Bad Bunny non è il solito artista che fa reggaeton seguendo la moda del momento, la sua musica nasconde molto di più ed è proprio questo che lo ha portato a conquistare le classifiche di tutto il mondo. A dicembre di ogni anno Spotify rilascia un bilancio sugli streaming e sugli artisti più ascoltati dai suoi utenti, nel 2021 Benito Antonio Martínez Ocasio ha raggiunto la vetta della classifica per il secondo anno consecutivo superando colleghi del calibro di Taylor Swift, Drake e i BTS.

Ha da poco superato la soglia dei 45 miliardi di stream sulla piattaforma svedese riconfermandosi così il secondo artista più ascoltato di sempre su Spotify, un record mica male. Ora c’è da chiedersi come Bad Bunny sia riuscito a raggiungere questi traguardi, una star che forse la maggior parte di voi non conosce nemmeno…

Anche lui a volte se lo chiede: Non capisco ancora come la gente mi veda o come possa avere un impatto su così tante persone. E forse questo è un bene. Forse non capire la mia portata mi aiuta a mantenermi umile. Mi aiuta a rimanere lo stesso Benito che ero da piccolo. Quello che creava arte solo perché ne era appassionato. Oggi proviamo noi a dare una risposta ripercorrendo un po’ la storia del suo successo.

Dalla musica al cinema

bad bunny

Ve ne avevamo parlato tempo fa, Bad Bunny è entrato nel cast di un film Marvel, il primo latino ad entrare nel cast di uno dei loro film. Prima di vestire i panni del cattivone El Muerto però l’artista sarà nel cast di Bullet Train che farà il suo ingresso nelle sale il prossimo 29 luglio.

Ma come ha inizio la sua carriera? Classe 1994 è originario di Puerto Rico e ha iniziato a cantare quando era giovanissimo, dobbiamo a lui l’ingresso negli ascolti mainstream del reggaeton che comunque qui si contamina con la trap e con altri generi urban. Il suo nome d’arte nasce dopo aver postato una sua foto da piccolo sui social che lo ritraeva con indosso una tuta da coniglio e la faccia arrabbiata. Durante la sua adolescenza, oltre che dedicarsi alla musica nel “tempo libero”, lavorava e studiava comunicazione audiovisiva all’università di Puerto Rico.

Presto ha iniziato a pubblicare i suoi brani autoprodotti su Soundcloud ed è stato scoperto dal produttore DJ Luian che lo ha messo sotto contratto discografico. Uno dei suoi primi singoli Soy Peor riscatta subito un discreto successo e di lì a poco arriva una collaborazione importante che lo farà conoscere ancora di più: Sensualidad assieme a J Balvin e Prince Roy. La canzone che lo fa conoscere al mondo è però sicuramente I Like It, il tormentone dal sound super latino dell’estate del 2018 (che ancora oggi ci fa ballare) in collaborazione con Cardi B e J Balvin.

Fondamentale per Bad Bunny il 2019, anno in cui pubblica un intero album in collaborazione con J Balvin, Oasis, una fusione di ritmi latini, spagnoli, africani… Esotici insomma, e tutto questo ha conquistato il pubblico internazionale che si stava innamorando sempre di più del reggaeton. Quello è stato solo l’inizio della scalata al successo, ad inizio 2020 si è infatti esibito durante l’halftime show del Super Bowl per poi pubblicare YHLQMDLG (Yo Hago Lo Que Me Da La Gana). Il progetto discografico porterà Bad Bunny a vincere il suo primo Grammy Award come miglior album pop latino.

Ma perché Bad Bunny piace così tanto?

Potremmo rispondere dicendo che piace e basta, che in realtà non c’è una spiegazione precisa perché i giovani (e i meno giovani) trovano nel reggaeton spensieratezza e felicità, ma noi forse una risposta più precisa la abbiamo. Nonostante la sua musica sia mainstream (il che non è una critica, piace e non si può fare altrimenti) Bad Bunny si distingue perché oltre a portare spensieratezza tratta in realtà temi importanti e sensibili.

Importante sicuramente anche il grande carisma, la sua musica per i portoricani è diventata un punto di ritrovo, di riferimento, tutti lo apprezzano non solo come artista ma anche come persona, sempre coi piedi per terra e umile nel rapportarsi con gli altri. Fa della sperimentazione musicale il suo punto di forza trasmettendo agli altri il divertimento che prova creando musica e infine Bad Bunny si rende paladino di questioni sociali importanti, un esempio ne è il video di “Yo Perreo Sola” in cui vuole sensibilizzare la di

Importante sicuramente anche il grande carisma, la sua musica per i portoricani è diventata un punto di ritrovo, di riferimento, tutti lo apprezzano non solo come artista ma anche come persona, sempre coi piedi per terra e umile nel rapportarsi con gli altri. Fa della sperimentazione musicale il suo punto di forza trasmettendo agli altri il divertimento che prova creando musica e infine Bad Bunny si rende paladino di questioni sociali importanti, un esempio ne è il video di “Yo Perreo Sola” ( che potete vedere poco sopra ) in cui vuole sensibilizzare la discriminazione dei membri della comunità LGBTQ a Porto Rico.