Forse i più giovani si ricorderanno solo di Lewis Capaldi, Dua Lipa e One Direction sul palco di Sanremo, senza nulla togliere agli artisti che abbiamo appena citato, all’Ariston sono passati alcuni nomi leggendari della musica, artisti che hanno fatto la storia. D’altronde il Festival di Sanremo è ormai diventato un evento attesissimo non solo per il pubblico italiano ma anche per quello europeo che lo guarda con un occhio rivolto all’Eurovision Song Contest.

Lasciamo da parte i preamboli e partiamo subito per il nostro viaggio nel passato del Festival, più precisamente vorremmo fare tappa, per iniziare, al 1984. Un anno che entra nella storia e che ancora oggi lascia un segno indelebile nella storia del Festival sia per i leggendari ospiti, sia per ciò che accadde. I Queen di Freddie Mercury, già, salirono loro sul palco dell’Ariston quell’anno e già così è leggendario. Quello che tutti ricordano però non è l’esibizione di Radio Ga Ga, ma il fatto che fosse stato imposto a dei colossi come i Queen di esibirsi in playback.

Inutile dire che questa imposizione rese Freddie, per cui l’esibizione dal vivo era una specialità assoluta, e i membri della band furibondi tanto che, in segno di protesta, il frontman decise di tenere quanto più possibile il microfono lontano dalla bocca per far vedere al pubblico quanto il tutto fosse finto. Nonostante questo fatto i Queen rimasero nella storia di Sanremo e per chi era all’Ariston quella sera, vedere Mercury sul palco fu comunque indimenticabile (anche se non ha cantato).

Gli ospiti di Pippo Baudo a Sanremo

Pippo Baudo è un po’ il re del Festival a capo di ben 13 edizioni e, oltre ai Queen, furono suoi ospiti molti altri artisti fenomenali. Ricordiamo in particolare il 1987, quell’anno vinse il trio Morandi, Ruggeri, Tozzi, e la voce internazionale che stregò il pubblico fu quella di Whitney Houston, indubbiamente la voce più bella della storia. Allora non aveva ancora raggiunto il successo globale per cui oggi la ricordiamo ma era già promettente e Baudo ci aveva visto lungo, fu lui ad insistere per averla sul palco.

La canzone che incantò il pubblico della kermesse fu All At Once, lei fu la prima cantante internazionale a cui venne chiesto il bis dello stesso capolavoro, una canzone e una voce potente che rimasero nei cuori di chi era presente. Tra l’altro quell’anno il palco fu calcato anche dai Duran Duran, da Paul Simon, dai The Smiths, da Tom Robinson e da Bob Geldof… Roba da niente insomma.

Luce, Eminem e i Placebo

Era il 2001, una giovanissima Elisa vinse il Festival con una canzone scritta da Zucchero (una delle prime italiane della sua carriera) e alla conduzione c’era la nostra amatissima Raffaella Carrà. Leggendo il titolo vi chiederete come Eminem (e i D12, c’erano anche loro!) sia arrivato a Sanremo, continuiamo a chiedercelo anche noi, le polemiche furono tantissime soprattutto perché i suoi testi, come ben sappiamo, non sono proprio family friendly né tantomeno in linea con le politiche della Rai.

Raffaella nazionale si è dimostrata come sempre professionale e una donna di gran classe e, alla vigilia della serata che lo avrebbe visto ospite, fece questa dichiarazione: “Non ha avuto amore da nessuno, nella sua vita. Mi sono molto intenerita, lo vedo come un ragazzo che ha estremo bisogna di affetto. Certo, nella musica mette solo la sua rabbia, come una sorta di terapia. Ma quando avrà finito questa terapia, come farà a fare ancora del rap, musica arrabbiata per eccellenza? Lo incontrerò prima della sua esibizione. Se mi dirà che non vuole nessuno sul palco e non vuole domande, lo accontenterò, non voglio fare pressione su nessun artista”.

La canzoni arrabbiate le fa ancora e la Carrà, come sempre, anche in quel caso salvò una situazione che avrebbe potuto dimostrarsi disastrosa. Ricordiamo che anni fa la Rai chiamava sul palco di Sanremo più di un ospite internazionale, assieme a Eminem arrivarono anche i Placebo che non fecero parlare di sé per la canzone (Special K) ma ciò che accadde alla fine della performance. Il frontman Brian Molko disintegrò la sua Stratocaster (sì, ne cantano i Pinguini Tattici Nucleari in Giovani Wannabe…). Al pubblico questo gesto non piacque, Molko fu riempito di fischi e non ebbe un comportamento consono… Raffaella si scusò con il pubblico.

Insomma il problema di quell’anno non fu certo Eminem!

Il bis di Britney Spears?

Ieri sera Amadeus ha annunciato nel corso dell’edizione serale del TG1 la co-conduzione assieme a Gianni Morandi, siamo più che felici dell’annuncio ma in fondo tutti speravamo che dalla sua bocca uscisse il nome del primo ospite internazionale di Sanremo 2023, Britney Spears. Si vocifera che Ama voglia lei sul palco, simbolo di libertà, e anche Lady Gaga che vede nel nostro paese sempre un nido in cui tornare volentieri.

Britney è già salita sul palco dell’Ariston, nell’ormai lontano 2002, la sua ospitata nella prossima edizione sarebbe quindi un bis. C’era dietro ancora lo zampino del grande Pippo Baudo e la cantante porto sul palco il brano I’m Not A Girl, Not Yet A Woman. A presentarla, oltre a Pippo, un giovanissimo Raoul Bova, finalmente la possibilità di cantare dal vivo: via il playback, finalmente il pubblico può godersi una Britney in acustico accompagnato dal pianoforte.