicali. Si chiama “Icebergify” e si occupa di posizionare i nostri artisti preferiti, in base al numero di ascolti, in cima, alla base o a metà di questo iceberg multimediale. “Icebergify” raccogli i dati dei top 50 artisti che abbiamo ascoltato nel breve, medo e lungo termine e di conseguenza vengono posizionati in base al loro grado di popolarità. Per ottenere questo grafico pare ci si debba appoggiare ad un sito esterno, Icebergify.com,

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